Come cambiare la dieta del vostro gatto
Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García
Cambiare la dieta del vostro gatto può rappresentare una vera sfida senza le conoscenze necessarie per poter procedere in maniera corretta e graduale. Di seguito esponiamo alcuni consigli pratici per aiutarvi e diversificare o adeguare la dieta del vostro felino senza danneggiarne la salute.
Il palato ‘selettivo’ dei gatti domestici
Sentiamo spesso che i gatti domestici posseggono un palato abbastanza selettivo. Senza un senso del gusto tale, sarebbe molto complesso proporre cambiamenti nella loro dieta regolare. Ma cosa c’è di vero in queste convinzioni popolari?
L’alimentazione dei felini selvatici
I felini selvatici sono animali carnivori dal carattere molto indipendente. Il loro organismo si è evoluto per perfezionare le abilità nella caccia, permettendogli di posizionarsi in cima alla catena alimentare.
La dieta di questi animali, nel loro habitat naturale, non dipende solo dalle loro capacità evolutive. La loro alimentazione varia a seconda delle condizioni climatiche, della disponibilità di cibo alla loro portata, dell’intervento umano nel loro ambiente, ecc.
Immaginiamo ciò che succederebbe se un felino selvatico sviluppasse alcune abitudini capricciose come quelle dei gatti domestici. Non è difficile capire che tali atteggiamenti eccessivamente selettivi costituirebbero un rischio per la sopravvivenza della sua specie.
Perché i gatti domestici rifiutano i cambiamenti di cibo?
Se i felini non sono davvero ‘capricciosi’, perché molti gatti domestici hanno un palato tanto raffinato? La risposta risiede nella stessa domanda. I gatti sviluppano alcuni comportamenti selettivi rispetto alla loro alimentazione grazie al processo di addomesticamento.
Tutto ha inizio quando il felino non ha più bisogno di andare a caccia per cibarsi e si adatta a consumare alimenti copiosi. Oltre a ciò influisce il fatto di essere stati cresciuti in ambienti ridotti che non sono sottoposti alle trasformazioni naturali di un habitat selvatico. Ciò fa in modo che il loro organismo si abitui facilmente a una routine alimentare limitata che li fa sentire al sicuro.
Per comprendere più facilmente questo fenomeno di adattamento alla vita casalinga, possiamo osservare i gatti di strada. Questi animali sperimentano qualcosa di simile ai felini selvatici, in quanto la loro sopravvivenza dipende direttamente dalla loro capacità di adattamento.
Una conseguenza dello stile di vita dei gatti randagi è che la loro alimentazione è solitamente più varia e il loro palato molto meno selettivo rispetto a quello di un gatto domestico.
Cambiare la dieta del vostro gatto: l’importanza di un adattamento precoce
I felini definiscono i criteri –o preferenze– del proprio palato nel corso dei primi sei o sette mesi di vita. Durante questo periodo per i cuccioli è più facile accettare di provare nuovi sapori, aromi, consistenze e umidità diverse. Questa è l’età ideale per abituarli a una dieta varia ed evitare che rifiutino i cambiamenti alimentari.
Se smettiamo di presentare nuovi alimenti ad un gatto, il cui palato si è già formato, il suo adattamento sarà molto più lento. Un animale adulto è meno flessibile ai cambiamenti nella sua routine e di solito rifiuta i sapori sconosciuti.
Se offriamo al nostro animale una serie di odori diversi, altre consistenze e sapori, creeremo un gatto adulto con una maggiore tolleranza alimentare. Per questo l’adattamento precoce è il miglior modo di prepararlo a cambiare dieta durante l’età adulta.
Modificare la dieta del gatto in modo lento e graduale
Come detto, i felini si afferrano alla loro routine alimentare per sentirsi maggiormente sicuri. Esporli a un cambiamento radicale di ambiente, alimentazione o abitudini provoca di solito reazioni negative nel loro corpo e nella loro mente.
Se il cambiamento è drastico, l’animale può sviluppare atteggiamenti aggressivi e/o autodifensivi, cambiamenti di comportamento e sintomi diversi come letargia, diarrea, denutrizione, ecc.
È fondamentale cambiare la dieta del vostro gatto in modo lento e graduale, al fine di evitare i disturbi comportamentali e organici. L’ideale sarebbe cominciare sostituendo una piccola percentuale (5%–10%) del suo vecchio mangime per il nuovo alimento che farà parte della sua dieta giornaliera. Questa percentuale deve aumentare ogni settimana.
Coprire i sapori
Una buona opzione per ‘mascherare’ i cambiamenti di cibo è quella di aggiungere un po’ di paté o di cibo umido. Il forte aroma e il sapore gradevole di questo tipo di cibi stimolerà l’appetito del gatto.
Anche se efficace, è importante utilizzare questa ‘tecnica’ solo durante le prime settimane, per evitare in tal modo che l’animale si abitui a consumarli giornalmente.
Bisogna prestare molta più attenzione quando si vuole cambiare l’alimentazione di un gatto adulto o anziano che ha seguito la stessa dieta per molto tempo. L’organismo di questo animale si è adattato a digerire e assorbire i principi nutritivi offerti dalla formula del suo mangime, pertanto cambiare radicalmente la sua alimentazione potrebbe provocargli dei danni.
In ogni caso è indispensabile consultare un veterinario prima di cambiare la dieta del vostro gatto. L’animale infatti deve essere in salute per affrontare positivamente tale cambiamento. Inoltre, il professionista potrebbe aiutarvi a scegliere una nuova alimentazione che si adatti ai bisogni nutrizionali del vostro animale.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.