Cosa fare se vi punge un riccio di mare?
Generalmente si trovano a ridosso delle scogliere, nei punti dove la marea si alza e si abbassa, la cosiddetta zona intertidale. Questi organismi marini possono causare molto dolore e prurito, se si entra in contatto con le loro acuminate spine. Se amate il mare e vi piace nuotare vicino agli scogli, in questo articolo vi spiegheremo come agire, se vi punge un riccio di mare.
Curare una puntura di riccio di mare in 5 mosse
I ricci di mare possono difendersi molto bene contro l’aggressività di possibili predatori, ma anche dalla curiosità di chi semplicemente vuole vederli da vicino. Questo perché il loro corpo è completamente coperto da spinte. Oltre ad essere appuntite, queste sporgenze inoculano sostanze velenose che provocano dolore, prurito, infiammazioni e persino paralisi muscolare.
È molto importante sapere come comportarsi dopo la puntura di riccio di mare, perché fino a quando le spine non sono completamente rimosse, continueranno a iniettare veleno e ad aggravare la ferita. Il rischio di infezione è piuttosto alto.
Può succedere, a volte, che si finisca col toccare un riccio di mare involontariamente. Per colpa delle onde, delle correnti marine, con l’istinto che porta a spostare mani e piedi proprio sulle spine di questo phylum Echinodermata. Vediamo allora, i 5 passi da seguire in caso di incidente:
1. Rimuovere le spine
Questa è la cosa più importante e urgente, per evitare che il veleno continui ad agire. Potete usare una pinzetta, per esempio. Dovrete stare attenti ad evitare che le spine si rompano. Cercate di farle uscire completamente. Un consiglio è di sterilizzare le pinzette con del fuoco o dell’alcol, in modo da non creare problemi nella ferita.
Se sono piccole o troppo profonde per essere rimosse con questo arnese, un’altra opzione è usare la cera depilatoria. Applicate uno strato di cera calda sulla ferita e aspettate che si raffreddi. Poi, strappatela via in modo che le spine aderiscano e vengano estirpate senza problemi.
Una terza tecnica consiste nel fare un piccolo taglio vicino alla punta e premere forte, in modo che la pelle aiuti a rimuovere l’oggetto estraneo. È un po’ quello che succede quando si spreme un brufolo o un punto nero.
2. Lavare bene la zona
Una volta accertato che non vi siano altre spine conficcate nella pelle, il passo successivo è quello di pulire l’area con acqua tiepida e sapone neutro o antibatterico. In questo modo, impedirete che si infetti ed eliminerete tutti i residui del veleno di riccio di mare.
3. Non fasciare la ferita
Asciugate accuratamente la lesione e applicate alcune gocce di acqua ossigenata o di antisettico. È molto importante non chiudere la ferita con una benda o una garza. Dovrete consentire alla pelle e ai pori di “respirare” e di terminare l’escrezione delle sostanze velenose appena iniettate. Inoltre, alcune spine potrebbero non essere state rimosse del tutto e, tappando la ferita, sarà più facile causare un’infezione.
4. Immergere la parte lesa in acqua calda
Se notate che l’infiammazione o il dolore non diminuiscono, forse è perché il morso di riccio di mare è più profondo di quanto pensate. O che ci sono ancora spine e veleno. Un modo eccellente per mitigare i sintomi consiste nell’immergere la parte lesa in acqua calda.
Tenete la ferita verso il basso in modo che, quando i pori si apriranno con il calore, eventuali residui e resti si staccheranno più facilmente. Alcune persone provano ad aggiungere qualche cucchiaio di aceto o bicarbonato, nell’acqua.
5. Analizzare i cambiamenti nella pelle
Per evitare infezioni, raccomandiamo di prendere un antibiotico e, per ridurre il dolore, un analgesico. È essenziale monitorare la ferita e rilevare se vi sono segni di arrossamento, pus o dolore pungente. In tal caso, recatevi subito al pronto soccorso o dal vostro medico curante.
I segni che possono indicare un’eventuale allergia alla puntura di riccio di mare sono: orticaria, problemi di respirazione, gonfiore delle labbra o della lingua, dolore toracico e arrossamento della pelle. In questi casi, recatevi subito all’ospedale più vicino.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.