Cosa sono gli animali endemici?
Sicuramente, in qualche documentario, avrete ascoltato frasi come “la lince è una specie endemica della penisola iberica” o, magari, che “le tartarughe giganti sono endemiche delle isole Galapagos“… Ma cosa significa, quando alcuni esseri viventi vengono definiti come animali endemici? Risponderemo a questa domanda nel seguente articolo.
Cos’è un animale endemico?
Per definizione, gli animali endemici sono delle specie selvatiche che vivono solamente in un luogo specifico. Ciò significa che un determinato esemplare è nativo di una regione e non è possibile trovarlo in nessun’altra parte del mondo. Pertanto, è in grado di vivere in un habitat tipico, concreto, tranne, ovviamente, se viene portato in uno zoo, in un parco acquatico o simili.
L’endemismo può basarsi su diverse zone geografiche, poiché, ad esempio, vi sono animali endemici dell’alta montagna, di un arcipelago, di un continente o di un lago.
Le isole sono luoghi con un endemismo molto alto, a causa del loro isolamento. Per questo motivo, gli animali che vivono in Nuova Guinea, nelle Galapagos e in Australia sono di solito nativi di quel luogo e di nessun altro.
Uno dei casi più interessanti è l’isola del Madagascar, in cui tutti gli anfibi, il 90% dei rettili, il 55% dei mammiferi e il 50% dei loro uccelli sono endemici. L’unico modo per vederli da vicino è viaggiare lì!
Esempi di animali endemici
Per comprendere meglio il concetto di endemismo negli animali, potete facilmente basarvi su alcuni esempi specifici, come quelli descritti di seguito:
1. Iguana marina
Questo rettile – visibile nella foto che apre l’articolo – vive solo nelle isole Galapagos, sulle coste rocciose dell’arcipelago e tra mangrovie e spiagge. Si nutre di alghe marine, sebbene solo i maschi adulti sappiano nuotare. Gli altri devono aspettare che la marea scenda, per poter mangiare.
Un’altra differenza tra i sessi (o dimorfismo sessuale) è la dimensione degli esemplari. I maschi sono due volte più grandi delle femmine. Ciò che condividono sono le loro abitudini. Giacciono al sole gran parte della giornata, dato che hanno sangue freddo e sono di colore scuro, per consentire un maggiore assorbimento di calore.
2. Lince iberica
Come suggerisce il nome, questo mammifero carnivoro, a coda corta e dotato di zampe lunghe, vive nella penisola iberica. In Spagna e Portogallo, per capirci. Le sue orecchie a punta e i tipici punti neri sulla pelliccia, con diverse trame che l’aiutano a mimetizzarsi, sono le principali caratteristiche fisiche di questo felino.
La lince iberica è in pericolo di estinzione e attualmente vive solo in Andalusia, nei parchi naturali della Sierra de Andújar, Doñana e la Sierra de Cardeña e Montero. Preferisce foreste e cespugli per poter cacciare i conigli, che costituiscono il 90% della sua dieta.
3. Lemure
Quando pensiamo al Madagascar, viene subito alla mente questo primate a coda lunga, bianco e nero per via della popolarità dell’omonimo film Disney. Il suo aspetto curioso è dovuto ai suoi grandi occhi e alle due orecchie sollevate.
Il lemure è uno dei tanti animali endemici di quest’isola, ha abitudini notturne e il suo olfatto gli permette di trovare cibo tra gli alberi e i pascoli, oltre a comunicare con gli altri membri del suo gruppo.
4. Orso polare
È l’unico predatore dell’Artico, vive solo nelle aree polari e ghiacciate dell’emisfero settentrionale ed è considerato uno dei più grandi mammiferi terrestri – insieme all’orso dell’Alaska (il Kodiak) – attualmente viventi al mondo.
L’orso polare possiede zampe ben sviluppate per camminare tra le calotte glaciali e poter nuotare per lunghe distanze alla ricerca di cibo. Si nutre soprattutto di carne di foca. Il suo folto mantello bianco gli consente di mimetizzarsi con l’ambiente in cui vive. E, grazie a uno spesso strato di grasso, può resistere alle basse temperature di questi luoghi così inospitali.
5. Kiwi
Questo piccolo uccello è una delle tante specie endemiche della Nuova Zelanda. Si caratterizza per le sue piccole dimensioni e forma “circolare” e perché non ha ali per volare. Allo stesso modo, si è adattato molto bene alla vita terrestre, anche se è piuttosto timido ed esce solo di notte.
Con il suo grande becco si nutre di tutti i tipi di piccoli animali, in particolare insetti e vermi. I maschi sono responsabili della schiusa delle uova per dieci settimane, dopo aver costruito un comodo nido sotterraneo. Non appena la progenie si sviluppa, lascia la “casa” per nutrirsi in maniera autonoma.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.