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Cos'hanno in comune laghi e paludi per gli esseri viventi?

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Cos'hanno in comune laghi e paludi per gli esseri viventi?
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Laghi e paludi sono habitat diversi, che comprendono ecosistemi impreziositi da una ricca biodiversità. Anfibi, pesci e una variegata flora sono esempi di quanto la vita possa essere florida in regioni con abbondante acqua dolce.

Secondo i dati, si stima che circa il 40% della biodiversità mondiale di pesci viva in corsi d’acqua dolce, come fiumi, laghi, stagni e paludi.

Anche se entrambi sono ecosistemi d’acqua dolce, laghi e paludi mostrano particolarità nelle dinamiche che compongono la vita che ospitano. Per questo motivo, vale la pena conoscere le similitudini e le differenze tra questi due interessantissimi ambienti.

Laghi e paludi: due ecosistemi di acqua dolce diversi

Non è un segreto che il nostro pianeta sia per lo più costituito da acqua. Sebbene la maggiore concentrazione sia di masse salate, quella dolce svolge un ruolo cruciale per la sopravvivenza di tutte le specie.

Questi ecosistemi sono classificati in tre categorie principali, in base al movimento delle loro acque, come vediamo di seguito:

  • Ecosistemi Lotici: sono corsi d’acqua dolce caratterizzati da un particolare dinamismo, come fiumi, torrenti e sorgenti.
  • Lentici: hanno una scarsa o limitata dinamicità, come ad esempio stagni, laghi, paludi e acquitrini.
  • Ecosistemi delle zone umide: si tratta di regioni in cui si verificano periodi di allagamento o saturazione di acqua dolce.

Cosa sono i laghi?

In generale, la formazione di laghi naturali si verifica quando una depressione o un bacino di un determinato terreno viene riempito con acqua dolce. Ad ogni modo, la definizione precisa di “laghi” può essere alquanto complessa.

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Quando soffrono un lungo periodo di siccità, i laghi possono vedersi ridotti a paludi o zone umide. D’altra canto, un lago di grandi dimensioni può essere considerato un “mare” (come, ad esempio, il Mar Caspio). Inoltre, vi è anche il caso dei cosiddetti “laghi effimeri” che, di solito, scompaiono durante i periodi secchi e si riempiono nuovamente di acqua durante la stagione umida.

I laghi vengono divisi, generalmente, in tre regioni principali. La zona litorale è definita lungo la riva, dove abbondano la vegetazione e gli animali che si nutrono sulla superficie dell’acqua.

Nell’area limnetica si osserva la predominanza di acque aperte, con una buona varietà di pesci e anfibi. La zona profonda manca di specie più grandi e tendono a predominare gli eterotrofi (piante, alghe e alcuni batteri).

  • Questi corsi d’acqua sono anche classificati in base alla loro disponibilità di nutrienti e alla possibilità di ospitare la vita nelle loro acque.
  • I laghi eutrofici hanno abbondanti sostanze nutritive e ospitano una grande biodiversità di specie animali e vegetali.
  • I laghi oligotrofici hanno pochi nutrienti e mostrano una varietà di specie molto più scarsa.

Cosa bisogna sapere sulle paludi?

Il concetto di “palude” comprende terre basse che sono sature di acqua stagnante e coperte da vegetazione acquatica. Si può anche osservare una certa densità di alberi che non sono quindi classificabili come piante acquatiche. Queste formazioni sono presenti in tutti i continenti, con la logica eccezione dell’Antartide.

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Le paludi si formano in prossimità di fiumi, laghi o mari, da dove ricevono l’acqua che copre l’intera estensione. Le terre dove si trovano queste distese di solito hanno un suolo minerale privo di drenaggio naturale. Pertanto, l’acqua non riesce a seguire il suo corso e rimane stagnante, dando origine alle caratteristiche ecosistemiche delle paludi.

Esistono due tipi fondamentali di paludi: di acqua dolce e salata. Le paludi d’acqua dolce sono formate da laghi o torrenti. La bassa salinità delle sue acque consente la crescita di un’abbondante vegetazione superficiale e una notevole biodiversità acquatica.

Le paludi salate sono particolarmente comuni nelle regioni tropicali, spesso a ridosso dei mari. In generale, il loro letto è formato da sabbia e la vegetazione superficiale è più scarsa. La presenza di fango si osserva anche in tempi di alta marea e il suo ecosistema comprende solo forme di vita adattate all’alta salinità.

Perché i laghi e le paludi sono habitat diversi?

Le forme di vita che popolano laghi e paludi sono diverse, poiché flora e fauna devono adattarsi a condizioni che sono specifiche. Certamente ci possono essere alcune “coincidenze”, dal momento che alcune specie possono beneficiarsi di entrambi gli ecosistemi.

Nei laghi, si trovano animali acquatici e semi-acquatici, come mammiferi (castori e visoni), uccelli (anatre e oche), crostacei (granchi), rettili (tartarughe) e anfibi (rane e salamandre). In questi spazi, ci sono anche numerose specie di pesci d’acqua dolce, come trote, storioni e persici. La vegetazione comprende alghe, bastoncelli, felci, arbusti, muschi, gigli, giacinti d’acqua, ecc.

Nelle paludi, le forme di vita variano a seconda della salinità dell’acqua. Quelle con più acqua dolce ospitano una grande biodiversità di pesci, anfibi, uccelli e un’importante vegetazione boschiva e acquatica.

Troviamo anche rettili, come alligatori e serpenti, mammiferi come lontre, gamberi, granchi. La vegetazione include muschi, querce, cipressi, lenticchie d’acqua, ecc.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.