Creare il giusto ambiente per uccelli esotici
Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García
Creare uno spazio adeguato per i vostri uccelli esotici non significa solo limitarsi a scegliere un bella gabbia. Prendersi cura dell’ambiente in cui questo animale vivrà gran parte del suo tempo vuol dire anche e soprattutto riconoscere e rispettare i suoi bisogni alimentari, igienici e di svago.
Il modo migliore per tenere degli uccelli esotici
Acquistare determinati uccelli esotici contribuisce, purtroppo, a finanziare il mercato nero degli animali. Per esempio, in Italia, è vietato allevare in cattività esemplari che appartengono a specie in via di estinzione.
Se proprio avete voglia di accogliere in casa un animale esotico, prima di tutto è indispensabile che nel vostro paese sia legale allevarli, comprarli e tenerli in una dimora privata. I tucani, per esempio, non possono essere allevati in cattività senza uno specifico permesso, generalmente rilasciato solo a giardini zoologici e bioparchi. La vendita e il possesso di questo animale sono motivo di multe e provvedimenti legali.
È anche importante essere sicuri della provenienza del vostro nuovo amico e scegliere consapevolmente dove acquistarlo. Non è consigliabile optare per individui o negozi sprovvisti di licenze regolari.
Scegliere la gabbia per i vostri uccelli esotici
E’ proprio questo il primo passo per poter creare il giusto ambiente per uccelli esotici. Nella gabbia che comprerete e installerete dentro casa, l’animale passerà tutta la sua esistenza. Qui si alimenterà, dormirà, farà i suoi bisognini e si accoppierà.
La dimensione della gabbia dovrebbe permettere all’animale di muoversi liberamente. Ricordate di cercarne una le cui aperture possano facilitare le operazioni di pulizia. La ciotola per il mangime dovrà essere posizionato lontano dalla lettiera. Altrimenti, il rischio di contaminazione da parte dei parassiti è molto alto.
Dopo qualche tempo, quando l’uccellino si sarà abituato a voi, potrete lasciarlo libero di volare dentro casa. Di conseguenza, potrete passare a una gabbia di dimensioni più ridotte. Pappagalli, cacatua e parrocchetti di solito sono facili da addestrare a non fuggiranno qualora li concederete maggiore autonomia. In questi casi, la gabbia può essere da 3 a 4 volte la dimensione dell’animale.
Uno spazio adatto
Se parliamo di uccelli selvatici di dimensioni maggiori abituati alla migrazione, lasciarli in libertà può essere un rischio. In questi casi, le gabbie dovrebbero essere almeno 6 o 7 volte la dimensione dell’animale. E molte volte è consigliabile creare un vivaio artificiale con pareti di vetro.
È importante lasciare dei giocattoli all’interno della gabbia per distrarre e incoraggiare l’uccello a fare esercizio. Sebbene poche persone lo sappiano, molti uccelli domestici tendono al sovrappeso a causa dello stile di vita sedentario. Ricordate che si tratta di esemplari molto attivi e che possono diventare irrequieti o aggressivi quando si annoiano.
Un’alimentazione adeguata
Gli uccelli esotici possono essere carnivori, insettivori, granivori e fruttivori. Questa distinzione si rifletterà, ovviamente, nel tipo di dieta da fornire al vostro volatile. Si tratta di un passaggio fondamentale per tutelare la salute dell’animale e garantire il suo normale sviluppo.
Le preferenze alimentari sono principalmente legata all’habitat originario. Ogni ecosistema ha una fauna e una flora specifiche. Quanto più benevolo è il clima, tanto più varia e abbondante sarà la disponibilità di cibo.
Quando si parla del mangime per un uccello in cattività, l’ideale è preferire come base una miscela commerciale specifica per la specie. Questi prodotti bilanciati offrono proporzioni equilibrate di cereali, semi e verdure.
Si consiglia vivamente di integrare la dieta del proprio uccello domestico con elementi freschi e naturali (preferibilmente organici). Come la dieta di base, anche i complementi dipenderanno dalla specie.
Cosa mangiano gli uccelli esotici?
- Le specie del genere Ara sono molto inclini all’obesità, motivo per cui il 60/70% della loro dieta è composta da semi. Potete complementarlo con il 25-30% di verdure e il 5/10% di castagne.
- I pappagalli grigi hanno bisogno di un apporto elevato di minerali e calcio. Circa il 70% della loro dieta si basa su semi e il 30% su verdure, frutta fresca e secca.
- Per gli uccelli provenienti dall’Amazzonia, l’alimentazione dovrà essere composta da un 40% di frutta e verdura fresca, un 30% di semi e il restante 20% di noci e mangimi per uccelli.
L’importanza di una corretta igiene
Gli uccelli sono animali molto puliti e, in cattività, diventano vulnerabili alle infezioni da parassiti interni ed esterni. Questi microrganismi possono diffondersi facilmente in tutta la gabbia e negli altri oggetti qui presenti.
Pertanto, è essenziale disinfettare lo spazio del vostro uccello domestico almeno due volte a settimana. Invece, il vassoio degli escrementi e i resti di cibo dovrebbero essere raccolti ogni giorno.
Bisogna evitare che si accumuli sporcizia sul fondo, così come ciotole e piscine dovranno sempre essere mantenute pulite. Per evitare la proliferazione di funghi e batteri, non esitate a passare il disinfettante sugli accessori e nei vari angoli della gabbia.
Nei negozi di animali, ci sono prodotti specifici che vi aiuteranno a combattere i vari tipi di parassiti negli uccelli. Soprattutto quando si tratta di acari rossi, che possono causare gravi danni alla pelle e al piumaggio.
Un’altra buona pratica igienica è quella di controllare periodicamente le zampette, le piume e il becco del vostro variopinto amico. Nel momento in cui notiate qualcosa di insolito, come ferite, lesioni, arrossamenti o irritazioni, è importante portare subito l’animale da un veterinario specializzato.
Prendete nota di questi semplici ma efficaci consigli e potrete facilmente dare una casa ideale a qualsiasi uccello esotico. Lui porterà colore e allegria nelle vostre vite: il minimo che possiate fare è preoccuparvi affinché viva in modo sano e confortevole.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.