5 curiosità sul pidocchio delle carpe

I pidocchi non si attaccano solo agli animali terrestri. Esistono anche esemplari che parassitano ospiti acquatici, come i pesci. Tra questi troviamo i pidocchi delle carpe. In questo articolo scoprirete alcune curiosità su questi esseri.
5 curiosità sul pidocchio delle carpe
Georgelin Espinoza Medina

Scritto e verificato la biologa Georgelin Espinoza Medina.

Ultimo aggiornamento: 03 marzo, 2023

Il pidocchio delle carpe è un parassita che, come suggerisce il nome, colpisce la carpa o Cyprinus carpio, sia nella sua forma selvatica che in quella ornamentale. Viene chiamato anche pidocchio dei pesci, dal momento che può apportare danni ad altre specie (come spinarelli o persici, tra gli altri) e anche alcuni anfibi. È di piccole dimensioni, ma è possibile individuarlo ad occhio nudo.

Appartiene al gruppo dei crostacei. In particolare, all’ordine Arguloida, famiglia Argulidae, e al genere Argulus. La sua azione ha un grande impatto economico perché parassita esemplari di interesse per l’itticoltura. Continuate a leggere fino alla fine e scoprite alcuni fatti curiosi su questo tipo di artropodi.

Com’è fatto il pidocchio delle carpe?

Questo pidocchio ha un corpo segmentato, con una morfologia ovoidale e appiattita. Ha una testa ovale con 4 antenne, 4 mascelle, 2 mandibole e un paio di occhi composti. Inoltre, ha un torace dotato di appendici natatorie e un addome corto con due lobi. Le appendici hanno sono dotate di lunghe setole.

La testa è ricoperta da un carapace, che in alcuni tipi di Argulidi può estendersi fino al torace o all’addome.

Le antenne hanno degli uncini che lo aiutano ad agganciarsi. Inoltre, il secondo paio di mascelle è dotato di ganci all’estremità distale, sebbene abbiano un aspetto più simile ad appendici. La prima coppia mascellare è specializzata, sotto forma di dischi di suzione o ventose che servono ad aderire all’ospite. Presenta anche uno stiletto cavo e retrattile che perfora la pelle per succhiarne il cibo: il muco, le cellule epiteliali e il sangue.

È di taglia piccola e, in genere, non supera i 10 millimetri di lunghezza. Tuttavia, alcuni esemplari presentano dimensioni superiori. Ad esempio, l’Argulus foliaceus può raggiungere i 15 o 22 millimetri di lunghezza. Per quanto riguarda la colorazione, possiamo dire che è variabile, anche se comunemente è trasparente con toni verdastri.

Curiosità sui pidocchi delle carpe

I pidocchi dei pesci provocano danni considerevoli, in particolare quando vi è un gran numero di individui che provocano l’infestazione. In questo articolo analizziamo 5 aspetti curiosi e interessanti di questi temibili e piccoli crostacei.

1. I maschi sono più piccoli delle femmine

Sebbene i sessi in questo genere siano separati, cioè esistano individui di entrambi i tipi (dioici), i maschi presentano una minore lunghezza rispetto alle femmine. Queste sono di maggiori dimensioni, il che aumenta la loro fertilità. Da parte loro, i pidocchi maschi sacrificano questa caratteristica per investire energie nella ricerca di una compagna. In questo modo, garantiscono la riproduzione.

In uno studio, condotto in Uruguay nel 2017, è stata trovata una popolazione di questi pidocchi nel pesce gatto. È stato possibile determinare le misure di maschi e femmine. Ne è risultato che i membri maschi misuravano in media 3,8 millimetri, con un range che andava da 2 a 5,7. Nel caso delle femmine, presentavano valori più elevati, con una media di 4,1 e un valore massimo di 6,4 millimetri.

2. Sono parassiti non permanenti

Un altro fatto interessante di questi organismi è che sono parassiti non permanenti. Inoltre, gli adulti lasciano periodicamente i pesci ospiti liberi di nuotare. Da un lato le femmine li abbandonano dopo l’accoppiamento, per deporre le uova, mentre i maschi devono farlo per trovare un partner.

Questi pidocchi sono in grado di sopravvivere per qualche tempo lontano dai loro ospiti. Si stima che questo periodo nella specie A. foliaceus sia di circa 15 giorni, anche se riescono a essere al massimo della loro capacità e attività per cercare un nuovo ospite solo per metà di quel periodo.

3. Ogni femmina può deporre fino a 200 uova

I pidocchi delle carpe eseguono la copulazione sugli ospiti. Dopo questo processo, la femmina, con il torace pieno di uova, si stacca per deporle. Può farlo su substrati come rocce, vegetazione acquatica o superfici piane.

La fertilità è elevata, dal momento che le femmine possono deporre fino a 200 uova di forma ovoidale lunghe da 0,3 a 0,6 millimetri. Inoltre le ricoprono con una massa gelatinosa che serve loro per aderire al substrato. Pertanto, sono raggruppate e abbastanza compatte. Il tempo di schiusa delle larve varia a seconda della temperatura dell’acqua.

4. Presenta una ghiandola alla base dello stiletto

Ciprinus carpio.

Lo stiletto del pidocchio delle carpe è delicato e cavo. Oltre al suo potere penetrante, è dotato di una ghiandola alla base. Questa è piccola, ma ha la capacità di secernere un liquido che contribuisce alla digestione. Inoltre, ha un’azione anticoagulante, cioè impedisce la coagulazione del sangue. Tale sostanza fuoriesce da una delle due aperture presenti all’estremità di questa struttura.

5. Il pidocchio delle carpe provoca un deterioramento nelle condizioni del corpo

La maggior parte dei parassiti aderisce al tegumento. Tuttavia, invadono anche le branchie o l’interno della bocca. Per quanto provochino una maggiore mortalità negli avannotti, i danni agli adulti possono essere considerevoli, tutto dipende dalle dimensioni del pesce e dal numero di parassiti.

Provocano un deterioramento nelle condizioni generali del corpo, riducono il tasso di crescita, causano debolezza e cambiamenti nel comportamento. Inoltre, provocano danni al tegumento, che a loro volta rendono evidenti alcune alterazioni nella normale colorazione del pesce, con un’eventuale comparsa di ulcere. Il danno che provocano alla pelle è molto pericoloso, poiché ogni ferita può fungere da porta per altri agenti patogeni, complicando la situazione.

Come potete vedere, il pidocchio delle carpe è un insetto molto ben equipaggiato per viere a spese degli altri, grazie alle ventose, gli uncini e lo stiletto perforante. Inoltre, inietta sostanze digestive e anticoagulanti, che provocano ulteriori danni all’ospite. Queste armi lo rendono un parassita audace ed efficiente che non vorrete mai trovare sulle vostre carpe koi o qualsiasi altro pesce.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Casas G., & López, J. (2017). Estudio del parasitismo de una población de bagre negro, Rhamdia quelen, quoy & gaimard, 1824, (Osteichthyes, Heptapteridae), por Argulus sp. (Crustacea, Argulidae) en una laguna artificial de Ciudad de la Costa, Canelones. [Tesis de Grado, Universidad de la República]. https://www.colibri.udelar.edu.uy/jspui/bitstream/20.500.12008/24937/1/FV-33042.pdf
  • Fernández, R., & Corrada, R. (2015). Nueva especie de Argulus (Branchiura: Argulidae), parásito de Chromis cyanea (Pisces: Actinopterygii), para aguas cubanas. Serie Oceanológica, 14, 38-45.
  • Sten, O. (2006). Argulus foliaceus. En: Woo, P., & Buchmann, K. (Eds). Fish Parasites: Pathobiology and Protection (pp.337-346).
  • Sten, O. (2015). Clase Branchiura. Orden Arguloida. Revista IDE@ – SEA, 103A, 1-8.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.