5 curiosità sulla tridacna gigante

Nonostante il nome, non tutti gli esemplari di tridacna gigante raggiungono dimensioni superiori al metro di lunghezza. La maggior parte viene catturata quando misura tra i 20 e i 30 centimetri.
5 curiosità sulla tridacna gigante
Cesar Paul Gonzalez Gonzalez

Scritto e verificato il biologo Cesar Paul Gonzalez Gonzalez.

Ultimo aggiornamento: 18 gennaio, 2023

La tridacna gigante è una specie particolare di grandi dimensioni che vive nelle profondità dell’Oceano Indo-Pacifico. Per quanto la sua conchiglia possa sembrare appariscente, le sue caratteristiche fisiche ricordano da vicino gli ambienti rocciosi o corallini della zona. Per questo motivo in genere passa inosservata ai subacquei inesperti.

Il nome scientifico di questa specie è Tridacna gigas. Appartiene alla famiglia dei Cardiidae, un gruppo di molluschi riconoscibili per la forma delle loro conchiglie e per comprendere al suo interno esemplari commestibili. Continuate a leggere questo articolo e scoprite alcuni fatti curiosi sulla tridacna gigante.

Com’è fatta la tridacna gigante?

La tridacna gigante è uno dei più grandi bivalvi del mondo, in quanto può misurare fino a 1,5 metri di lunghezza e pesare al massimo 200 chilogrammi. Sebbene il suo guscio sia la parte più dura e robusta del corpo, anche il mantello (parte interna del mollusco) diventa più carnoso man mano che cresce.

Questa specie presenta una serie di scanalature o solchi lungo il guscio che finiscono per formare dei triangoli ai bordi. Anche se la superficie esterna delle valve non presenta alcun colore in particolare, su di essa crescono vari tipi di batteri e alghe. Di conseguenza, la sua colorazione varia notevolmente da esemplare a esemplare.

Conchiglia gigante in vista laterale
Tridacna gigas.

Fatti poco noti sulla tridacna gigante

La tridacna gigante non solo sembra essere enorme, ma la sua biologia presenta anche alcuni fatti curiosi. Scoprite i più interessanti di seguito.

1. Impiegano circa 10 anni per raggiungere la loro dimensione massima

Per aumentare le loro dimensioni, le tridacne devono accumulare una quantità sufficiente di carbonato di calcio, componente essenziale del loro guscio. Questo processo non è veloce come si potrebbe pensare, poiché questa specie impiega tra gli 8 e i 12 anni per raggiungere 1,5 metri di lunghezza.

I gusci dei bivalvi sono composti da diversi strati interconnessi di carbonato di calcio e proteine con proprietà viscoelastiche. Per ottenere una resistenza come quella della tridacna gigante, questi componenti devono essere disposti in modo complesso e preciso, il che comporta un elevato dispendio energetico e metabolico. Questo è il motivo per cui la crescita richiede così tanto tempo.

2. Il mantello degli esemplari in genere è colorato e appariscente

Contrariamente alle valve, la parte interna di questo mollusco gigante (mantello) può presentare colori iridescenti come il blu, il viola, il giallo e il verde. Queste sfumature sono il risultato della combinazione di iridofori e dell’endosimbiosi con le zooxantelle.

Il mantello della tridacna gigante può ospitare microrganismi fotosintetici dai colori vivaci (zooxantelle). Questi esseri condividono con il mollusco le sostanze nutritive che producono, mentre in cambio ricevono un luogo sicuro e protezione. In questo modo, entrambi beneficiano della loro presenza e tendono a preferire la formazione della simbiosi.

3. Possono soffrire di sbiancamento

Come accade con alcune specie di coralli, le tridacne giganti possono subire lo sbiancamento del mantello. Ciò significa che questo si schiarisce e perde gran parte dei colori cangianti che lo caratterizza.

Lo sbiancamento è in realtà una risposta allo stress ambientale causato da cambiamenti nella temperatura o nella composizione dell’acqua. Di fronte a queste situazioni, il mollusco libera o elimina le zooxantelle che protegge nel suo mantello, provocando la perdita dei colori accesi.

4. Gli adulti non sono dotati di apertura bissale

Diversi bivalvi sono dotati di aperture bissali che sintetizzano sostanze appiccicose per poter aderire al substrato. Sebbene le tridacne giganti le abbiano nella fase giovanile, quando diventano adulti perdono questa caratteristica. Ciò non rappresenta un problema per gli esemplari, perché per via del loro peso e dimensioni è improbabile che si spostino da un posto all’altro.

5. È classificata come specie vulnerabile

Secondo l’Unione mondiale per la conservazione della natura, la tridacna gigante è una specie vulnerabile, la cui popolazione sembra essere in declino. Nonostante esistano diverse tecniche per farla riprodurre in cattività, gli esemplari non raggiungono la maturità sessuale prima dei 9 o 10 anni. Pertanto, è difficile e richiede tempo stabilire strategie di recupero e reintroduzione.

Tricadna gigante sul fondo roccioso
Tridacna gigas.

Come potete vedere, la tridacna gigante non solo ha un aspetto appariscente, ma la sua storia naturale presenta diverse curiosità. Tuttavia, ci sono ancora molte informazioni da scoprire, quindi è possibile che in futuro ci sorprenda ancora con altri aspetti enigmatici e interessanti.


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