Differenze tra cavalletta e locusta
Scritto e verificato il biologo Samuel Sanchez
Sebbene questi due termini vengano spesso usati in modo intercambiabile, cavallette e locuste presentano alcune differenze a livello generale. Anche se questa distinzione non è molto utile a livello filogenetico, serve a differenziare i cicli vitali di due degli invertebrati più affascinanti della Terra. La chiave sta nel comportamento migratorio di uno di loro.
Cavallette e locuste sono Ortotteri (Orthoptera), un ordine di insetti che raggruppa circa 20.000 specie e comprende anche i grilli. Nelle prossime righe, vi mostriamo le differenze e le somiglianze tra cavallette e locuste. Continuate a leggere, perché lo stile di vita di questi animali vi affascinerà.
Come sono fatte le locuste e le cavallette e come si differenziano tra loro?
Innanzitutto occorre precisare che sia le cavallette che le locuste sono insetti ortotteri. Ciò significa che soddisfano una serie di requisiti morfologici comuni a tutti i membri del loro ordine: una testa rotonda con antenne e occhi laterali, un torace da cui partono 3 paia di zampe (le ultime fatte per saltare), un addome suddiviso in 11 segmenti e ali che consentono il volo.
Oltre ad appartenere all’ordine degli Ortotteri, questi invertebrati fanno parte del sottordine dei Caelifera. Questo gruppo include qualsiasi animale con la struttura corporea di una cavalletta che non sia un grillo o un grillotalpa (Gryllotalpidae). Per questo, se vogliamo essere precisi, dobbiamo sottolineare che la locusta è un tipo di cavalletta.
In altre parole, le locuste sono cavallette, ma non tutte le cavallette hanno lo stesso ciclo di vita delle locuste. Per questo motivo, piuttosto che distinguere i termini separatamente, troviamo più interessante confrontare le specie tipiche all’interno di ciascuno dei gruppi. Poiché appartengono tutti allo stesso ordine, sottordine e famiglia, è necessario fare degli esempi concreti.
Abbiamo scelto come rappresentanti delle cavallette Schistocerca americana e Omocestus viridulus, e Locusta migratoria per il gruppo delle locuste, in quanto è il più famoso. Nelle prossime righe, vi mostriamo le loro differenze biologiche.
Le locuste appartengono al sottordine Caelifera e alla famiglia Acrididea, quindi per definizione sono cavallette.
1. Le locuste sono più grandi delle cavallette
La prima differenza tra locuste e cavallette è che le prime tendono ad essere più grandi, anche se la specie della cavalletta americana comune (Schistocerca americana, effettivamente conosciuta anche come locusta del deserto americana) raggiunge fino a 5,5 centimetri di lunghezza nella sua fase adulta, mentre, per quanto riguarda le femmine, esemplari europei come l’Omocestus viridulus non superano quasi mai i 2 centimetri di apertura alare.
In genere una cavalletta misura da 2 a 3 centimetri di lunghezza, mentre la locusta migratoria raggiunge senza problemi i 6 centimetri nel caso sia una femmina adulta. Pertanto, possiamo dire che le locuste sono generalmente un po’ più grandi rispetto ai loro parenti.
2. La morfologia può variare a seconda della specie
Le cavallette presentano qualsiasi forma e colore possibili: ce ne sono di completamente verdi, gialle con ali rossastre, marrone scuro e altre che esibiscono motivi intermedi tra queste sfumature. Alcune presentano ovopositori altamente differenziati tra loro e somigliano a una foglia per mimetizzarsi, come nel caso delle cavallette verdi della famiglia Tettigoniidae.
Il termine “locusta” viene invece applicato a pochissime specie (circa 30, tra cui L. migratoria), per cui la loro struttura corporea è generalmente abbastanza omogenea. Queste hanno sviluppato ali, colori brunastro-verdastri e dei motivi sgranati sul corpo. Le femmine sono sempre più grandi dei maschi.
È possibile distinguere una cavalletta da una locusta a livello fisico, ma il primo gruppo è così vario che è molto facile sbagliarsi.
3. Le locuste migrano, le cavallette no
Se vogliamo essere precisi, l’unico attributo che distingue la cavalletta dalla locusta è la capacità migratoria. Le caratteristiche fisiche e le dimensioni possono dirci qualcosa, ma se si considera che esistono più di 11.000 specie nel gruppo Caelifera, è facile presumere che molte cavallette saranno quasi uguali a una locusta.
La caratteristica più distintiva è che almeno 25 specie all’interno del gruppo delle cavallette migrano, il che le rende locuste. I principali sono Chortoicetes terminifera, Austracris guttulosa e Locusta migratoria. Questi insetti in genere sono solitari, ma in determinate condizioni ambientali formano sciami.
Il passaggio dalla fase “solitaria” a quella “di accompagnamento” è determinato dalla metilazione del DNA cerebrale. In poche parole, il gene DNMT3 si esprime maggiormente nella forma gregaria, mentre la sua attività sembra diminuire quando le locuste sono sole.
Le aggregazioni di locuste devastano qualunque ortaggio sul loro cammino. Possono comprendere fino a 80 milioni di esemplari per chilometro quadrato.
4. Le locuste possono mutare in base alla strategia vitale
Le cavallette seguono un modello di crescita normale (nascono come ninfe e fanno la muta più volte fino a diventare adulte), ma le locuste no. In queste ultime, oltre alla fase del ciclo biologico in cui si trovano, la migrazione gioca un ruolo essenziale nel loro aspetto fisico.
Le locuste nella fase solitaria sono un po’ più grandi e verdastre, per potersi mimetizzare con la vegetazione circostante. Gli individui gregari sono invece di taglia ridotta e presentano un vistoso colore giallo intervallato da toni marroni. Pertanto, questi invertebrati presentano due aspetti diversi (fenotipi) a seconda della loro strategia vitale.
Una cosa deve risultare chiara da questo articolo: le locuste sono un tipo di cavalletta, ma non tutte le cavallette sono locuste. Solo quelle in grado di migrare e cambiare il loro fenotipo in base alla strategia vitale sono considerate locuste in quanto tali. Pensandola in questi termini, non è così difficile distinguerle tra loro, vero?
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