Differenze tra cervi e renne
Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García
Cervi e renne fanno parte della stessa famiglia di mammiferi artiodattili, conosciuti come cervidi. Nonostante la loro affinità e grande somiglianza, ci sono comunque degli elementi distintivi interessanti e che vale la pena evidenziare. Se volete conoscere le principali differenze tra cervi e renne, non perdetevi il seguente articolo!
Cervi e renne, i Cervidi più famosi
È importante sottolineare che, quando parliamo di cervi e renne, ci riferiamo esattamente alla medesima famiglia. Tenete presente che, sul nostro pianeta, esistono ancora circa 50 specie di Cervidi e sono suddivise in tre sottofamiglie principali: i Capreolinae (tra cui troviamo renne e alci, per esempio), i Cervini (tra cui il cervo nobile e il wapiti) e gli Hydropotinae (come il capriolo d’acqua cinese).
Entrambi sono mammiferi ruminanti e hanno caratteristiche molto simili a livello sia fisico che fisiologico. Le loro zampe sono generalmente lunghe e sottili, il collo è lungo e la pelliccia è corta. A questo, bisogna aggiungere il fatto che possiedono lo stesso tipo di metabolismo che sfrutta uno stomaco suddiviso in più “compartimenti” (reticolo, rumine, omaso ed abomaso).
La digestione di cervi e renne funziona nel medesimo modo. Avviene in quattro fasi: aspiratoria, espulsiva, masticazione mericica e deglutizione. In questo modo viene ottenuto il massimo dal cibo. Questo lungo processo è noto come ruminazione.
Conosciamo meglio cervi e renne
Caratteristiche dei cervi
Nel mondo ci sono 27 specie di cervi. Tuttavia, il più noto è quello chiamato cervo nobile (Cervus elaphus), spesso identificato anche come cervo reale o cervo rosso. Le principali differenze che si possono riscontrare tra le 27 sottospecie sono relative alle dimensioni delle corna, al colore del mantello e alle dimensioni degli esemplari.
In generale, le femmine sono quasi sempre più piccole dei maschi. Un’altra caratteristica importante è che nei maschi le corna iniziano a svilupparsi dal primo anno di età. Col passare del tempo, aumentano di dimensioni, così come la complessità e la forma di esse. Inoltre, gli esemplari di sesso maschile presentano una folta pelliccia in tutta l’area intorno al collo e sulla schiena.
Molto importante è anche il wapiti (Cervus elaphus canadensis), una sottospecie di cervo di grandi dimensioni, secondo solamente al colossale alce. Vive in America del Nord ma anche in alcune zone dell’Asia nordorientale.
I cervi hanno una fisionomia ideale per pascolare. Questa attività è fondamentale per la loro alimentazione, dal momento che questi mammiferi ruminanti sono erbivori. Per quanto riguarda il loro luogo di origine, possono essere trovati in diverse aree del mondo: Nord Africa, Europa, America, Asia e occasionalmente anche in zone artiche.
La renna viene chiamata caribù in Nord America e, come abbiamo anticipato prima, rientra nella sottospecie delle Capreolinae. Vive nell’emisfero settentrionale e il suo habitat originario comprende sia l’area della tundra che la taiga.
Caratteristiche delle renne
Questo bellissimo cervide preferisce vivere nella parte più settentrionale dell’emisfero boreale, noto come Olartico. Parliamo in particolare di Alaska, Canada, Groenlandia, Paesi Scandinavi, Europa Orientale, Russia (Siberia), Mongolia e Cina.
Proprio il fatto che vivesse in tali territori, ha permesso di alimentare la leggenda secondo cui le renne sono responsabili di trainare la slitta di Babbo Natale.
Come altre sottospecie, esiste un evidente dimorfismo sessuale: la femmina e più piccola del maschio che può arrivare a pesare ben 300 chili. Le loro compagne si attestano su livelli più bassi e raramente raggiungono i 170 kg.
Una delle differenze più evidenti tra le renne rispetto ad altre specie di questa famiglia è che entrambi i sessi sono dotati di corna. Nel caso dei maschi, tendono ad essere più grandi e sviluppano più ramificazioni. Tra i rami dei palchi si possono sviluppare membrane ossee.
La vista è un altro degli aspetti più importanti. Le renne artiche possiedono una visione ultravioletta che va oltre lo spettro visibile. I ricercatori spiegano che questa caratteristica può essere particolarmente positiva per distinguere il cibo, così come altri predatori che si sono evoluti nel bianchissimo territorio Artico.
Principali differenze tra cervi e renne
Come avete visto, parlare di “differenze” vere e proprie tra cervi e renne è alquanto difficile, vista la notevole somiglianza e l’appartenenza alla medesima famiglia. Vediamo di riassumere quelle più evidenti:
- Cervo nobile (Cervus elaphus): massimo 250 cm di lunghezza, 120 cm di altezza al garrese, peso di circa 200-250 kg; il manto è aderente e liscio; le corna possono misurare da 70 a 130 cm di lunghezza e sono sprovviste del ‘velluto’ che presentano quelle della renna.
- Renna (Rangifer tarandus): massimo 215 cm di lunghezza, 85-150 cm di altezza al garrese, peso di circa 90-200 kg; il manto è formato da due strati, un sottopelo lanoso e l’altro più leggero; dopo l’alce, possiede le corna (chiamate “palchi”) più grandi tra i Cervidi, arrivando a misurare 135 cm in lunghezza e 100 cm in larghezza.
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