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Difficoltà respiratoria nei cani: ecco le principali cause

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L'origine di una respirazione difficile e problematica nei cani può essere dovuta a una varietà di ragioni. Ciò fa sì che sia i padroni che il veterinario siano costretti ad affrontare una vera e propria sfida, per riuscire a evitare complicazioni.
Difficoltà respiratoria nei cani: ecco le principali cause
Érica Terrón González

Scritto e verificato la veterinaria Érica Terrón González

Ultimo aggiornamento: 27 dicembre, 2022

Esistono numerose patologie in grado di scatenare difficoltà respiratoria nei cani. L’anamnesi, i sintomi e l’esame fisico sono generalmente sufficienti per riuscire a determinare quali sono le aree dell’apparato respiratorio che risultano coinvolte. In questo modo, il veterinario può formulare una diagnosi adeguata dotata di una maggiore efficacia.

Il tratto respiratorio si suddivide in varie zone: le vie respiratorie, il parenchima polmonare (il tessuto che forma questo organo) e il cavo pleurico. Se desiderate sapere di più sulla presenza di queste patologie nei cani, continuate a leggere.

Malattie che generano difficoltà respiratoria nei cani

Nelle righe che seguono parleremo di una serie di patologie che colpiscono l’apparato respiratorio e che provocano difficoltà nel respirare.

Patologie delle vie respiratorie superiori

In primo luogo, le vie aeree superiori sono formate dalle fosse nasali, la bocca, la faringe, la glottide e l’epiglottide. Le patologie che colpiscono questi organi sono generalmente causa di forti suoni respiratori anomali. Si tratta del fenomeno che conosciamo come “stridori” o “rantoli”, che possono essere uditi senza che ci sia bisogno di utilizzare un fonendoscopio.

Come regola generale, la difficoltà respiratoria generata nelle vie superiori deriva dalla presenza di un’ostruzione. Questo fenomeno fa sì che i sintomi peggiorino con l’esercizio o l’eccitazione, che provocano il restringimento delle vie respiratorie. Tuttavia, in stato di riposo, i parametri della respirazione possono raggiungere livelli normali.

Questo ritorno alla normalità della funzione polmonare in stato di riposo è uno dei principali segni che indicano la presenza di un’ostruzione delle vie respiratorie superiori.

Molti pazienti che soffrono di queste patologie raggiungono la clinica veterinaria manifestando episodi ricorrenti di febbre. Non sono in grado di realizzare una termoregolazione efficace perché, durante l’affanno, il volume di aria che passa al di sopra della lingua è insufficiente.

Inoltre, l’aumento della temperatura dà inizio a un circolo vizioso. Stimola l’aumento della frequenza respiratoria e degli episodi di affanno, restringendo ulteriormente le vie respiratorie.

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Quali sono le cause più frequenti di ostruzione?

È importante tenere conto del fatto che le razze brachicefale (come il bulldog o il carlino) sono geneticamente predisposte a presentare ostruzione alle vie superiori. Alcune delle cause più frequenti di queste ostruzioni sono le seguenti:

  • Paralisi della laringe.
  • Collasso tracheale.
  • Polipi o tumori dei tratti delle vie respiratorie superiori.
  • Aspirazione di corpi estranei.

Patologie delle vie respiratorie inferiori

In questo caso, a essere colpiti potrebbero essere la laringe, la trachea, i bronchi, i bronchioli e gli alveoli. La possibilità più frequente è quella che presenta anomalie dei bronchi e dei bronchioli, di origine infiammatoria; la tosse è la manifestazione clinica più comune. In generale, è una tosse aspra che tende ad aggravare l’infiammazione, creando un nuovo circolo vizioso.

Quali sono le cause più comuni?

Il caso più normale è quello che prevede la presenza di un’ostruzione delle vie più vicine al polmone, causata da un aumento della produzione di muco. Questo muco continua ad accumularsi, indebolendo l’apparato respiratorio. Spesso il fenomeno si complica dando vita a una broncopolmonite.

Tra le cause più comuni di queste patologie possiamo segnalare le seguenti:

  • La bronchite cronica canina.
  • La presenza di masse o corpi estranei nei tratti delle vie respiratorie inferiori.

Patologie del parenchima polmonare

Qualunque malattia che colpisca il polmone provocherà diversi gradi di ipossia (deficit di ossigeno nel sangue) e, di conseguenza, malessere respiratorio. Questo fenomeno è dovuto a un disordine della ventilazione, causato da un’infiammazione o dalla chiusura degli alveoli.

Nel corso dell’auscultazione è frequente rilevare la presenza di suoni respiratori anomali, come i crepitii. Inoltre, è necessario analizzare con attenzione il cuore del cane, nell’eventualità in cui siano presenti segni di insufficienza cardiaca congestizia.

Se c’è della tosse, questa è generalmente produttiva. In altre parole, è grassa e umida ed elimina le secrezioni prodotte dall’infiammazione polmonare.

Quali sono le cause più comuni?

Quelle che seguono sono le cause più frequenti di malattia del parenchima polmonare:

  • Polmonite, di cui esistono diversi tipi. Per esempio, la polmonite ab ingestis dopo un episodio di vomito.
  • Edema ed emorragia polmonare, che, in fin dei conti, consiste in un accumulo anomalo di liquido all’interno del polmone. Un fenomeno tipico, per esempio, delle insufficienze cardiache congestizie.
  • Malattia tromboembolica polmonare.
  • Tumori.

Patologie del cavo pleurico

La cavità pleurica è definibile come lo spazio virtuale compreso tra la parete del torace e gli organi toracici. È virtuale perché, in realtà, esiste un solo vero spazio in caso di patologia o, in altre parole, nel caso in cui al suo interno si verifichi un accumulo indebito di liquido o di aria.

Questo fenomeno genera un certo grado di disfunzione polmonare, accompagnato da aumento della frequenza respiratoria e da dispnea. Inoltre, l’auscultazione toracica consente di rilevare che i suoni polmonari o cardiaci sono ridotti o spenti.

Per quale ragione? Perché una sostanza estranea sta occupando questo spazio virtuale e allontanando gli organi dalla parete toracica.

I versamenti pleurici vengono classificati in base al tipo di fluido che contengono. Uno dei più comuni è l’emotorace (accumulo di sangue) in seguito a un incidente, oppure lo pneumotorace, che si verifica per esempio quando una costola si rompe e attraversa la parete toracica consentendo così l’ingresso di aria.

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Proteggere la respirazione

Nel momento della verità, la diagnosi esatta della causa di questo problema rappresenta una vera e propria sfida per il veterinario. Le possibilità sono quasi infinite e, in molte occasioni, coesistono allo stesso tempo numerosi fenomeni, soprattutto quando ci si trova di fronte a una malattia infettiva.

Di conseguenza, l’esecuzione di esami complementari, come analisi o radiografie, può rappresentare il miglior alleato a disposizione di un professionista che incontra delle complicazioni nel verificare quali sono le ragioni di una difficoltà respiratoria nei cani.


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