Gatto Bombay, una pantera in casa
Si dice che i felini neri come il gatto Bombay portino sfortuna. Noi de I miei animali, in quanto amanti di ogni tipo di animale, siamo assolutamente in disaccordo.
Sì, i gatti neri sono affascinanti, come qualsiasi felino o animale. Ci è capitato di vederne alcuni che sembrano tigri o piccoli cuccioli di leone. Oggi parleremo invece di una piccola pantera, il gatto Bombay. La sua eleganza, la profondità dei suoi occhi verdi e la sua velocità di movimento lo rendono degno di tale appellativo.
A prima vista, il gatto Bombay può sembrare un micio nero come tanti altri, di quelli che mettono in fuga le persone che credono che portino sfortuna. Da dove nasce questa convinzione?
I gatti neri portano sfortuna?
La convinzione che i gatti neri portino sfortuna rimonta a qualche secolo fa e a due fatti, anche se ovviamente non hanno alcun fondamento.
La peste
Nel XVI secolo, i gatti neri abbondavano nelle strade. Non si sa perché questa specie fosse maggioritaria rispetto ad altre, ma le persone ne approfittarono per accusarli. Quando la peste si estese, molti affermarono che erano i felini neri a causarla.
Di conseguenza, molti gatti vennero sacrificati e rischiarono la completa estinzione.
Stregoneria
Non si sa perché, ma la maggior parte delle streghe nel Medioevo possedeva un gatto nero. Probabilmente perché erano gli esemplari più diffusi.
Potrebbe anche essere perché tradizionalmente si è sempre associato il nero come simbolo di malaugurio e le streghe del passato amavano fare questo tipo di sortilegi. Qualsiasi sia il motivo, questi poveri gatti sono stati sempre relazionati con la stregoneria e quando le streghe vennero perseguitate, anche questi graziosi micetti ne soffrirono le conseguenze.
Cosa c’è di vero in queste credenze?
Come detto in precedenza, esse non si basano su nulla di concreto e tutto sembra indicare che questi poveri animali si trovarono solo nel posto sbagliato al momento sbagliato.
Pertanto, anche se molti ancora credono a queste storie, in realtà i gatti neri non portano sfortuna. In effetti sono in molti coloro che oggi ne hanno uno come animale domestico senza aver alcun problema. Detto ciò, analizziamo le caratteristiche del gatto Bombay. Forse adesso vi convincerete a prenderne uno in casa.
Caratteristiche del gatto Bombay
Il gatto Bombay non proviene dall’India come suggerisce il suo nome. Questo incrocio venne realizzato negli Stati Uniti tra un gatto americano e un Burmese, entrambi di colore nero. Questa razza è recente: venne creata nel 1950 e prese il nome da un leopardo che vive a Bombay, in India.
Aspetto fisico
Il suo fisico non differisce molto da quello di qualsiasi altro gatto, anche se l’aspetto più caratteristico è il colore del suo pelo, sempre nero, e gli occhi verdi, rame o cannella che sembrano voler fuoriuscire dai bulbi.
Quando lo guardiamo, abbiamo la sensazione di vedere una piccola pantera, non solo per il suo aspetto ma anche per i suoi sinuosi ed eleganti movimenti.
Carattere
Il gatto Bombay, o gatto pantera come lo chiamano alcuni, è molto affettuoso e tranquillo. In effetti molti lo definiscono pigro, in quanto se lo si lascia fare, starebbe sdraiato tutto il giorno.
Si adatta eccellentemente agli spazi piccoli, dunque sarà un gatto ideale se vivete in città, ma attenzione: se passate molto tempo fuori di casa sappiate che alcuni di loro non sopportano la solitudine.
Non lo vedrete mai litigare con un altro felino. Se avverte una minaccia andrà semplicemente a nascondersi. Sembra che l’unica cosa che il gatto Bombay ha ereditato dalla pantera sia il suo aspetto bello, elegante e imponente.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.