Un giovane dona abbracci ai cani randagi

Un giovane dona abbracci ai cani randagi
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García.

Ultimo aggiornamento: 28 ottobre, 2022

Emmy Panu è un giovane tailandese che ha ideato la campagna “The first hug”. Questa è incentrata nel trasmettere amore ai cani abbandonati del suo paese, attraverso gli abbracci. Il video promozionale ha avuto molto successo e ha già quasi 2 milioni e mezzo di visualizzazioni su YouTube.

Non fa parte di una fondazione, non ha fondi e neanche un rifugioTuttavia, ciò non impedisce al modesto adolescente di aiutare i cani che si trovano in gravi condizioni.

Il suo contributo non è economico, ma non per questo meno importante, soprattutto per gli animali con i quali entra in contatto. Emmy semplicemente gli dona un abbraccio, che probabilmente è il primo che ricevono in tutta la loro vita.

Non è facile avere a che fare con i cani randagi

Mentre svolge questo compito, il giovane incontra degli ostacoli e dei pericoli considerevoli. Come si vede nel video, alcuni cani a cui tenta di avvicinarsi si mostrano restii, sulla difensiva e provano anche a morderlo.

Questo loro comportamento è abbastanza comprensibile, poiché molti di loro sono  stati maltrattatiNon hanno avuto la possibilità di interagire con gli esseri umani.

Però Emmy ha saputo capire che più che di beni materiali, questi cani hanno bisogno di cure e di qualcuno di cui potersi fidare per le strade più pericolose di Bangkok.

Ciò che le persone ignorano è il fatto che la Thailandia può essere un vero inferno per gli animali abbandonatiPer questo viene chiamato “il paese dei cani randagi”.

Thailandia: il paese peggiore per i cani di strada

Si stima che più di 300.000 cani vaghino per le strade della capitale della Thailandia. Ciò è molto triste, poiché non esistono dei veri registri sulla quantità di animali abbandonati che vivono nel paese.

La moltitudine di questi animali ha favorito la creazione di uno dei commerci più lucrativi e terrificanti della Thailandia: il contrabbando di cani. In un paese in cui c’è un’abbondanza di cani senza padrone, un solo esemplare può generare un misero guadagno equivalente a 2 euro.

Per questo, i contrabbandieri devono sequestrare grandi quantità di questi animali per ottenere dei guadagni adeguati. Secondo alcune stime certe, si arriva ad esportare una media di 2000 cani che finiscono per essere cucinati in dei ristoranti del Vietnam.

E, come se non bastasse, vengono perfino rubati quelli che hanno un padrone ed una casa in cui vivere. Le persone che li adottano, devono fare dei grandi sforzi per prendersene cura.

https://youtu.be/vufK6Xh0D6I

Da ragazzo a eroe dei cani

Emmy Panu cerca di combattere questa realtà. Lo fa con grande coraggio, nonostante buona parte della popolazione canina sia infettata dalla rabbia.

Per farlo, non bisogna risiedere in Thailandia. In qualsiasi luogo ci sono dei cani abbandonati che hanno bisogno di affetto.

Monarchia e disuguaglianza per i cani

E’ noto che la famiglia reale della Thailandia abbia avuto dei reggenti amanti degli animali. Re Bhumibol Adulyadej, costruì nel 2015 un monumento in memoria di Thong Daeng, la sua ultima cagnolina, che ha vissuto fino ai 17 anni di età.

Lui morì il 13 ottobre del 2016. Successivamente salì al trono suo figlio, Maha Vajiralongkorn. Il suo successore ha nominato Maresciallo capo dell’aria il suo Barboncino Foo Foo. 

Nonostante ciò, il governo di questo paese asiatico ha fatto ben poco per proteggere l’ampia popolazione di cani randagi. Ormai fanno parte della cultura di Bangkok. E si tratta di una situazione di disuguaglianza senza precedenti.

Un esempio da seguire

Emmy ha condiviso con gli altri la sua esperienza. Ha dichiarato: “Mi sono basato sul linguaggio del corpo per avvicinarmi agli animali”. Non tutti sono stati amichevoli, però molti altri si sono lasciati stringere in un abbraccio.

Organizzazioni di fama mondiale come Peta o la Animal Humane Society, credono che l’unico metodo efficace per frenare la proliferazione dei cani randagi sia la sterilizzazione.

Fonte dell’immagine: www.vanguardia.com.mx

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.