Habitat e dieta del nyala, un'antilope sudafricana

Il nyala appartiene alla famiglia delle antilopi ed è una delle più riconoscibili per le sue imponenti corna e la sua criniera a strisce.
Habitat e dieta del nyala, un'antilope sudafricana

Ultimo aggiornamento: 16 dicembre, 2020

All’interno della grande famiglia delle antilopi, il nyala è una delle più conosciute e peculiari. Le differenze fisiche tra maschi e femmine di questa specie sono enormi, tanto che a prima vista non pensereste mai che si tratti della stessa specie animale.

Caratteristiche fisiche del nyala

Il nyala rientra nel gruppo delle antilopi di dimensioni medio-grandi: non è grande come il cudù, ma è sicuramente più grande del damalisco di Hunter. Il maschio è imponente ed elegante, con il pelo color ardesia e le corna lunghe e dritte che possono superare gli 80 centimetri di lunghezza, uno strumento che serve per intimidire i predatori.

La femmina, invece, è meno imponente, con il manto di colore bruno e rossiccio, non ha le corna ed è molto più piccola del maschio. Entrambi i sessi presentano delle strisce bianche verticali che attraversano il corpo, una caratteristica che li differenzia dagli altri tipi di antilopi.

Nyala che bevono.

Il manto del maschio nyala è molto caratteristico, poiché copre la parte superiore del dorso e tutta la parte inferiore. Questa particolarità non è presente nella femmina, che ha il pelo più corto e rado. Un’altra prova del marcato dimorfismo sessuale è la differenza di peso: il maschio arriva a pesare fino a 140 chilogrammi, mentre la femmina non va oltre gli 80 chili.

Habitat

L’habitat principale del nyala è la parte meridionale del continente africano, con una netta preferenza per le aree poco boscose o ricche di bassi arbusti dove pascolare. Può essere visto anche negli altipiani, probabilmente perché questa antilope è molto attiva durante il giorno e percorre vasti territori alla ricerca dei pascoli migliori.

Come tutte le antilopi, il nyala di solito non si allontana troppo da una fonte d’acqua, sia essa un fiume o un piccolo stagno in cui idratarsi e rinfrescarsi dal sole intenso. Per riposare predilige le zone ombreggiate e protette, da dove può tenere d’occhio i predatori.

Due nyala che mangiano.

Esemplari di questa specie sfuggente possono essere trovati in natura nel Mozambico meridionale e nello Zimbabwe, ma il gruppo più popoloso oggi si trova nel nord del Sud Africa. Gli sforzi per reintrodurre la specie in altri territori sono più lenti di quanto si pensi, ma per fortuna stanno riuscendo a raggiungere una certa stabilità del numero di esemplari.

Di cosa si nutre il nyala?

Da buon erbivoro, il nyala ha una dieta simile a quella delle altre antilopi, quindi predilige i boccioli, le foglie, i fiori o anche i piccoli rami verdi.

Si nutre di arbusti e di alberi bassi come le acacie, soprattutto durante la stagione delle piogge, che fa fiorire erbe verdi e tenere. Durante questo periodo dell’anno, il nyala lascia le aree boschive per pascolare negli enormi altipiani verdi. Purtroppo, ciò lo rende molto più vulnerabile agli attacchi dei predatori.

Nyala con un cucciolo.

Questa specie si riproduce in primavera e autunno, che sono i periodi con il miglior pascolo, poiché l’enorme quantità di cibo favorisce la gestazione. Duecentoventi giorni dopo la fecondazione, la femmina darà alla luce un unico cucciolo che sarà protetto dalla madre durante i primi mesi di vita.

Stato di conservazione della specie

Il nyala attualmente non è una specie minacciata, anche se in passato il bracconaggio e la perdita dell’habitat l’hanno messo in una situazione a rischio. Le corna dei maschi sono molto apprezzate nel mercato illegale e, sebbene continuino ad essere cacciate, l’attività ora è completamente regolamentata e controllata.

Poiché il suo habitat non coincide con aree di sfruttamento agricolo, finora il futuro di questa specie è garantito. E ci sono diverse riserve naturali in cui è possibile vederle in libertà.


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