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I 12 animali più colpiti dal cambiamento climatico

6 minuti
Il cambiamento climatico è sulla bocca di tutti, eppure non sembra preoccupare quanto dovrebbe. Infatti, i suoi effetti sono già inevitabilmente visibili in qualsiasi parte del mondo e stanno condannando molte specie all'estinzione.
I 12 animali più colpiti dal cambiamento climatico
Sara González Juárez

Scritto e verificato la psicologa Sara González Juárez

Ultimo aggiornamento: 29 novembre, 2022

La biodiversità mondiale è diminuita in modo allarmante negli ultimi 50 anni, poiché più di 25.000 specie – quasi 1/3 di quelle conosciute – sono a rischio di estinzione. Il cambiamento climatico sarà direttamente responsabile dell’8% di queste estinzioni. In questo articolo, scoprirete di più su questo pericoloso fenomeno e su i 12 animali più colpiti dalle sue conseguenze. Se volete aiutare il pianeta, queste informazioni vi aiuteranno a sapere da dove cominciare.

Gli effetti del cambiamento climatico

L’espressione cambiamento climatico è molto ascoltata nella vita quotidiana, ma viene così tanto normalizzata che finisce per perdere il suo significato. Tuttavia, si tratta di un fenomeno che sperimentiamo ogni anno in piccoli – e non così piccoli – dettagli: cicogne che smettono di migrare, incendi o addirittura nevicate mai viste prima.

Al di là dell’aneddoto locale, la prima cosa da sapere sono le conseguenze che il cambiamento climatico porta sull’intero pianeta. I principali modi in cui questo evento colpisce gli animali sono:

  • Diminuzione delle precipitazioni: l’assenza di pioggia non solo priva gli animali delle fonti di idratazione, ma la diminuzione del livello dell’acqua in ambienti come paludi o laghi riduce anche l’estensione dell’habitat delle specie che vi abitano.
  • Fenomeni meteorologici anomali: piogge torrenziali, siccità senza fine o uragani sono alcuni esempi, con le successive conseguenze nelle aree in cui si verificano.
  • Riduzione delle calotte polari nelle zone polari: tralasciando il fatto che l’Artico potrebbe scomparire completamente, le specie che vivono ai Poli hanno adattamenti molto specifici al freddo estremo, il che rende impossibile la loro sopravvivenza con lo scioglimento di questi strati di ghiaccio.
  • Variazioni di temperatura: le conseguenze di questo fenomeno sono vaste e varie. Dalla temperatura di incubazione delle uova interrate fino alla comparsa di nuove malattie, o altre già debellate, i problemi causati da una temperatura anomala possono essere determinanti per la sopravvivenza di una specie.
  • Alterazioni della vegetazione: le piante dipendono essenzialmente dalle condizioni ambientali. Se queste cambiano, la base della catena alimentare può essere ridotta, con tutto ciò che comporta per gli animali.
  • Riscaldamento degli oceani: la temperatura delle acque oceaniche ha un impatto diretto sulle correnti che molti animali seguono nelle loro migrazioni. Ciò risulta particolarmente grave quando le rotte migratorie sono legate alla riproduzione.
  • Riduzione del livello di ossigeno globale: sebbene gli alberi abbiano la reputazione di fornirci l’ossigeno per respirare, la verità è che le microalghe sulla superficie degli oceani assorbono il 30% delle emissioni globali. Quando l’inquinamento acidifica le acque, queste alghe muoiono, comportando gravi conseguenze.

I 12 animali più colpiti dal cambiamento climatico

Ora che conoscete le principali condizioni del pianeta dovute a questo fenomeno, vi starete sicuramente chiedendo quali specie ne stanno soffrendo di più. Per rispondere alla vostra domanda, di seguito vi mostriamo un elenco con i 12 animali più colpiti dal cambiamento climatico.

1. Koala (Phascolarctos cinereus)

I koala, endemici del continente australiano, vivono in un ecosistema molto concreto e ridotto al quale si sono adattati in modo molto specifico. La serie di disastri che l’Australia ha subito negli ultimi anni ha quasi completamente distrutto il loro habitat. Si ritiene che oggi esistano solo tra 100.000 e 200.000 koala. 

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2. Delfino rosa dell’Amazzonia (Inia geoffrensis)

La principale minaccia per questo cetaceo fluviale è la distruzione del bacino amazzonico. L’inquinamento del suo habitat e l’aumento delle temperature nelle acque dei fiumi non solo colpiscono i pesci di cui si nutre questo mammifero acquatico, ma hanno anche un impatto diretto sulla sua salute.

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3. Orso polare (Ursus maritimus)

Questa specie è forse l’esempio più famoso delle conseguenze del cambiamento climatico. Lo scioglimento dell’Artico dovuto al progressivo aumento delle temperature sta lasciando questo mammifero senza habitat e senza sostentamento, anno dopo anno. La popolazione di orsi polari è stimata tra 22.000 e 31.000 nel mondo, ed è in progressiva riduzione.

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4. Foca monaca (Monachus monachus)

Attualmente, ci sono circa 700 esemplari di foca monaca distribuiti in 3 popolazioni in tutto il Mediterraneo. Sebbene la loro principale causa di declino sia stata la caccia e l’invasione del territorio da parte dell’uomo, il cambiamento climatico ha portato alla proliferazione di alghe tossiche per loro, un fenomeno noto come marea rossa.

5. Pinguino imperatore (Aptenodytes forsteri)

Il pinguino imperatore vive una situazione simile a quella dell’orso polare. Il suo habitat naturale sta scomparendo ad un ritmo vertiginoso. Secondo uno studio svolto nel 2019, negli ultimi 3 anni non è nata quasi nessuna prole, a causa della rottura precoce del ghiaccio fisso nei torrenti di ghiaccio, dove questi uccelli andavano a riprodursi.

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6. Renna o Caribù (Rangifer tarandus)

Tra i 12 animali più colpiti dal cambiamento climatico troviamo la renna, definita anche caribù in America del Nord. Il numero di caribù è diminuito di oltre l’85% negli ultimi 25 anni a causa del cambiamento climatico. Quando le estati nel nord del Canada diventano più fredde e umide, le piogge finiscono per formare pozzanghere che poi si congelano, intrappolando il cibo delle renne in uno strato di ghiaccio. 

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7. Balenottera azzurra (Balaenoptera musculus)

L’aumento delle temperature oceaniche influisce seriamente sulla migrazione e sui comportamenti di accoppiamento di questi giganteschi mammiferi marini. Le conseguenze sono difficili da prevedere, di conseguenza è anche difficile sviluppare un piano di conservazione per questa specie.

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8. Puma (Puma concolor)

Il puma è uno dei felini più minacciati del pianeta, forse allo stesso livello della lince pardina. La sua principale minaccia è il degrado in cui versa l’habitat, dovuto in parte all’urbanizzazione, e in parte dalla progressiva desertificazione della Florida, che distrugge i loro mezzi di sussistenza.

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9. Api (Anthophila)

Le api sono sia vittime che parte della soluzione alla fine del mondo. Si stima che senza di loro la vita sulla Terra non durerebbe più di 8 anni. Essendo animali che dipendono completamente dalla vegetazione per il cibo, il riscaldamento globale e la siccità li lasciano senza sostentamento, mentre la desertificazione si diffonde. Sono in una condizione di forte pericolo di estinzione.

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10. Coralli (Antozoi e Idrozoi)

Le barriere coralline sono in pericolo a causa dell’innalzamento della temperatura del mare. Questo calore distrugge le alghe simbiotiche che le ricoprono, sbiancandole e facendole morire per la fame. Solo negli ultimi 3 anni, il 72% delle barriere coralline mondiali protette dall’UNESCO ha subito un grave stress da caldo.

Le barriere coralline sono l’ecosistema più diversificato degli oceani in termini di biodiversità, paragonabile solo alla foresta pluviale amazzonica.

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11. Farfalla monarca (Danaus plexippus)

La perdita di asclepiade – piante del genere Ascepia – a causa dell’innalzamento delle temperature ha drasticamente ridotto la popolazione della farfalla monarca, che dipende da questa pianta per l’alimentazione.

Il cambiamento climatico sconvolge il modello migratorio annuale di questa farfalla: gli inverni più freddi e umidi possono essere letali per lei durante la migrazione nel corso della sua ibernazione in Messico. Allo stesso modo, i modelli anormali ed estremi di siccità o pioggia nei luoghi di riproduzione e alimentazione spesso causano la morte di molti esemplari.

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12. Squalo bianco (Carcharodon carcharias)

Gli squali hanno difficoltà a cacciare e un tasso di mortalità degli embrioni più elevato con l’aumento della temperatura e dell’acidità degli oceani del mondo. Nell’Oceano Pacifico, l’aumento delle temperature li costringe a spostarsi verso nord, il che sconvolge anche gli ecosistemi che si lasciano alle spalle.

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Come potete vedere, il cambiamento climatico può manifestarsi in grandi eventi, ma anche in piccoli cambiamenti che provocano un effetto farfalla. Anche la frase “è l’unico pianeta che abbiamo” viene ripetuta fino a perdere il suo significato, ma è ormai sotto gli occhi di tutti che qualcosa sta cambiando e non in meglio: lavoriamo per risolverlo.

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