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Il cercoletto: comportamento e habitat dell'orsetto del miele

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Noto anche come kinkajou o orsetto del miele, il cercoletto si arrampica sugli alberi in cerca di cibo. In questo articolo vi diremo quali sono le caratteristiche principali di questo curioso mammifero notturno.
Il cercoletto: comportamento e habitat dell'orsetto del miele
Ultimo aggiornamento: 13 febbraio, 2021

Il cercoletto è un piccolo mammifero arrampicatore che ha delle abitudini notturne. In natura, trascorre gran parte del suo tempo sopra gli alberi.

Sebbene il suo comportamento sia simile a quello delle scimmie, il circoletto è strettamente imparentato con i procioni, i nasua (Nausa nausa) e i panda rossi (Ailurus fulgens).

Questo animale raccoglie la frutta e il miele usando la sua lunga lingua mentre si arrampica sugli alberi. Grazie a questo comportamento si è guadagnato il soprannome di “orso del miele”. È conosciuto anche con il nome di kinkajou e il suo nome scientifico è Potos flavus.

Caratteristiche generali

Il cercoletto fa parte della famiglia dei procioni ed è l’unica specie del genere Potus. Questo animale si distingue per la coda lunga e prensile, il muso corto e le orecchie basse e arrotondate.

Quando si arrampica, usa la sua coda prensile come se fosse una “quinta mano”. Tuttavia, non prende il cibo con la coda. Una particolarità è che, mentre si muove, può ruotare la sua colonna vertebrale di 180 gradi dall’anca al collo.

Sebbene il cercoletto sia imparentato con i procioni, il suo aspetto, il suo comportamento e la sua ecologia sono più simili a quelli dei primati. Originariamente, la comunità scientifica lo descriveva come un lemure.

Ha un mantello liscio di colore grigio o marrone dorato. Gli occhi sono grandi e la faccia piccola e rotonda. Questi occhi riflettono la luce conferendole un colore arancione brillante. I cercoletti possono ruotare indietro i piedi per salire e scendere dagli alberi con più facilità.

Le dimensioni di questo animale possono variare in base alle sottospecie a cui appartiene. Tuttavia, in genere, la lunghezza del corpo è inferiore ai 61 centimetri, esclusa la coda che può misurare dai 40 ai 57 centimetri. Il peso degli esemplari adulti varia dai 2 ai 3,2 chilogrammi.

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Il cercoletto vive in media tra i 20 ed i 25 anni. Tuttavia, sono stati registrati dei casi di esemplari che hanno vissuto oltre i 40 anni.

Habitat e abitudini del cercoletto

Il cercoletto predilige vivere nella parte più alta degli alberi delle foreste tropicali. È presente in tutta l’America centrale e meridionale.

Attualmente, le popolazioni selvatiche di questa specie stanno diminuendo. Ciò è dovuto al fatto che si riproducono solo una volta l’anno, alle condizioni del loro habitat naturale e, purtroppo, al commercio illegale di animali esotici.

Come vi abbiamo detto in precedenza, questo mammifero vive sugli alberi e ha delle abitudini notturne. In genere, è attivo dalle 19:00 alle 24:00 e un’ora prima dell’alba. Durante le ore diurne, dorme nelle cavità degli alberi o all’ombra delle foglie per evitare la luce diretta del sole.

È comune per questi animali formare dei gruppi stabili i cui membri, in particolare i maschi, si puliscono a vicenda. Dopo una notte di avventure e di ricerca del cibo, al mattino, il gruppo torna nelle cavità degli alberi per dormire.

I cercoletti usano molto la voce. Hanno un repertorio di vocalizzazioni che include sbuffi, sibili o dei versi simili al latrato di un cane. Emettono anche degli squittii acuti (richiami per il cibo) ed altri versi descritti come “starnuti”.

Raramente abbandonano le cime degli alberi. Si nutrono principalmente di frutta ed insetti e bevono il nettare dei fiori durante i periodi di siccità. I cuccioli, uno o due al massimo, nascono in primavera o in estate.

Domesticazione del cercoletto

I cercoletti non hanno paura degli umani e tendono a legarsi con una o massimo due persone. Sebbene possa essere adottato come animale domestico, la convivenza con questo animale può presentare delle difficoltà.

Ad esempio, non si possono addestrare i cercoletti a fare i loro bisogni in un luogo specifico. Inoltre, sono disordinati e amano tirare il cibo e gli oggetti. Il cercoletto ha delle ghiandole anali che producono un odore di muschio quando l’animale è arrabbiato o spaventato.

Sebbene siano considerati docili (quando presi da giovani), i cercoletti possono rispondere a degli stimoli graffiando o mordendo. In cattività possono vivere venti o più anni.

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A volte, si possono mostrare aggressivi. A questi animali non piacciono i movimenti improvvisi, i rumori ed essere svegliati durante il giorno. Possedere questi animali può essere un rischio sia per gli umani che per gli animali stessi.

Inoltre, riprodurre l’ambiente della foresta pluviale può essere piuttosto difficile. Allevare i cercoletti in un ambiente diverso da quello in cui vivono in natura può aumentare le possibilità che contraggano delle malattie e condizionare la loro qualità di vita.

Cosa mangiano i cercoletti?

Questi animali si nutrono principalmente di frutta, nettare e miele che trovano in natura. Tuttavia, se si presenta l’opportunità, a volte mangiano insetti, uova, rane e alcuni tipi di piante e fiori.

Dato il loro tipo di dieta, sono considerati degli agenti di diffusione di semi e degli impollinatori di alcune specie di piante.

In cattività, potete nutrirli con dei biscotti e una grande varietà di frutta. Tra la frutta, prediligono le banane, la papaya, il mango, i meloni, i kiwi, l’uva, l’ananas, i melograni, le mele ed i fichi.

Per quanto riguarda l’acqua, potete collocare nella gabbia dei contenitori. Tuttavia, tendono a ribaltarli e versare tutta l’acqua per terra. Pertanto, vi consigliamo di utilizzare una bottiglia d’acqua a cui collegare un tubo dal quale possano bere.

In Guatemala, Honduras e a El Salvador le popolazioni locali chiamano comunemente questi animali micoléon, che significa “scimmia leone”. In Perù, li chiamano lirón o “scimmia orso”.

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Conservazione del cercoletto

I predatori naturali del cercoletto sono i rapaci (aquile e falchi), il giaguaro, il puma o altri felini più piccoli. Tuttavia, l’essere umano rimane il suo più grande predatore.

Alcuni gruppi etnici dell’America centrale e meridionale cacciano questi animali per il cibo e per la loro pelle. Inoltre, si catturano molti esemplari giovani per venderli come animali domestici nel mercato illegale.

Questa specie è presente nell’Appendice III del CITES per l’Honduras. In Messico, si considera una specie a rischio, ma si sa molto poco sullo stato di conservazione di questo animale.


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