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Il comportamento di un branco di lupi

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Il comportamento di un branco di lupi
Eugenio Fernández Suárez

Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

I lupi sono animali che hanno sempre incuriosito l’essere umano. Forse per la nostra convivenza con loro nel corso dei secoli, o per la loro stretta relazione con il cane, il migliore amico dell’uomo. Vediamo come si comporta un branco di lupi.

Normalmente, nei branchi di animali i membri si muovono insieme. Tuttavia, tra questi canidi si creano delle relazioni importanti. Un branco di lupi ha una vera gerarchia e collabora molto nel momento in cui deve uccidere una preda.

Non tutti i lupi sono uguali

I lupi hanno esteso il loro dominio per tutto il mondo. Ciò, nonostante il loro sviluppo si sia enormemente ridotto a causa della convivenza con l’uomo, più precisamente, per il conflitto tra i lupi e gli allevatori di bestiame. Grazie all’enorme successo ecologico dei lupi, ne esistono molte sottospecie. Le più numerose sono circa 14.

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Queste sottospecie hanno molteplici differenze e i lupi in età adulta che ne fanno parte possono arrivare a pesare tra i 10 e i 70 kg. La grande varietà di peso tra le diverse sottospecie è il motivo per il quale alcune di queste cacciano degli animali grandi. E’ per questo che hanno bisogno di branchi più numerosi per portare a termine il compito.

Per esempio, negli Stati Uniti, è stato visto un branco formato da 30 lupi. E’ normale che i branchi di questa sottospecie di lupo siano composti da 20 membri. Tuttavia, gli esemplari più piccoli, come il lupo iberico, (Canis lupus signatus) fanno parte di branchi con un massimo di 7 membri. Ovvero, il numero degli appartenenti ad un branco dipende dalla specie, e varia considerevolmente.

Il mito del lupo alfa

La cultura generale tende a spiegare la vita sociale dei lupi attraverso la figura del maschio alfa. Questi raggiunge la vetta della gerarchia dimostrando la sua superiorità fisica rispetto agli altri maschi del branco. Tra gli esperti di questi canidi nel mondo, il concetto del maschio alfa sta cadendo in disuso.

E’ stato David Mech, uno dei maggiori esperti di questa specie, a creare questo termine durante i suoi primi studi negli anni 60′. Ed è lo stesso che oggi lo disconosce. Le ricerche di Mech erano basate su branchi artificiali formati in cattività, e non allo stato selvaggio.

Tra gli esperti di lupi, il concetto di maschio alfa sta cadendo in disuso.

Branco o famiglia?

Secondo Mech, sarebbe molto più appropriato parlare di maschi e di femmine riproduttori. Il leader di un branco di lupi non è colui che sconfigge gli altri, ma è colui che si riproduce. Infatti, non c’è molto rivalità per questo fatto, poiché i membri sono di solito la discendenza della coppia riproduttiva.

Ciò significa che i branchi sono come dei gruppi familiari. I genitori vivono con i figli finché questi non sono pronti a lasciarli. Difatti, i lupi generano dai 3 agli 8 cuccioli per branco. Questo è sufficiente per formare un gruppo con una propria prole.

Esistono, tuttavia, maschi alfa nei branchi in cattività, dove i lupi non sono una famiglia. Allo stato brado, la figura del maschio alfa può presentarsi anche in gruppi grandi, come quelli presenti nel Parco nazionale di Yellowstone. Per formare questi gruppi, sono necessarie varie coppie riproduttive. Può quindi esserci della rivalità tra di loro.

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I lupi formano delle cucciolate composte dai 3 agli 8 cuccioli per branco, un numero sufficiente per poter formare un gruppo con la propria prole.

La cooperazione all’interno di un branco di lupi

Nei grandi branchi, la strategia di gruppo è essenziale. I lupi utilizzano diverse tattiche per poter prendere rapidamente gli ungulati ai quali danno la caccia. Per esempio, in estate, tenderanno a condurre le loro prede verso zone rocciose, verso delle paludi o fiumi.

In inverno, al contrario, la loro semplice presenza può fare in modo che un cervo si innervosisca fino a rimanere intrappolato in mezzo alla neve. Questi branchi numerosi sono noti per andare a caccia di grandi prede, come il temibile bisonte americano. 

All’interno di un branco di lupi, i giovani molte volte agiscono come semplici osservatori, per imparare. Sebbene non ci siano dei ruoli stabiliti, i lupi si servono delle loro differenze fisiche durante la caccia. Vediamo come le femmine, più leggere, fanno scappare le prede. I maschi, più pesanti, danno la caccia alle prede una volta che sono state disorientate. Ancora una volta il ruolo dell’alfa è aneddotico. Infatti, i membri del branco non sembrano agire secondo i suoi ordini. Tutti sanno quello che devono fare in quel momento.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.