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Il gatto persiano: quali sono le sue origini?

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Le origini del gatto persiano hanno le loro radici nell'attuale Iran, nel XVII secolo. Scopriamo di più sulla storia di questa splendida razza.
Il gatto persiano: quali sono le sue origini?
Ultimo aggiornamento: 20 marzo, 2021

Tra i gatti domestici, il gatto persiano è una razza inconfondibile. Il suo mantello abbondante ed il suo muso largo ed appiattito lo caratterizzano in modo inequivocabile. Non si sa esattamente quando è comparsa per la prima volta questa razza di gatti. Quel che è certo è che le origini del gatto persiano sono molto antiche.

Sicuramente, gli incroci con il gatto d’Angora hanno avuto un ruolo importante nelle origini del gatto persiano che conosciamo oggi. I gatti persiani, infatti, condividono con questi felini il caratteristico mantello dai peli lunghi e lisci. Il gatto persiano proviene dall’antica Persia, da cui deriva il nome, ed è stato in seguito introdotto in Europa ed in America. Oggi questi felini sono conosciuti in tutto il mondo.

Caratteristiche del gatto persiano

I gatti persiani hanno generalmente una taglia medio-grande e pesano tra i tre ed i cinque chilogrammi. Tuttavia, possono raggiungere anche delle taglie più grandi. Il loro voluminoso mantello li fa sembrare più grandi di quanto non siano in realtà. Le caratteristiche principali di questi gatti sono la testa brachicefala rotonda e larga, la fronte grande e gli zigomi prominenti.

Gli occhi sono grandi, rotondi, distanziati e di un colore brillante: blu, verde, nocciola o presentano l’eterocromia. Si trovano alla stessa altezza del naso, che è piccolo e piatto. Le orecchie sono piccole, arrotondate e ricoperte di pelo.

Il mantello del gatto persiano è lungo e setoso e può presentare diversi colori e motivi. Può essere bicolore, tricolore, tigrato con dei toni più scuri alle estremità o di un unico colore: bianco, rosso, nero, argento, oro, marrone e molte altre tonalità.

I gatti persiani sono animali docili e calmi. Inoltre, tendono ad essere affettuosi con i membri della famiglia con cui vivono e si relazionano bene con altri animali domestici. A causa del loro mantello folto e lungo hanno bisogno di essere spazzolati quotidianamente e di andare occasionalmente dal parrucchiere per preservare la forma del mantello tutto l’anno.

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Quali sono le origini del gatto persiano?

Sebbene non si sappia con certezza, si ritiene che questa razza risalga agli inizi XVII secolo e che sia originaria dell’antica Persia (l’attuale Iran). In seguito, arrivarono in Europa in paesi come l’Italia e la Francia dove divennero molto popolari.

Gli esemplari che arrivarono in Inghilterra nell’Ottocento vennero fatti incrociare con i gatti d’Angora con l’obiettivo di ottenere un mantello più lungo e setoso. I gatti persiani erano molto ricercati, soprattutto dopo essere diventati popolari nella famiglia reale.

La regina Vittoria possedeva molti animali domestici e tra loro c’era un gatto persiano bianco e nero chiamato White Heather che la accompagnò fino alla sua vecchiaia. Sempre in Inghilterra, vi fu la prima mostra di gatti di questa razza che si tenne al Crystal Palace di Londra. Qui, si presentò al pubblico la razza dei gatti persiani insieme ad altre razze come, ad esempio, il gatto siamese.

Queste mostre avevano lo scopo di incoraggiare diversi programmi di allevamento col fine di perpetuare le razze feline e accentuarne le caratteristiche. Da questi eventi sono nati diversi cat club. Oggi ne esistono più di 150.

Dopo il successo in Europa, la razza arrivò negli Stati Uniti dove si è cercato di marcare le caratteristiche di questi felini selezionando e facendo accoppiare i vari esemplari con il fine di creare dei gatti con un viso più piatto ed un naso più piccolo. A volte, questa selezione genetica aggressiva ha causato negli animali dei seri problemi di salute.

Varianti

Questa razza, per come la conosciamo oggi, è il risultato di un allevamento estremamente selettivo compiuto negli ultimi decenni. Ne esistono molte variati. Le più comuni sono le seguenti:

  • Persiano nero con occhi arancioni.
  • Persiano bianco con occhi blu, arancioni o di altri colori.
  • Gatto persiano blu.
  • Persiano rosso.
  • Persiano color crema.
  • Gatto persiano fumo (o “smoke”): con un colore chiaro alla radice e al centro del pelo e più scuro sulle punte. Questa variazione ha diverse sfumature e gamme ed è molto simile al colore del cincillà.
  • Persiano cincillà.
  • Persiano marmorizzato. Può essere color argento, rosso o marrone.
  • Gatto persiano a squama di tartaruga. Di colore nero, rosso, crema, bianco, bicolore, blu e/o bianco.
  • Persiano colour point.
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Questa razza di felini è una delle più apprezzare che esistano. A provarlo, è che il 75% dei gatti di razza registrati sono persiani. Purtroppo, la selezione genetica che rende questi felini così belli ha messo a dura prova la loro salute. Fino al 50% di questi gatti ha malattie renali associate alla loro genetica.


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