Il misterioso calamaro gigante: caratteristiche e curiosità
Il calamaro gigante è uno degli animali più leggendari e curiosi che esistano ancora oggi sul pianeta. E’ stato oggetto di molti racconti e miti nel corso della storia e, a tal proposito, abbiamo deciso di farvelo conoscere un po’ meglio. In questo articolo scoprirete curiosità e caratteristiche su questo interessante mollusco.
Calamaro gigante, il più misterioso degli animali marini
Il calamaro gigante, scientificamente noto come Architeuthis, è un cefalopode dell’ordine Teuthida. Fu chiamato così per via delle sorprendenti dimensioni, che gli permettono di nuotare e attraversare i sette mari, arrivando a terrorizzare navigatori e pescatori di tutti i continenti. Per molti secoli, infatti, fu considerato alla stregua di un vero e proprio mostro marino.
Ancora si sa poco su questo straordinario animale marino, dal momento che vive a profondità bassissime e si lascia intravedere molto raramente. Non a caso, è possibile analizzare questo mollusco solamente quando viene pescato qualche esemplare o se vengono rinvenuti degli esemplari spiaggiati.
Fisiologia del calamaro gigante
La particolarità principale di questi animali è la loro enorme taglia. Un calamaro gigante di sesso maschile può misurare 10 metri di lunghezza e le femmine possono persino superare tale misura, arrivando fino a 14 metri. A livello di record, in passato sono stati registrati anche individui con una dimensione compresa tra i 18 e i 20 metri. La maggior parte della lunghezza dell’Architeuthis proviene dai suoi otto tentacoli, che si separano dalla base della sua testa.
- Hanno occhi delle dimensione di un pallone da basket, molto sensibili ai cambiamenti di luce. È interessante notare che hanno la stessa struttura dell’occhio umano (pupilla, retina e iride), nonostante questo mollusco abiti in condizioni del tutto diverse. Il suo parente più grande, noto come calamaro colossale, possiede occhi ancora più grandi.
- Ognuno dei suoi tentacoli ha due linee di ventose parallele, che servono per catturare le prede. Accanto a ciascuna ventosa ci sono due file di denti, che aiutano a bloccare le vittime una volta che sono state strette tra i tentacoli.
- L’unico modo per conoscere l’età di un calamaro gigante è analizzare la sua testa. Le ossa del suo orecchio, chiamate statoliti, crescono allo stesso modo dei tronchi di alberi e formano degli anelli concentrici che basterà contare. L’aspettativa di vita varia tra ogni individuo, ma in media va dai 5 ai 15 anni.
Le informazioni che si hanno sul calamaro gigante derivano anche dai resti trovati nello stomaco dei capodogli, che amano nutrirsi di questo enorme mollusco. Proprio il fascino e l’alone di mistero che accompagna questa strana specie, stano spingendo i ricercatori scientifici a lanciare studi più approfonditi sull’animale, sia in cattività che in mare aperto.
Cibo e riproduzione
Il calamaro gigante, nonostante sia uno degli esseri viventi più grandi del pianeta, ha un peso abbastanza ridotto rispetto ad altri animali, come per esempio la balenottera azzurra o il già citato calamaro colossale. La differenza tra i sessi è di circa 150/170 chili in media per i maschi, di circa 250 chili o più per le femmine.
Secondo quanto si è osservato, i calamari giganti si nutrono di pesci e gamberi di taglia media che abbondano nelle profondità dell’oceano, tra i 250 e i 3000 metri. Quando il cibo scarseggia, iniziano a mangiare altri calamari più piccoli, e anche altri esemplari della stessa specie, portando avanti, quindi, una condotta cannibale.
Per quanto riguarda la riproduzione, si sa poco sulle fasi dell’accoppiamento. Alcuni sostengono che ciò avviene attraverso l’unione delle teste, ma gli studi rivelano che i maschi hanno un tentacolo specializzato per la riproduzione che viene usato per fecondare la femmina. Dopo la fase della riproduzione, il maschio si allontanerebbe per morire in mare aperto.
Non si sa quale sia l’aspetto di questi animali alla nascita e, in generale, la scienza prende spunto da quanto visto nei Loligo vulgaris, i cugini calamari più piccoli. Alcuni ricercatori sostengono che le uova vengono depositate sul fondo dell’oceano a grappoli, per poi schiudersi in modo autonomo.
Popolazione e comportamento
Il calamaro gigante non rappresenta una minaccia per gli umani. Anche per le condizioni ambientali particolari in cui vive e lo scarso contatto, fino ad oggi non ci sono stati attacchi (né intenzionali o accidentali) da parte di questi molluschi. Tuttavia, hanno un comportamento assai aggressivo di fronte ad altri calamari e capodogli.
Anche i numeri relativi alla popolazione mondiale di calamari sono ignoti. L’unica informazione certa è che i calamari giganti vivono in tutti i mari del pianeta, principalmente vicino alle fosse sottomarine dove hanno una migliore protezione e possibilità di alimentazione.
Ci sono ONG che lavorano per difendere i diritti dei calamari giganti, ma non ci sono paesi che legiferano a favore della loro tutela, o che condannano la caccia di questi animali. In Giappone, cacciare calamari è molto popolare per il fatto che si considera una specie non in pericolo di estinzione.
Altre curiosità sul calamaro gigante
- Il Kraken, animale mitico della mitologia scandinava, era un calamaro di dimensioni straordinarie che attaccava le navi vichinghe nei mari del Nord. Nella serie di film Pirati dei Caraibi, il kraken viene presentato come un’enorme creatura al servizio del guardiano dei mari Davy Jones.
- Jules Verne menziona in ventimila leghe sotto i mari un calamaro gigante che terrorizza l’equipaggio del Nautilus. Sono anche menzionati nel romanzo Moby Dick di Herman Melville.
- Nel maggio del 2017, alcuni sub scoprirono un uovo di calamaro gigante a oltre 30 metri di profondità. Aveva un diametro di oltre un metro e fu rinvenuto sul fondale di Calafuria, nella provincia di Livorno.
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