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Il quokka: alla scoperta dell'animale più felice

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Il quokka è un piccolo canguro attualmente classificato come "vulnerabile" dall'Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN); è diventato famoso per via del suo sorriso perenne, per cui è stato anche denominato "l'animale più felice al mondo".
Il quokka: alla scoperta dell'animale più felice
Ultimo aggiornamento: 12 ottobre, 2019

Il quokka ha ricevuto il soprannome di “animale più felice al mondo” per via del sorriso perenne riflesso dal suo viso. È proprio questa sua particolare caratteristica che ci induce a voler scoprire meglio questo simpatico animaletto.

Il quokka è un marsupiale

Questo piccolo canguro appartiene alla specie Setonix brachyurus. È un marsupiale diprotodonte che fa parte della famiglia Macropodiae e dell’ordine Diprotodontia.

I diprotodonti sono un ordine di marsupiali originari dell’Oceania. Quest’ordine è formato da una grande varietà di specie. Tra queste, si trovano il canguro, il koala, il cusco maculato comune o gli opossum pigmei (di piccola taglia).

D’altro canto, una caratteristica interessante di questo ordine è che le specie che ne fanno parte possiedono due incisivi. Inoltre, tenendo conto del fatto che questi animali risalgono all’Oligocene, la loro storia evolutiva riflette un grande adattamento ai successivi cambiamenti. Ciò ha dato luogo a una diversità biologica non indifferente.

Storia del quokka

La prima testimonianza che si ha del quokka risale al 1658. Venne descritto come «un animale simile a una civetta africana ma con una tonalità marrone». Alcuni decenni più tardi, è stato avvistato di nuovo e descritto come «una specie di topo grande come un gatto».

Sebbene abitualmente sia conosciuto con il nome di quokka, gli aborigeni gli diedero diversi nomi. Tra i nomi dati, possiamo ricordare Quak -a o kwoka.

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A livello tassonomico, viene incluso nel genere Setonix, che proviene dal latino “seta”, che possiamo tradurre come “setola”, e dal greco “onix”, che significa “unghia”. Per quanto riguarda Brachyurus, invece, deriva dal greco ed è l’unione di “brachys”, ovvero corto, e “oura”, ovvero coda.

Si pensa che il quokka si sia separato presto nel tempo dal resto dei marsupiali del genere Macropus, inoltre non condivide nessuna caratteristica con questi animali.

Caratteristiche generali

Il quokka è un animale di piccole dimensioni, simili a quelle di un gatto domestico. Ha il pelo spesso e corto, di colore marrone grigio, con zone più chiare. Il muso è privo di pelo e le orecchie sono piccole. La stretta coda, invece, può misurare tra gli 8 e i 31 centimetri di lunghezza.

Per quanto riguarda la sua massa corporea, il peso stimato va dai 2,7 chili ai 4,2 chili. Per quanto riguarda la lunghezza del suo corpo, testa inclusa, è compresa tra i 400 e i 540 millimetri. D’altra parte, le zampe posteriori in genere misurano intorno ai 120 millimetri.

Si osserva un lieve dimorfismo sessuale negli esemplari di questa specie. I maschi sono più grandi e pesano di più rispetto alle femmine, variano infatti di circa 12 millimetri in lunghezza e di circa un chilogrammo di peso.

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Le abitudini alimentari di questi animali sono principalmente erbivore. Tra i loro alimenti prediletti si trovano le foglie e i gambi. Tuttavia, la dieta varia a seconda della regione in cui vivono e dal periodo dell’anno.

Allo stesso modo, bisogna dire che il quokka è un animale notturno che vive nell’est dell’Australia. Per l’esattezza, è una specie endemica del sud ovest dell’Australia, incluse le isole Rottnest e Bald. Fino a questo momento, non si hanno notizie dell’esistenza di sottospecie.

Per quanto riguarda la sua aspettativa di vita, si stima che in libertà possa vivere più di 10 anni, mentre in cattività raggiunge i 14 anni.

Stato di conservazione del quokka

Nel 1996 questo animale è stato incluso nella lista di “fauna rara o prossima a estinguersi“. La sua inclusione in questa categoria è stata provocata da diversi rischi che minacciano la sua incolumità. Tra vari fattori, ricordiamo la riduzione dell’area geografica occupata, con la conseguente diminuzione del numero di esemplari, e rischi importanti come la presenza di predatori.

La perdita di habitat e di diversità degli alimenti sono fattori chiave in tal senso. Sono state registrate estinzioni localizzate nelle foreste per via di una minore eterogeneità di alimenti che costituiscono la dieta di questi animali.

Nel 2013 è stato avviato un programma di recupero della specie, che tiene conto di diversi aspetti. Questi vanno dalla caccia da parte di animali come volpi o gatti selvatici agli effetti provocati dal cambiamento climatico, perdita dell’habitat o diverse malattie.

Attualmente si registra un calo nella popolazione dei quokka e si stima un totale tra i 7500 e i 15000 esemplari maturi. Per questo motivo, la IUCN lo ha inserito nella categoria “vulnerabile”.

Nonostante i numerosi ostacoli, il quokka è un animale con un sorriso perenne. Così come lui regala sorrisi, a sua volta li riceve.  


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