Il rischio della dermatite solare negli animali domestici
Scritto e verificato la biochimica Luz Eduviges Thomas-Romero
Prendere il sole è divertente, ma prenderne troppo può essere pericoloso. La reazione cutanea all’eccessiva esposizione ai raggi solari si chiama dermatite solare. Negli animali domestici, l’intensità delle lesioni cutanee causate dipenderà dal tempo di esposizione, dalle condizioni meteorologiche, dalla latitudine e dal grado di pigmentazione della pelle dell’animale.
Come le persone, gli animali domestici amano stare al sole. Tuttavia, i padroni devono essere a conoscenza dei danni causati dalle scottature solari e sapere come prevenirli. In questo articolo parliamo del rischio della dermatite solare negli animali domestici.
Perché il sole fa male?
Prima di parlare dei danni, è opportuno precisare che esporsi al sole al momento opportuno ha effetti benefici per gli animali domestici. D’altra parte, è importante sapere che, oltre alla luce visibile, lo spettro solare contiene raggi infrarossi (IR) e ultravioletti (UV).
Le scottature sulla pelle derivano dall’esposizione ai raggi UV, che danneggiano i cheratinociti.
Un fatto fondamentale da tenere a mente è che gli effetti nocivi delle radiazioni UV sono cumulativi. Per questo motivo i danni solari prolungati e ripetuti portano ad effetti progressivamente più gravi.
D’altra parte, la presenza di melanina, il pigmento che rende la pelle scura, assorbe fino al 45% dei raggi UV, quindi in un certo modo aiuta a prevenire i danni del sole. Ma la melanina non basta.
La dermatite solare provoca un danno cellulare significativo
È stato dimostrato che i raggi UV provocano danni ossidativi alle membrane cellulari, mutazioni del DNA e alterazioni nella sintesi proteica strutturale. Di conseguenza, si scatena una reazione infiammatoria e un’attivazione anormale delle cellule della pelle.
All’inizio, la pelle diventa ruvida e rossa, ma poi il tessuto danneggiato si riempie di macchie. Se il danno si verifica ripetutamente, possono svilupparsi delle lesioni che progrediscono fino a provocare un cancro della pelle. A poco a poco, possono portare alla comparsa di un carcinoma a cellule squamose invasivo che si diffonde fino ai linfonodi.
Come riconoscere la dermatite solare
Sfortunatamente, la dermatite solare a volte somiglia ad altre patologie della pelle, come allergie o piodermite. Per questo motivo, è comune non riconoscere le lesioni fino a quando non si sono sviluppati danni irreversibili o cancro della pelle.
Sebbene cani e gatti tendano a leccare qualsiasi area ferita, il prurito o il fastidio associati alla dermatite solare generalmente è minimo, a differenza della dermatite allergica. È possibile anche che la pelle soffra contemporaneamente di una dermatite solare e di un’allergia.
Nella dermatite solare, il pelo diventa irregolare e la pelle sottostante appare rossa e irritata. Se l’animale presenta macchie di pelo bianco e scuro, nelle zone scure il pelo è normale senza la perdita di pelo irregolare e la pelle sottostante non appare infiammata. Facendo scorrere le dita sulla pelle, il padrone può sentire la differenza di consistenza, poiché il pelo colorato protegge meglio dal sole.
Le lesioni compaiono su alcune zone specifiche
Il danno solare si verifica generalmente nelle aree non pigmentate di peli fini come il fianco, la pancia, l’inguine e le aree ascellari, le orecchie e il naso. Tuttavia, potrebbe apparire anche su altre aree. Negli animali domestici che preferiscono sdraiarsi su un lato del corpo, le lesioni possono essere peggiori sul lato più esposto.
Come progredisce la dermatite solare
La dermatite solare sul derma dell’animale progredisce come segue:
- I primi segnali di dermatite solare sono le lesioni rosse infiammate, che possono essere percepite al tatto.
- Se la pelle subisce ripetute scottature solari, si verifica la follicolite, cioè lesioni dei follicoli piliferi da cui crescono i peli, da cui il nome. Le lesioni possono essere minori se sono superficiali o più gravi se sono profonde.
- Con l’esposizione cronica al sole, le aree danneggiate si ispessiscono e appaiono delle chiazze con comedoni, erosioni, ulcere, croste e vie di drenaggio. Anche l’infezione batterica secondaria o piodermite sono comuni.
- Ciò può verificarsi nei tumori della pelle indotti dal sole, come il carcinoma a cellule squamose, l’emangioma cutaneo e l’emangiosarcoma.
Quali sono gli animali più a rischio?
La dermatite solare è un disturbo comune negli animali domestici che vivono o trascorrono l’estate in climi caldi e soleggiati. Può colpire anche gli animali che vivono ad alta quota o trascorrono molto tempo all’aperto, anche in zone temperate.
In generale, sono più a rischio i cani e i gatti che soffrono di malattie o difetti genetici che causano alopecia o assottigliamento della pelliccia. Questo è il caso di quelli che soffrono di infestazione da pulci o infezioni fungine.
Sono vulnerabili anche gli animali con malattie croniche della pelle, come la dermatite atopica. Inoltre, la chirurgia che lascia esposte determinate aree della pelle a causa dell’intervento chirurgico provoca scottature, soprattutto se non protette.
I cani affetti da malattie autoimmuni dovrebbero essere sottoposti a un attento monitoraggio per quanto riguarda l’esposizione al sole, pena il peggioramento delle condizioni esistenti. Le razze di cani più sensibili alle scottature solari includono: Dogo Argentino, Bulldog bianco, Boxer bianco, Dalmata, Beagle e Greyhound.
Diagnosi di dermatite solare
In generale, la diagnosi di dermatite viene stabilita dai segnali clinici del paziente ed escludendo altre cause di dermatite, come infezioni fungine o batteriche. Un motivo di sospetto è quando le lesioni cutanee non migliorano con la terapia empirica.
La biopsia cutanea e l’esame istologico sono i principali strumenti per diagnosticare la dermatite solare non cicatrizzante e la neoplasia indotta dal sole. Può svilupparsi un’infezione batterica secondaria, quindi è possibile che il veterinario scelga degli antibiotici da somministrare per due o tre settimane prima di eseguire la biopsia.In questi casi, è fondamentale fornire una storia completa dell’animale, compreso il grado di esposizione al sole, la distribuzione delle lesioni, la descrizione clinica delle lesioni, la risposta o la mancanza di risposta alle terapie precedenti.
È importante indicare anche gli attuali trattamenti farmacologici (inclusi i glucocorticoidi) che potrebbero influenzare i risultati istologici. Si consiglia di richiedere una descrizione istologica completa e di chiedere l’interpretazione di un dermatologo veterinario.
Trattamento
Senza dubbio, il miglior trattamento per la dermatite solare negli animali domestici è la prevenzione. È necessario che i padroni comprendano la necessità di evitare l’esposizione al sole fin dalla tenera età. Infatti, nessun farmaco orale o topico può sostituire la prevenzione alla dannosa esposizione al sole.
Raccomandazioni per evitare la dermatite solare negli animali domestici
La raccomandazione principale è limitare l’esposizione al sole tenendo gli animali domestici in casa tra le nove del mattino e le tre del pomeriggio. Se una certa esposizione al sole è inevitabile, si consiglia l’applicazione topica di una crema solare resistente all’acqua con un elevato fattore di protezione solare.
È importante non utilizzare le stesse creme solari usate per l’uomo, in quanto contengono ossido di zinco e acido para-amminobenzoico (PABA), che possono essere tossici se l’animale si lecca. Una crema solare per cani può essere acquistata nei molti punti vendita specializzati.
Per quanto riguarda i gatti, vanno evitate le creme solari che contengono ottisalato o acetilsalicilato, una sostanza simile all’aspirina che può essere tossica se ingerita. Purtroppo, ad oggi non esistono delle protezioni solari specificamente formulate e sicure per i gatti.
Abiti da sole per cani e persino una maglietta sono meglio di niente. Potreste praticare dei fori per le zampe in modo che la pancia e la schiena siano ben coperte. Sfortunatamente, però, questo lascerà le zampe vulnerabili.
Come possiamo vedere, la dermatite solare è una malattia difficile da diagnosticare e da curare una volta che si manifesta. Pertanto, la prevenzione sarà sempre il miglior alleato per evitare questo tipo di problemi della pelle negli animali domestici.
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