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Infezioni oculari nei cani adulti: come curarle

3 minuti
Il trattamento delle infezioni agli occhi varia a seconda dell'agente che le causa. Pertanto, deve essere il veterinario a determinare la cura da seguire.
Infezioni oculari nei cani adulti: come curarle
Ultimo aggiornamento: 22 giugno, 2020

Gli occhi sono un organo essenziale ma molto sensibile che può soffrire diverse patologie. Tra queste, ci sono le infezioni. I trattamenti variano a seconda del tipo di infezioni oculari nei cani adulti.

Cos’è un’infezione oculare?

Un’infezione agli occhi è causata dalla presenza di agenti patogeni, che si moltiplicano nell’area infetta. Gli agenti patogeni più frequenti sono: batteri, virus o funghi. Può verificarsi in diverse parti dell’occhio e interessare solo un occhio o entrambi.

Tra le infezioni oculari più comuni vi sono la congiuntivite o secchezza oculare o cheratocongiuntivite, che è causata da una mancanza di idratazione della cornea. D’altra parte, i cani possono avere altri problemi agli occhi come la cataratta o il glaucoma.

Fattori che influenzano le infezioni oculari nei cani adulti

Le infezioni oculari nei cani adulti sono influenzate da diversi fattori come l’età del cane o altri. Sia i cuccioli che i cani adulti o anziani possono soffrire di infezioni agli occhi.

Gli occhi sono un organo essenziale, ma molto delicato. La pulizia degli occhi è un fattore piuttosto rilevante che influisce sulla guarigione. Pertanto, dobbiamo seguire una serie di raccomandazioni per evitare il più possibile le infezioni:

  • Pulire spesso gli occhi del cane. Sono disponibili diversi prodotti specializzati nella cura degli occhi degli animali domestici. Tuttavia, di solito si usa il siero fisiologico, che consente la rimozione di eventuale sporco dagli occhi.
  • Rimuovere il pelo dagli occhi. Si consiglia di tagliare o rimuovere tutti i peli che ostacolano la vista o che potrebbero causare problemi in futuro.
  • Attenzione alle ciglia. A volte le ciglia sono eccessivamente lunghe, quindi si consiglia di tagliarle se si nota che l’animale non si trova a proprio agio.
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Un altro fattore che deve essere preso in considerazione è il luogo in cui si verifica l’infezione. Le infezioni possono essere localizzate in diverse regioni dell’occhio:
  • Palpebre. In questa area possono verificarsi diverse infezioni, come la blefarite o la distiquiasi.
  • La membrana connettiva. Qui possono comparire la congiuntivite o la cheratocongiuntivite.
  • La cornea.

Trattamento per le infezioni oculari nei cani adulti

Come già accennato, i principali responsabili delle infezioni oculari nei cani sono agenti patogeni, come batteri, virus, funghi o parassiti. A seconda della causa e del tipo di infezione, il trattamento varia. Di seguito, verranno discusse due patologie specifiche con i rispettivi sintomi e trattamenti.

Congiuntivite

La congiuntivite è una patologia caratterizzata dall’infiammazione della membrana congiuntiva dell’occhio. Questa membrana trasparente copre le palpebre da un lato e la sclerotica dell’occhio dall’altro.

I sintomi più evidenti sono l’infiammazione, che provoca arrossamento e secrezione. La causa della congiuntivite canina può essere un agente patogeno, un corpo estraneo o irritante. A seconda del tipo di secrezione, la diagnosi cambierà.

Prima di tutto, il trattamento dipenderà dal tipo di causa. Tuttavia, includerà una pulizia dell’occhio con siero fisiologico e la rimozione del corpo o sostanza estranea.

Ehrquiliosi canina

Questa patologia infettiva normalmente è causata da un membro della famiglia batterica Ricketsias, in particolare dall’Ehrlichia canis. Questa malattia è grave ed è stata localizzata in diversi continenti del mondo, come Africa, America, Asia ed Europa.

Questo batterio colpisce non solo i cani, ma anche l’uomo, i gatti ed altri animali di grossa taglia. I sintomi lievi caratteristici dell’erquiliosi canina sono perdita di appetito, respiro pesante, febbre o ghiandole gonfie.

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Se la malattia non viene diagnosticata in tempo, il peggioramento dei sintomi va dall’alterazione dei sensi alla perdita di coordinazione e, persino, di coscienza. Inoltre, per essere in grado di curarlo completamente è necessario ottenere una diagnosi precoce.

Il trattamento richiede la somministrazione di antibiotici per un certo periodo di tempo, di solito circa quattro settimane. A volte possono essere necessarie trasfusioni di sangue se il cane ha l’anemia.

Nonostante l’esistenza di un trattamento, se vengono colpite le meningi, la malattia può essere letale. Pertanto, il miglior trattamento in questo caso è la prevenzione.

Sebbene siano state menzionate le diverse infezioni e trattamenti, se si osservano sintomi o comportamenti allarmanti, è consigliabile rivolgersi a un professionista. Il veterinario sarà sempre il miglior consulente in questi casi.


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Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.