La cimice rosso nera: habitat, caratteristiche e riproduzione
Avrete sentito chiamare la cimice rosso nera in molti modi, tra cui carabiniere o firebug. Tuttavia, è possibile che non ne sappiate molto, visto che in genere vedere un insetto muoversi tra le piante non suscita molta curiosità.
In questo articolo potrete porre rimedio a questa mancanza. Vale la pena conoscere le peculiarità di questo insetto, così come il suo ruolo nell’ecosistema, quindi non perdetevi le prossime righe, perché ogni animale nasconde dei segreti affascinanti.
Tassonomia e caratteristiche fisiche
Questo insetto, che risponde al nome scientifico di Pyrrhocoris apterus, è un emittero e appartiene alla famiglia dei pirrocoridi. La sua colorazione, rossa con un motivo composto da forme geometriche nere, lo rende facilmente riconoscibile. Inoltre, è il pirrocoride più grande della sua famiglia tassonomica, in quanto raggiunge più di un centimetro di lunghezza.
Man mano che la ninfa (completamente rossa) attraversa le diverse fasi, il motivo nero si completa.
La cimice rosso nera è un insetto volante. Tuttavia, a seconda della popolazione, esistono esemplari con ali completamente sviluppate, poco sviluppate o addirittura inesistenti.
Habitat della cimice rosso nera
Questo insetto ha una distribuzione paleartica molto estesa, che va dall’Europa meridionale alla Cina e all’India, e arriva persino agli Stati Uniti. Ha raggiunto anche le isole britanniche, dove si sta diffondendo facilmente. Si adatta sia ai climi freddi che a quelli temperati, anche se predilige questi ultimi.
Da notare che si tratta di un insetto antropofilo, che si insedia vicino all’uomo e si comporta addirittura come un commensale. Per questo motivo è comune vederlo in frutteti e giardini, dove può nutrirsi senza dover affrontare un eccessivo numero di predatori.
Alimentazione
La cimice rosso nera è un insetto folivoro che si nutre principalmente di malvarose. La sua specie prediletta è la malva arborea (Lavatera arborea), ma si nutre anche di altri esemplari di questa famiglia e, nel caso in cui scarseggino, passa ad altre specie. Può nutrirsi di altea comune, ibisco e persino germogli come quelli del cavolo.
In caso di scarsità di cibo, può nutrirsi di altri insetti o cannibalizzare i suoi compagni, ma si tratta di una situazione rara.
Non consuma la foglia stessa (come farebbero ad esempio un bruco o una lumaca), ma succhia invece la linfa grazie allo stiletto che presenta nella bocca. Con questo, perfora la foglia e accede al liquido vitale della pianta. Consuma anche semi di malva.
Comportamento della cimice rosso nera
Si sa poco del comportamento del carabiniere, se non che ha abitudini diurne ed è per lo più gregario. È raro infatti trovarne solo uno, in quanto forma gruppi numerosi che consumano pianta dopo pianta, utilizzandola come rifugio per la notte.
All’interno di un singolo gruppo è possibile trovare individui in tutte le fasi vitali: uovo, ninfa e imago. Si possono trovare facilmente più di cento individui, soprattutto nelle zone di compost quando vogliono costruire un nido.
Riproduzione
Il ciclo di vita della cimice rosso nera copre un periodo di circa 2 o 3 mesi. Inizia in primavera, quindi raggiunge l’età adulta in estate. Le uova, che passano dal colore bianco al giallo, si schiudono circa una settimana dopo la deposizione.
L’età della femmina e la temperatura ambientale influiscono sulla dimensione dell’uovo, rendendolo più piccolo se le condizioni sono sfavorevoli.
Una volta nate, le ninfe seguono un processo di metamorfosi emimetabola, cioè attraversano diversi stadi ninfali senza avere effettivamente un periodo di inattività sotto forma di pupa, come le farfalle. Nel caso di questi insetti, la ninfa attraversa 5 stadi che durano più di 3 settimane.
Da adulti si dedicano al cibo e all’accoppiamento nel momento in cui arriva la primavera successiva. A questo punto avranno già sviluppato la caratteristica pigmentazione nera sul dorso.
Valore ecologico e stato di conservazione della cimice rosso nera
Per quanto molte persone vedano la cimice rosso nera come un parassita, raramente si nutre di coltivazioni di cavoli e altri germogli se nel loro ambiente sono presenti malvarose. Inoltre, è un controllore delle popolazioni di altri insetti più piccoli, poiché consumano sia adulti che uova.
Fortunatamente, questo insetto non scarseggia nella sua vasta area di distribuzione. In alcune aree specifiche, come la penisola iberica, si è rilevata la sua mancanza in determinati periodi, nonché il suo trasferimento in habitat insoliti a causa della scarsità di cibo. Tuttavia, è in grado di riprodursi ad alta velocità nelle giuste condizioni, pertanto ci troviamo davanti a uno dei casi più favorevoli in termini di conservazione. Resta solo da sperare che questo non cambi e che continuiamo a vedere i loro puntini rossi e neri nei nostri giardini.
Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- Llamativa presencia de zapateros (Pyrrhocoris apterus) sobre los olivos. (s. f.). Junta de Andalucía. Recuperado 16 de marzo de 2023, de https://www.juntadeandalucia.es/agriculturapescaydesarrollorural/raif/25/-/asset_publisher/4rpcT3lrh8uL/content/llamativa-presencia-de-zapateros-pyrrhocoris-apterus-sobre-los-olivos-?inheritRedirect=false
- Mata, L., Grosso-Silva, J. M., & Goula, M. (2013). Pyrrhocoridae from the Iberian Peninsula (Hemiptera: Heteroptera). Heteropterus Revista de Entomología, 13(2), 175-189.
- Honek, A., Martinkova, Z., & Pekár, S. (2020). How climate change affects the occurrence of a second generation in the univoltine Pyrrhocoris apterus (Heteroptera: Pyrrhocoridae). Ecological Entomology, 45(5), 1172-1179.