La mantide religiosa è velenosa?
Scritto e verificato il biologo Samuel Sanchez
La mantide religiosa è un animale dall’aspetto “alieno” che suscita in egual misura leggenda e fascino. I suoi occhi grandi, la sua testa mobile e le sue zampe anteriori a forma di uncino difficilmente lasciano indifferenti. La presenza di così tanti adattamenti per poter cacciare in un singolo organismo possono metterci in dubbio: la mantide religiosa è velenosa oppure no?
In questo articolo analizzeremo le tecniche di difesa di questo curioso insetto, ma vi anticipiamo che è molto meno pericoloso di quanto il suo aspetto possa suggerire. Volete scoprire la mantide religiosa e gli animali a cui è imparentata? Continuate a leggere!
Come sono fatte le mantidi religiose?
Prima di rispondere alla domanda dell’articolo, ci sembra interessante farvi conoscere come sono fatte le mantidi e alcune delle loro caratteristiche generali. Questi curiosi invertebrati sono insetti (classe Insecta) che appartengono all’ordine Mantodea, che comprende circa 2.400 specie suddivise in 460 generi diversi, secondo i rapporti del Catalogue of Life.
Esistono mantidi di tutti i colori e dimensioni, ma tutte accomunate da una serie di caratteristiche tipiche di altri insetti: testa dotata di mandibola, occhi composti, 3 occhi semplici e antenne; un torace con 3 paia di zampe e 2 paia di ali; e un addome relativamente spesso, che ospita gli organi digestivi e riproduttivi.
Le mantidi religiose colpiscono molto perché sono dotate di un primo paio di arti “ripiegati” a forma di uncino, che le fanno sembrare in posa “da preghiera” (da qui il loro nome comune). In ogni caso, si caratterizzano anche per il loro processo riproduttivo da incubo, la stereopsi, la capacità di ruotare la testa di 180°, e molte altre cose.
Alcune specie di mantide
Esistono migliaia di specie di mantide, tra le quali spiccano le seguenti:
- Mantide orchidea (Hymenopus coronatus): è originaria della Malesia, dell’Indonesia, della Thailandia, della Birmania e di Sumatra. Si caratterizza per la sua colorazione bianca e rosa e per la sua morfologia atipica, con la quale cerca di mimetizzarsi sui petali di diverse specie vegetali. Le femmine sono molto più grandi dei maschi.
- Mantide fiore del diavolo (Idolomantis diabolica): gli esemplari adulti attirano l’attenzione per le loro grandi dimensioni, che vanno dai 13 centimetri per le femmine ai 10 centimetri per i maschi. È una specie originaria del Kenya, del Malawi, dell’Etiopia, della Somalia e di altre regioni dell’Africa.
- Mantide religiosa (Mantis religiosa): forse la specie mantodea più conosciuta al mondo. È distribuita in tutto il vecchio mondo (Eurasia) e presenta una colorazione verdastra o paglierina abbastanza semplice.
Potremmo continuare a citare le specie di mantide fino a scrivervi un intero libro, visto che ce ne sono più di 2.000 e sono tutte estremamente affascinanti. In ogni caso, troviamo utile focalizzare la nostra attenzione sulla specie Mantis religiosa, poiché è quella che sicuramente ha sollevato la questione posta nell’articolo. Cominciamo!
La mantide religiosa è velenosa?
La risposta alla domanda è semplice e diretta: assolutamente no. Nessuna specie di mantide è in grado di secernere potenti tossine da ghiandole specifiche e, inoltre, tutte mancano di organi modificati (come pungiglioni, zanne o cheliceri) per iniettarle. In altre parole, non sono né tossiche (non sintetizzano composti tossici) né velenose (non sono in grado di iniettarli).
Molto probabilmente, la convinzione che la mantide religiosa sia velenosa è dovuta al suo aspetto e al suo comportamento. È un animale dalla morfologia aliena e ha un’ottima capacità predatoria. Come riesce a cacciare senza inoculare le sue prede con sostanze tossiche? Lo scopriremo di seguito.
La caccia della mantide religiosa
Le mantidi sono carnivori generalisti, cioè si nutrono di qualsiasi animale più piccolo che passa loro davanti. Le specie che abitano le parti superiori delle piante tendono a preferire prede volanti (mosche e falene), mentre quelle più grandi e pesanti sono in grado di catturare sporadicamente gechi e piccoli roditori.
Uno studio pubblicato su The Wilson Journal of Ornithology nel 2017 riporta 147 episodi di cattura di piccoli uccelli (come i colibrì) da parte di mantidi religiose, allungando così l’elenco delle prede di questi voraci predatori.
Gli arti giocano un ruolo essenziale in questo processo. La mantide religiosa è dotata di un primo paio di zampe di natura raptoriale, in cui la coxa e il trocantere sono fusi per creare una base solida. Il femore è il segmento più forte e visibile e contiene una serie di “punte” interne che aiutano a trattenere la preda. Infine, la tibia rappresenta la punta dell’artiglio e presenta una fitta dentatura.
Grazie alla conformazione dei loro arti, le mantidi hanno bisogno di fare affidamento esclusivamente sulla loro velocità, vista e capacità di mimetizzarsi per tendere imboscate e cacciare le prede. Una volta che le trattengono tra le zampe raptoriali, è molto difficile per loro scappare.
Le mantidi non hanno bisogno di fare ricorso al veleno. Le loro zampe sono abbastanza potenti da tenere saldamente la preda mentre viene mangiata viva.
Cosa fare se una mantide mi morde?
La mantide religiosa (e tutte le mantidi) non secernono veleno, ma sono dotate di mascelle in grado di lacerare la carne e le carcasse degli insetti. Uno di questi esemplari non vi attaccherà mai con le proprie zampe, ma è possibile che, se lo maneggiate in modo improprio, vi possa mordere.
Nonostante questi insetti non siano velenosi, è necessario tenere conto di alcuni protocolli per disinfettare la ferita in caso di morso. Li mostriamo nel seguente elenco:
- Bagnatevi le mani con acqua tiepida.
- Applicate il sapone sulle mani (liquido o solido) e strofinatelo sulla ferita.
- Lavate l’area interessata per almeno 20 secondi. Assicuratevi di disinfettare l’intera zona del morso e le strutture circostanti.
- Risciacquate bene tutto il sapone e asciugate l’area interessata.
- Se state sanguinando, premete sulla zona una garza o un batuffolo di cotone per facilitare la coagulazione e copritela con un cerotto.
Il morso della maggior parte delle mantidi è paragonabile a un graffio, ma le specie più grandi (alcune del genere Hierodula) sono in grado di squarciare la pelle umana e provocare un sanguinamento minore. Come potete immaginare, è sempre meglio ammirarle da lontano per evitare qualunque tipo di problema.
Dopo aver letto questo articolo sappiamo che la mantide religiosa non è velenosa, e nemmeno le altre specie appartenenti all’ordine Mantodea. In ogni caso, a questi insetti non mancano le risorse per cacciare, e i loro potenti arti sono più che sufficienti per consentire loro di riuscire a mantenere immobile la preda mentre viene mangiata viva.
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