La termoregolazione negli animali, un processo affascinante
Scritto e verificato il veterinario Juan Pedro Vazquez Espeso
Gli animali, soprattutto quelli selvatici, non hanno la possibilità di indossare delle sciarpe di lana per ripararsi dal freddo invernale, né hanno un ventilatore per rinfrescarsi dal caldo estivo. Ma non c’è motivo di preoccuparsi, perché possiedono dei meccanismi di adattamento che li aiutano a mantenere la temperatura corporea adatta alle circostanze. Stiamo parlando della termoregolazione.
Anche gli esseri umani possiedono questi strumenti, ma in modo più rudimentale. In questo articolo vi diciamo tutto sulla termoregolazione negli animali.
In cosa consiste?
La termoregolazione, come suggerisce il nome, consiste nel regolare la temperatura corporea. Questo concetto si riferisce a taluni meccanismi fisiologici interni degli esseri viventi che consentono loro di regolare la temperatura del corpo.
Poiché la temperatura è uno dei fattori determinanti che condizionano l’ambiente, la termoregolazione è stata fondamentale durante il processo di evoluzione delle specie. Un animale che non è in grado di regolare la propria temperatura corporea non potrebbe, ad esempio, andare a caccia in un clima molto caldo, né potrebbe sopravvivere ad una nevicata abbondante.
Classificazione degli animali in base alla termoregolazione
A scuola avrete sicuramente studiato biologia, per cui il concetto di animali “a sangue freddo” e “a sangue caldo” vi sarà certamente familiare.
Tuttavia, nel corso degli anni questa divisione è diventata obsoleta, perché non racchiude tutti i possibili scenari che si presentano in natura. Pertanto, oggi la classificazione corretta proposta dai biologi sarebbe la seguente:
- Animali ectotermici: esemplari la cui temperatura dipende da quella dell’ambiente esterno. Cioè, se il sole si riscalda, l’animale si riscalda. Se non c’è il sole, il suo corpo rimane freddo. Un esempio di animale ectotermico sono le lucertole.
- Animali endotermici: al contrario, quelli la cui temperatura proviene dall’interno dell’animale. Ciò significa che non importa se fa freddo, la temperatura corporea dell’essere vivente rimarrà più o meno calda. Ad esempio, i cani.
La termoregolazione negli animali ectotermici
Poiché la fonte di calore proviene dall’esterno, la temperatura corporea degli animali ectotermici dipende da quella dell’ambiente circostante. Ad ogni modo, questi esseri viventi sono in grado di generare una certa quantità di calore interno, ma esso non è sufficiente per regolare del tutto la loro temperatura.
Alcuni dei meccanismi che questi animali utilizzano per regolare la temperatura sono i seguenti:
- Prendere il sole: non esiste una fonte di calore esterna migliore del sole, quindi un metodo semplice ed efficace per aumentare la temperatura corporea quando l’animale sente freddo è esporsi ai raggi solare ed attendere che la temperatura corporea si riscaldi. Ecco perché è così comune vedere le lucertole sulle rocce al sole.
- Fare il bagno: quale modo migliore per rinfrescarsi quando fa caldo? Gli animali usano l’acqua quando la loro temperatura corporea aumenta e vogliono rinfrescarsi.
La termoregolazione negli animali endotermici
Questi esseri viventi, incluso l’uomo, aumentano la temperatura attraverso dei meccanismi interni e dispongono degli strumenti adeguati per controllarla. Vediamone alcuni.
Sudando e ansimando
Sebbene possano sembrare diversi, seguono un principio simile: il raffreddamento per evaporazione. Gli animali con le ghiandole sudoripare si raffreddano producendo sudore, che quando evapora genera un abbassamento della temperatura. Gli animali che ansimano fanno abbassare la temperatura facendo evaporare il calore dalla lingua.
I brividi
Questo meccanismo non è altro che una contrazione involontaria dei muscoli, e quando i muscoli lavorano, producono un aumento immediato della temperatura. È un peccato che la contrazione che si ha quando si rabbrividisce non serva a perdere peso!
Vasocostrizione e vasodilatazione
Questo sistema è davvero efficace nella regolazione della temperatura corporea. Quando la temperatura esterna si abbassa e l’animale ha bisogno di mantenere la temperatura, avviene una vasocostrizione della circolazione periferica. In questo modo si riduce la circolazione del sangue verso le estremità.
Questo è il meccanismo che causa la necrosi alle estremità quando fa molto freddo, ad esempio, negli alpinisti che rimangono intrappolati. Se la vasocostrizione persiste a lungo, il flusso sanguigno viene interrotto e l’arto non riceve sangue, con conseguente necrosi.
Il sistema opposto è la vasodilatazione, che produce un aumento della circolazione sanguigna periferica. In questo modo, è possibile dissipare il calore e abbassare la temperatura corporea interna.
Come abbiamo visto, i meccanismi di termoregolazione degli animali sono molteplici e variabili. In base a questo principio, siamo in grado di dividere gli animali in due grandi categorie: ectotermi ed endotermi.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.