Le origini del cavallo Maremmano
Scritto e verificato la biochimica Luz Eduviges Thomas-Romero
Nella sua forma originaria, il cavallo Maremmano è ormai quasi estinto, ma esiste ancora come razza modificata. Si è evoluto a partire dal cavallo Napoletano e da altre razze europee. In origine, è stato utilizzato per l’esecuzione di lavori agricoli e di allevamento nella regione toscana della Maremma, ai confini con il Lazio.
Senza dubbio, si tratta di una delle razze italiane più antiche e importanti. Al giorno d’oggi è stato attivato un programma di riproduzione sistematica, allo scopo di mantenere l’antico genotipo e garantire una variazione più ampia all’interno della razza.
Storia delle sue origini
Come abbiamo affermato in precedenza, il cavallo Maremmano è originario dell’Italia, nonostante presenti una lunga storia di incroci.
Questo cavallo era presente lungo la costa del Tirreno. Infatti, si trattava della razza di cavalli degli Etruschi (800 a.C.), i primi abitanti della penisola italiana che si dedicarono all’allevamento degli equini.
Durante l’epoca romana venne sottoposto a numerosi incroci. In seguito, gli accurati metodi di riproduzione adottati dagli etruschi furono ignorati o dimenticati.
Quest’epoca è seguita da un lungo periodo improduttivo. Tuttavia, durante il Rinascimento (secolo XVI) si verificò un risorgimento dell’allevamento scientifico dei cavalli.
Ascesa e declino dell’allevamento del cavallo Maremmano
La sua robusta morfologia e la sua coda e criniera esuberanti sono caratteristiche molto apprezzate.
Indubbiamente, l’allevamento di cavalli Maremmani godette di notevole interesse sia nello Stato Pontificio che nel Granducato di Toscana. Questi animali, infatti, venivano impiegati nel tiro di carrozze signorili, a causa della loro potenza e della loro notevole presenza.
In questo periodo, la razza si arricchì del sangue di esemplari da riproduzione arabi, berberi e andalusi. Dopo l’unificazione italiana (1860), la fama del cavallo Maremmano conobbe un’ulteriore diffusione e molti di questi esemplari, in particolar modo quelli da riproduzione, ma anche le giumente, vennero inviati in tutta Italia allo scopo di migliorare altre razze.
Il cavallo Maremmano era particolarmente richiesto dalla cavalleria. Inoltre, l’accurato incrocio con il purosangue diede come risultato forti cavalli da monta, di bell’aspetto e ottima conformazione. Dopo la seconda guerra mondiale, la razza cadde quasi in estinzione, ma suscitò nuovo interesse nel corso degli anni Settanta.
Caratteristiche della razza
È interessante sapere che le condizioni ambientali del suo habitat naturale (la regione della Maremma) hanno determinato l’adattamento della razza ad ambienti difficili. Storicamente, la regione non ha mai presentato condizioni di vita favorevoli: di conseguenza, ne è derivata la selezione di una razza forte, frugale, longeva e fertile.
Inoltre, il cavallo Maremmano possiede un’alta resistenza alle malattie. Per questa ragione, i puledri dimostrano un alto tasso di sopravvivenza, anche se raggiungono tardi la propria maturità.
Quella del cavallo Maremmano non è la razza più bella né la più veloce, ma i suoi esemplari sono lavoratori bravi e robusti.
Tratti fisici
L’altezza al garrese è di circa 1,58 metri per i maschi e di 1,55 per le femmine, a 42 mesi di età. Solitamente la testa è grande e in alcuni casi presenta una forma convessa.
Questo cavallo tende a riprodursi all’interno del proprio gruppo e presenta diverse caratteristiche fisiche peculiari, come il profilo tendenzialmente montonino e la folta criniera. Il collo è muscoloso, con una criniera spesso ondulata.
Inoltre, possiede un dorso molto forte, lievemente allungato, e quarti posteriori potenti e muscolosi, dalla coda bene attaccata. Zampe corte, forti e pulite, con un’ossatura imponente; zoccoli duri e solidi.
Il cavallo Maremmano si presenta in qualunque colore in tinta unita. Generalmente esibisce un manto di colore nero, marrone, alloro e castano (solo per le femmine).
Uso del cavallo Maremmano
Tradizionalmente, il Maremmano era il cavallo impiegato nelle unità agricole più grandi e il suo allevamento selettivo venne adattato per soddisfare le diverse necessità. Nel corso degli anni, il suo sviluppo è stato notevolmente influenzato dalle mutevoli richieste.
In seguito alla meccanizzazione dell’esercito avvenuta nel XX secolo, cambiamento che ha interessato anche le tecniche agricole, il futuro di questa razza sembrava minacciato. Al giorno d’oggi, però, il Maremmano e il purosangue vivono in sistemi di produzione simili.
Grazie alla sua docilità, questo cavallo è considerato il compagno ideale di qualunque bambino e adulto desideri fare un’escursione o una passeggiata. Questa è anche una delle ragioni per le quali la polizia montata italiana ha continuato a sceglierlo come proprio mezzo di locomozione.
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- Silvestrelli, M. (1991). The Maremmano horse. Animal Genetic Resources/Resources génétiques animales/Recursos genéticos animales, 8, 69-77. http://www.fao.org/3/a-u6405t.pdf#page=74
- Felicetti, M., Lopes, M. S., Verini‐Supplizi, A., da Câmara Machado, A., Silvestrelli, M., Mendonça, D., & Distl, O. (2010). Genetic diversity in the Maremmano horse and its relationship with other European horse breeds. Animal genetics, 41, 53-55.
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