Le rane più belle ma letali
Pensare che una rana, un animale così piccolo e in alcuni casi quasi impercettibile, potrebbe mettere fine alle nostre vite, sembra una follia. Eppure è proprio così: ci sono delle rane di piccole dimensioni, anche molto belle, capaci di rilasciare un veleno così letale da poter uccidere la vittima in pochi secondi.
In questo articolo, parleremo delle rane più belle ma mortali.
Le rane più belle ma mortali: un’arma a doppio taglio
La rana dorata (Phyllobates terribilis)
La rana dorata – immagine di apertura all’articolo – non è solo la più velenosa, ma è considerata l’animale più tossico sulla Terra. Si stima che solo una di queste piccole rane, che non misura più di 2,5 centimetri di lunghezza, sia in grado di uccidere 10 persone.
Si trova nelle aree tra Panamà e Colombia, dove si racconta che una razza indigena della zona, gli Emberá, utilizzava il veleno di questo animale per bagnare le punte delle frecce, come arma per difendersi.
Come molti altri animali nel mondo, nonostante gli sforzi fatti per preservare la fauna e la flora delle foreste della Colombia e del Panamà (nella cui giungla è presente una grande varietà di rane dorate), questa rana è a rischio di estinzione, e si stima che nei prossimi 20 anni scomparirà completamente.
Ciò che la distingue è il suo intenso colore giallo, che gioca un vantaggio a nostro favore, poiché è facilmente riconoscibile in ogni scenario.
La rana del dardo velenoso (Dendrobates)
La caratteristica principale di questa rana, senza alcun dubbio, è il suo colore blu elettrico molto lucido, che la rende facilmente riconoscibile. Se ne vedete una, correte il più lontano possibile, poiché questo animaletto potrebbe uccidervi in pochi secondi.
Si crede che nella giungla e in natura ci siano dei colori specifici che distinguono alcuni animali e che si comportano come una barriera per i predatori. È come se portassero un cartello che dice: “Attento, non sono commestibile”. Ecco perché questa rana esce incolume dagli attacchi dei predatori, che fuggono quando vedono il colore e la luminosità della sua pelle.
La rana del dardo velenoso presenta un notevole dimorfismo sessuale: le femmine sono più grandi dei maschi. La sua pelle è appiccicosa e lo è ancor di più quando è esposta all’umidità, e ciò le consente inoltre di trasportare i girini in qualsiasi posto senza farli cadere.
Okopipi (Dendrobates tinctorius)
Nonostante sia una delle più grandi rane velenose, di solito non supera i cinque centimetri. È comunemente conosciuta con il nome di okopipi e si trova in particolare nella Guyana francese.
I nativi del luogo usano la pelle di questo animale per strofinare il piumaggio dei pappagalli, allo scopo di dare colori diversi alle loro piume.
Perché il veleno di questa rana sia letale, è necessario averne nel corpo in grandi quantità e per un tempo considerevole, anche se l’effetto più comune è la paralisi.
Dendrobate pigmeo (Oophaga pumilio)
Quando si guarda questa rana da lontano si potrebbe pensare che sia una fragola per la sua forma, il colore e la consistenza della sua pelle. Si ritiene che ci siano tra le 15 e le 30 varianti di questa rana, tutte con lo stesso nome, anche se non tutte si distinguono per avere un colore così intenso. Tutte, però, sono caratterizzate dall’avere delle sfumature tra il rosa e il rosso.
Dendrobates azureus
Si ritiene che sia la terza rana più velenosa al mondo, in grado di far penetrare il veleno nelle ferite e nei pori aperti della pelle, oltre a creare effetti indesiderati come febbre, convulsioni e un dolore acuto quasi insopportabile.
Si ritiene che sia letale, anche se non si è sicuri al 100%. Ma di certo, se ne vedete una, vi consigliamo di allontanarvi.
Dunque è proprio così: degli animali così piccoli e belli a causa dei loro colori e forme possono essere estremamente pericolosi.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.