L'importanza della mucca in India
È risaputo che la mucca in India è considerata un animale sacro e intoccabile, ma quali sono le ragioni di questa credenza?
Si tratta di una tradizione che risale a tempi antichissimi e in questo articolo andremo a scoprirne le motivazioni.
Ecco perché la mucca in India è così importante.
La mucca in India
Se si dovesse scegliere un animale simbolo dell’India, si tratterebbe indubbiamente della mucca.
Non è inusuale vedere gli abitanti di questo paese aggirarsi nelle città e nei villaggi insieme a mucche abbigliate con tessuti di qualità dai colori sgargianti e vivaci.
Inoltre, alle mucche è permesso passeggiare liberamente attraverso i mercati e le strade ed è addirittura vietato cacciarle fuori se entrano in un negozio. Anzi: i presenti si sentiranno privilegiati alla loro visita.
Queste abitudini spesso vengono viste in modo negativo dai turisti, che non riescono a capire come mai, in un paese in cui molta gente muore di fame, vi sia un numero così elevato di mucche ma queste non vengano usate per la produzione di cibo come avviene nel resto del mondo.
In realtà la mucca in sé non viene venerata dagli induisti, che tuttavia credono in divinità con le sembianze di questo animale, che pertanto gode di estremo rispetto. Ecco alcune delle motivazioni della grande importanza della mucca in India:
- La mucca è più utile da viva che da morta: gli induisti danno grande importanza all’utilità delle mucche da vive e non pensano minimamente a sfruttarle da morte. Una mucca viva è dotata di un’incredibile forza da traino per arare i campi. In India l’agricoltura è fortemente praticata e la mucca svolge un ruolo fondamentale nel lavoro dei campi. Inoltre, la sua urina funge da concime, consentendo un notevole risparmio. Bisogna poi ricordare che, in India, il latte è un alimento essenziale, così come il burro e lo yogurt. Una mucca può fornire latte per molti anni, mentre se venisse uccisa per mangiarne la carne, durerebbe a malapena un giorno.
- Per l’induismo, la mucca è ritenuta superiore all’uomo, perché si crede che in passato gli esseri umani si incarnassero in questo animale. Inoltre, la mucca è il simbolo della terra e della sua abbondanza.
Le mucche in India: cultura e religione
In India quasi ogni persona ha una mucca a casa e la tratta come un membro della famiglia, un po’ come avviene con i cani o i gatti in Occidente.
Nei tempi antichi i tori venivano sacrificati agli dei, mentre le mucche erano considerate intoccabili. All’epoca era permesso mangiare la carne di toro, anche se questa usanza è venuta meno in seguito.
La ragione fondamentale di questi comportamenti è che le mucche offrono all’uomo cibi e sostanze molto utili. Addirittura, con l’introduzione del giainismo nel mondo indù, si arrivò ad affermare che uccidere una mucca era un reato grave quanto uccidere un sacerdote.
Esiste perfino una festa annuale in cui le mucche vengono venerate: viene fatto loro il bagno e viene decorato il tempio in cui gli animali saranno presenti. I credenti pregano gli dei chiedendo di tenerle in vita.
In India il latte vaccino viene considerato il cibo più puro e questo è un altro motivo per cui le mucche vengono trattate con grande rispetto.
I tori sono altrettanto rispettati, ma non hanno lo stesso significato simbolico attribuito alle mucche.
Anche nelle città, è molto facile trovare mucche che bloccano le strade e gli automobilisti non possono suonare il clacson o disturbarle; invece, devono aspettare che gli animali si spostino di propria volontà.
Alcuni esemplari imparano a rispettare il semaforo e aspettano che diventi verde. Le mucche hanno la priorità nell’attraversare la strada e ovviamente sono protette dalla legge.
Come potete vedere, l’importanza della mucca in India è una questione più pratica che ascetica, ma ciò non diminuisce la sua rilevanza a livello culturale.
Se avete in programma un viaggio in India, tenete a mente queste regole, in modo da evitare di cacciarvi nei guai.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.