Lo scorfano: habitat e caratteristiche

Lo scorfano è un pesce dotato di raggi spinosi velenosi. Nonostante ciò, viene utilizzato per preparare piatti deliziosi. Volete saperne di più sulla sua vita nel mare?
Lo scorfano: habitat e caratteristiche
Georgelin Espinoza Medina

Scritto e verificato la biologa Georgelin Espinoza Medina.

Ultimo aggiornamento: 03 luglio, 2023

Lo scorfano è un pesce velenoso e appariscente per via della sua colorazione rossa o arancione. Si distingue per il suo sapore e valore nutrizionale. Viene usato per preparare piatti di alta qualità. 

Il suo nome scientifico è Scorpaena scrofa e appartiene al gruppo degli scorpenidi (famiglia Scorpaenidae), che comprende circa 222 specie. Se siete curiosi di conoscere la vita naturale del protagonista di piatti tanto pregiati, questo è l’articolo che fa per voi.

Habitat e distribuzione dello scorfano

Questo pesce è notturno e si trova sul fondo del mare, anche se può vivere in acque salmastre.

Si trova in una varietà di fondali, da quelli rocciosi e fangosi a quelli sabbiosi. Ciò gli permette di mimetizzarsi e passare inosservato. Le profondità in cui vive sono variabili e oscillano tra i 10 e i 500 metri.

È distribuito principalmente nella parte orientale dell’Oceano Atlantico, dalla Norvegia al Senegal, comprese le isole britanniche, le Canarie, Madeira e Capo Verde. Inoltre, è diffuso nel Mar Mediterraneo.

Ha anche una distribuzione circumafricana, poiché può essere trovato in Angola e Sud Africa, fino ad arrivare alla Somalia. Si trova anche nel Mar Rosso. Tuttavia, sembra esserci un divario tra la Namibia e la Guinea, in cui al posto di questa specie si trova un altro scorpenide: Scorpaena stephanica.

Caratteristiche fisiche dello scorfano

Questo pesce ha un corpo tozzo e allungato adornato da enormi spine e appendici. Inoltre, presenta una lunghezza di circa 30 centimetri, e in genere non supera i 50 cm. In generale, la femmina tende ad essere più grande.

Gli “ornamenti” conferiscono allo scorpione rosso un aspetto intimidatorio.

Una pubblicazione sulla rivista Acta Aquatica Turcica del 2019 ha valutato le dimensioni e il peso dello scorfano della baia di Izmir, nel Mar Egeo (Turchia). Pertanto, è stato riscontrato che le femmine misuravano tra 16 e 30 centimetri di lunghezza e avevano un peso compreso tra 73 e 441 grammi. Da parte loro, i maschi erano lunghi da 17,7 a 28 centimetri e pesavano fino a 378 grammi.

Testa

La testa dello scorfano è grande, così come le sue labbra. Gli occhi sono di forma ovale, e presenta denti sia sulla mascella superiore che su quella inferiore, piccoli e conici.

Le appendici includono tubercoli sulla sommità della testa e alcuni sopra la bocca e sotto la mascella inferiore, oltre ad avere spine sui margini delle orbite e dell’opercolo.

Pinne

La pinna dorsale si distingue per presentare dei raggi spinosi collegati a ghiandole velenifere. Tuttavia, la sua puntura non è letale, ma può causare grande dolore e infiammazione.

Pertanto, è molto importante fare attenzione quando lo si maneggia, anche se morto, poiché i suoi composti rimangono attivi per diverso tempo.

Altre caratteristiche utili per l’identificazione di questi animali sono il numero di spine (raggi), le loro pinne e il tipo di queste ultime. Ad esempio, la dorsale è costituita da due tipi di spine (unite da una membrana): le prime (12) sono rigide e le seconde (9 o 10) sono morbide.

La pinna caudale presenta 3 raggi duri e tra 5 e 6 molli. La pettorale, dal canto suo, presenta una maggiore quantità di spine, ma solo di natura molle, in un numero che va da 18 a 20.

Colore

La colorazione del suo corpo tende ad essere variabile, e oscilla tra colori bruno-rossi o rosa, con macchie (chiare e scure). Presenta una macchia nera al centro della pinna dorsale come carattere distintivo.

Comportamento

Questi pesci sono caratterizzati da abitudini solitarie, sedentarie e notturne.

Durante il giorno solitamente riposano, rimangono tranquilli, addirittura senza fare alcun movimento nei fondali in cui vivono. Le colorazioni che presentano consentono loro di mimetizzarsi con l’ambiente e proteggersi dai nemici.

Di cosa si nutre lo scorfano?

La dieta dello scorfano è completamente carnivora. Si basa su diversi tipi di invertebrati (come crostacei e molluschi) e su alcuni tipi di pesci. Questi ultimi sono il loro cibo preferito, sempre a seconda della disponibilità.

La dieta mostra poche variazioni stagionali. Il metodo che utilizzano per cacciare è molto particolare, poiché si limitano a rimanere immobili, mimetizzandosi con il substrato.

Caratteristiche riproduttive

Si hanno pochi dati sulla riproduzione di questa specie. Tra gli aspetti conosciuti vi sono il periodo e alcune caratteristiche delle fasi iniziali (uova e larve):

  • Sono ovipari, con fecondazione esterna.
  • In genere il periodo riproduttivo di questi pesci avviene tra i mesi di maggio e agosto.
  • In uno studio pubblicato sulla rivista Cybium, nel 2007, è stato osservato in laboratorio lo sviluppo embrionale e larvale dello scorfano. Pertanto, è stato dettagliato che le uova sono di forma ellissoidale. Inoltre, sono pelagiche, con un diametro variabile tra 0,83 e 0,96 millimetri.
  • Nonostante gli scorfani siano esseri bentonici, le loro larve sono planctoniche, cioè in balia delle correnti.

Stato di conservazione

Questo scorpenide non è in pericolo di estinzione. L’Unione Mondiale per la Conservazione della Natura (IUCN) lo classifica come di Minor Preoccupazione, grazie alla sua ampia distribuzione. La principale minaccia a cui deve far fronte è la pesca, anche se non colpisce in modo significativo le popolazioni.

Aspetti sul suo consumo

La carne di questo esemplare è molto pregiata, soprattutto a livello locale. È bianca, dal sapore unico e dalle ottime proprietà nutritive.

Viene commercializzata sia fresca che surgelata e con essa vengono realizzati diversi piatti. Si prepara in filetto, in zuppa o in umido.

Pertanto, avete potuto vedere che lo scorfano non solo ha posto nei nostri piatti, ma presenta anche una vita interessante nei mari in cui vive. Il suo corpo spinoso e colorato con appendici gli conferisce un aspetto unico che gli consente di passare inosservato e di mimetizzarsi con l’ambiente circostante.


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