Lo spaventoso diavolo nero degli abissi
Uno dei pesci che ha attirato di più l’attenzione dal momento della sua scoperta è stato il diavolo nero, un pesce abissale dall’aspetto spaventoso. Questa specie, nota anche come melanoceto, è un pesce molto particolare.
Caratteristiche fisiche del diavolo nero
Il diavolo nero è comunemente noto anche col nome di melanoceto o il nome scientifico Melanocetus johnsonii. Appartiene alla famiglia dei Melanocetidae, presente in diverse zone dei tropici.
Inoltre, fa parte dell’ordine Lophiiformes, di cui fanno parte le rane pescatrici. Sono stati trovati fossili di questi pesci che risalgono addirittura all’epoca eocenica, che fa parte dell’era cenozoica.
Questa specie vive negli abissi dell’oceano, a una profondità di 3.000 o 4.000 metri. Si mimetizzano facilmente in questa zona grazie al loro colore marrone o rosso scuro.
Si osserva un marcato dimorfismo sessuale tra maschi e femmine, molto suggestivo. Innanzitutto, le femmine sono più grandi rispetto ai maschi. Possono raggiungere fino a un metro di lunghezza e circa 30 kg di peso. I maschi, invece, misurano un decimo della lunghezza della femmina, e possono raggiungere al massimo circa 3 cm.
Hanno due piccoli occhi che sono poco visibili rispetto all’antenna che spunta dal naso delle femmine. Questa sporgenza simile a una canna da pesca, chiamata illicio, ha alla sua estremità un’esca piena di batteri bioluminescenti, che utilizzano per attirare le prede.
Habitat e distribuzione
Il diavolo nero è ampiamente distribuito sul fondo degli oceani Atlantico, Pacifico e Indiano. In queste regioni si trova anche la specie Melanocetus murrayi, una delle più note insieme a M. johnsonii.
Queste due specie, M. johnsonii e Melanocetus murray, sono le più conosciute all’interno del genere Melanocetus. Delle restanti 20 specie di rana pescatrice che fanno parte del genere, sono stati rinvenuti solo da uno a sei esemplari.
Il diavolo nero è una specie batipelagica, il che significa che si trova solo sul fondo dell’oceano. Di solito si trova a profondità superiori a 1000 metri.
Alimentazione del diavolo nero
In inglese, vengono chiamati “anglerfish”, ossia rane pescatrici, e questo nome si riferisce a una caratteristica presente solo nelle femmine. Le femmine di rana pescatrice hanno una sporgenza della spina dorsale che parte dalla bocca.
Questa protuberanza ha la forma di una canna da pesca ed è ciò che conferisce questo nome alla specie. Al termine di questa protuberanza, chiamata illicio, pende un’esca luminosa (composta da batteri bioluminescenti), con la quale attira le sue prede.
Nel momento in cui la preda si avvicina, attratta dalla luce, viene catturata dalla grande bocca di questo pesce. Il diavolo nero ha un corpo così flessibile che è in grado di deformarsi per consentirgli di mangiare prede due volte più grandi. Questa strategia evolutiva ha permesso la loro sopravvivenza in un ambiente dove il cibo non è molto abbondante. Inoltre, hanno una dentatura composta da denti aguzzi, che impedisce alla preda di scappare.
Pertanto, il diavolo nero è un pesce carnivoro che si nutre di prede di diverse dimensioni. Grazie alla sua grande bocca, non ha difficoltà ad ingerire le prede catturate.
Comportamento del diavolo nero
Quando questa specie è stata scoperta per la prima volta, gli scienziati hanno trovato solo esemplari femmina di diavolo nero. Eventualmente, si è notato che i maschi erano attaccati alle femmine, come parassiti.
Il maschio del diavolo nero ha adottato un comportamento parassitario nei confronti della femmina. Nel momento in cui un esemplare giovane trova una femmina, si attacca a lei, ancorandosi attraverso i denti.
Col passare del tempo, il maschio si fonde con la femmina, in modo tale da unire tra loro la pelle e il sistema circolatorio, perdendo gli occhi e tutti i suoi organi, ad eccezione dei testicoli.
Sono state osservate femmine in grado di trasportare fino a un totale di sei o più maschi sul loro corpo. Inoltre, i maschi sono costretti a fondersi con una femmina per poter sopravvivere.
Questo perché i maschi di diavolo nero non sono dotati di un sistema digestivo. Senza di esso, non sono in grado di sopravvivere da soli per molto tempo. Inoltre, hanno un olfatto molto sviluppato. Dal momento che sono in grado di captare odori molto deboli, possono seguire la scia di feromoni lasciata dalla femmina.
Il diavolo nero viene rappresentato come un pesce spaventoso, forse per via del suo aspetto o per il suo modo di ingannare la preda. Si tratta comunque di una specie con una curiosa strategia evolutiva, sia per quanto riguarda la cattura delle prede che per il rapporto tra femmina e maschio.
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