Malattia del becco e delle penne
Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez
La malattia del becco e delle penne è una condizione che colpisce diverse specie di pappagalli. È causata da un virus che, sebbene poco comune, può causare gravi malformazioni e altri sintomi importanti. Per questo motivo, la malattia del becco e delle penne è considerata tra le più dannose per i volatili in cattività.
Come si diffonde la malattia del becco e delle penne?
È una malattia virale, quindi il responsabile di questo è un virus noto come Circovirus. Questo agente eziologico è stato scoperto dopo diversi focolai in Australia all’inizio del XX secolo. Infatti, la patologia è più nota come PBFD (dall’inglese Psittacine Beak and Feather Disease).
I virus sfruttano molte vie di infezione e, in questo caso, vengono normalmente trasmessi per via orale. Essendo eliminati attraverso le feci e le penne degli uccelli infetti, il contagio può avvenire rapidamente. Uno dei fattori che può innescare la trasmissione di questo virus è l’abitudine dei pappagalli di pulirsi a vicenda. Tuttavia, può anche essere trasmesso alle uova se i genitori ne sono portatori.
La malattia del becco e delle penne dei pappagalli, chiamata anche PBFD, fu scoperta in Australia. Colpisce duramente determinati tipi di uccelli, in particolar modo i pappagalli (Psittaciformi). Un esemplare può contrarre la malattia per contatto diretto con il virus, tramite le piume di un esemplare infetto o le sue feci.
Quali sono i sintomi della malattia del becco e delle penne?
La malattia del becco e delle penne colpisce principalmente i giovani uccelli e attacca fegato e cervello, piume e sistema immunitario. Come capirete bene, una volta che il quadro clinico è compromesso, è normale l’insorgere di altre infezioni secondarie, per via dell’indebolimento graduale del sistema immunitario del pappagallo malato.
In questa malattia si apprezza una crescita eccessiva di becco e artigli, oltre alla malformazione e alla caduta delle piume, che hanno una crescita anormale. La condizione può essere assimilata ad altre patologie come i problemi di muta nei pappagalli, o anche a qualche disturbo come un becchettare ossessivo, che è spesso causato dalla depressione nei pappagalli. In alcune sottospecie, come il pappagallo cenerino, le condizioni della malattia sono così gravi che cambia persino il colore del piumaggio, passando dal normale grigio al rosa.
È fondamentale notare che alcuni pappagalli possono essere portatori della malattia del becco e delle penne e non mostrarne i sintomi, ma diffondere comunque il virus. Ciò si verifica soprattutto in piccoli psittacidi come parrocchetti, calopsitta (Nymphicus hollandicus) e inseparabili (Agapornis). Anche così, molti uccelli mostrano sintomi forti e muoiono prima di raggiungere l’anno, per colpa dell’infezione.
Come già accennato, questa malattia causa l’immunodepressione, che insieme alle malformazioni porta purtroppo a una facile infezione delle ferite, una delle ragioni della sua elevata mortalità.
Trattamento e prevenzione
Dati questi sintomi, è consigliabile portare il pappagallo dal veterinario il prima possibile, per escludere la presenza di questa malattia che, al momento, non prevede alcun tipo di cura definitiva. La diagnosi viene fatta attraverso esami del sangue, perché i sintomi sono piuttosto aspecifici e non possiamo diagnosticare la malattia senza questo test.
Per quanto riguarda la prevenzione, nel caso in cui acquistiate un nuovo pappagallo, le analisi corrispondenti devono essere eseguite prima; inoltre, bisogna disporre un sistema di quarantena prima dell’ingresso del pappagallo in una gabbia o voliera con altri esemplari della sua specie È anche importante pulire e disinfettare oggetti che sono stati in contatto con animali malati o di dubbia provenienza.
Questa malattia è piuttosto rara e, in generale, come proprietari non dovreste preoccuparvi più di tanto. Al contrario, sarà di grande importanza nei centri di allevamento o se possedete molti esemplari e li scambiate o acquistate con una certa frequenza.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.