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L'organo vomeronasale dei gatti

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L'organo vomeronasale dei gatti
Ultimo aggiornamento: 10 luglio, 2018

L’olfatto dei gatti è molto più sviluppato di quello degli umani ed è uno strumento essenziale per comunicare o interagire con il loro ambiente. Questi splendidi felini, per catturare anche altri odori, sfruttano un altro strumento, l’organo vomeronasale dei gatti.

Come vedrete, è un organo olfattivo “ausiliario” che svolge importanti funzioni nella vita dei nostri amici a quattro zampe. Sapete come funziona? Ne avevate già sentito parlare? Scopriremo curiosità e caratteristiche dell’organo vomeronasale dei gatti, nel seguente articolo.

L’organo olfattivo ausiliario dei vertebrati

Chiamato anche organo di Jacobson, in onore del suo scopritore, questo “dispositivo” sensoriale si trova nell’osso vomere (un osso del cranio), tra il palato e i passaggi nasali. È composto da due borse con estremità cieche che permettono all’aria di passare attraverso di loro.

Può essere definito come un organo ausiliario dell’olfatto, tipico in alcuni vertebrati e che consente di rilevare diversi composti chimici. La sua funzione, in molti casi, è fondamentale per la caccia e la riproduzione.

Anche noi umani ce l’abbiamo, ma non è ancora chiaro se viene usato in modo funzionale. Permette ai gatti di “assaggiare” particelle gassose che sono percepite dall’olfatto e non dal gusto.

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Situato dietro gli incisivi superiori, l’organo vomeronasale dei gatti conferisce loro la capacità di “gustare gli odori”. Questo dispositivo sensoriale li aiuta a rilevare odori che gli esseri umani non possono percepire.

L’olfatto speciale dei gatti

Il sistema olfattivo dei gatti consente loro di percepire anche quegli odori che gli umani non sono in grado di rilevare. Questo è il caso, ad esempio, dei feromoni, i segnali chimici che trasmettono informazioni tra animali della stessa specie.

I piccoli felini li catturano sia attraverso la mucosa olfattiva che con l’organo vomeronasale. Ma i feromoni non sono l’unico odore che questi felini possono decodificare attraverso l’organo di Jacobson.

Infatti, possono ad esempio analizzare odori nuovi e molto forti (come la candeggina), alcuni alimenti e, soprattutto, quelli della sfera sessuale. Non a caso, questi animali hanno la capacità di capire, per esempio, se una femmina è in calore annusando le sue urine.

Come funziona l’organo vomeronasale dei gatti?

Se siete buoni osservatori, avrete notato che, ogni tanto, il vostro gatto fa una strana faccia. All’improvviso apre la sua bocca e succhia in alto, mentre abbassa le labbra, arriccia il naso e alza la testa.

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Questo tipo di smorfia è nota come “riflesso flehmen”. È una risposta biologica che, per alcuni secondi, chiude la via respiratoria abituale per far passare l’aria attraverso i dotti dell’organo vomeronasale.

Quindi, se il micio percepisce determinate molecole nell’aria, le mantiene per mezzo dei recettori della lingua. Poi passano nell’apertura dell’organo di Jacobson quando l’animale preme la lingua contro il palato. A volte si muove anche, per aiutare a espandere meglio l’odore.

Maggiori informazioni sull’organo di Jacobson

Gli odori catturati dal senso dell’olfatto e dall’organo di Jacobson attraversano diversi percorsi neurali. Nel primo caso, sono diretti verso le aree cognitive del cervello. Nel secondo, vanno a strutture come l’ipotalamo e l’amigdala.

Nello specifico, sono diretti verso aree correlate alle reazioni emotive e associate a comportamenti sessuali, sociali, alimentari e di difesa. Inoltre, i feromoni catturati dall’organo vomeronasale possono generare cambiamenti fisiologici più lenti nel gatto e che durano per più tempo.

Quindi, se notate che un”riflesso flehmen” nel vostro animale domestico, potrete capire quei comportamenti che in precedenza vi sembravano inspiegabili. Tutte le risposte si trovano proprio in questo straordinario organo vomeronasale.


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