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Piante velenose per gli animali: ecco quali sono

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A volte non lo sappiamo, ma in casa abbiamo delle piante velenose per gli animali. Ecco a quali piante domestiche bisogna fare attenzione.
Piante velenose per gli animali: ecco quali sono
Paloma de los Milagros

Scritto e verificato la biologa Paloma de los Milagros

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Esistono delle incompatibilità tra alcune piante domestiche e la presenza di animali in casa, soprattutto se ci giocano di nascosto rischiando di ingerirle. Per questo, è utile conoscere il nome delle piante più velenose per i nostri animali.

Le intossicazioni alimentarie sono tra i disturbi più frequenti che i veterinari si trovano a trattare. Spesso, l’ignoranza dei proprietari in tema di piante velenose può portarli a introdurre in casa “il nemico”.

Sebbene anche i gatti possano ingerire le piante velenose, sono principalmente i cani a mordere e mangiare alcune piante per alleviare qualche disturbo. Tuttavia, questa loro tendenza li può portare ad avvicinarsi alla pianta sbagliata, causando lesioni gravi nel caso di quelle più velenose.

Scopriamo quali sono le piante più velenose per gli animali.

Le piante più velenose in ambiente domestico e pubblico

  • Aloe Vera. In generale, le piante che rientrano nel genere Aloe possiedono una linfa tossica riconoscibile per il colore giallognolo. A differenza del gel dell’aloe, che ha proprietà curative, la linfa può provocare irritazione sulla cute o nelle mucose, disturbi gastrointestinali o persino aritmie cardiache.
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  • Anthurium. Si tratta di una delle piante più velenose in quanto contiene l’ossalato di calcio sia nel fiore che nello stelo. Il suo pericolo è accentuato dalla sua capacità di attrarre a sé gli animali, specialmente i gatti. Può portare a gonfiori facciali, paralisi della lingua, oltre a vomito e malessere generale.
  • Bulbi di tulipani, narcisi o giacinti. A causa della loro peculiare morfologia, i bulbi disposti nei recipienti con acqua o anche quelli interrati, possono essere facilmente morsicati e generare gastroenteriti o dermatiti da contatto. La causa di tali affezioni sono certe tossine, tra le quali risaltano la licorina e la galantamina.
  • Calla. Come l’Anthurium produce ossalato di calcio, specialmente nei fiori, causando frequentemente disturbi al sistema digestivo, così come anche gonfiore del viso e paralisi della lingua.
  • Monstera deliciosa. Pianta molto frequente nelle case e negli uffici e caratterizzata da un alto livello di tossicità, soprattutto nelle sue grandi foglie coriacee. Provoca l’irritazione delle mucose, salivazione eccessiva, prurito e gonfiore in viso.
  • Stella di Natale. Produce una sostanza lattiginosa che, se toccata, è capace di generare dermatiti e prurito, oltre a diversi disturbi gastrointestinali.
  • Giglio. Praticamente tutte le piante e le specie appartenenti al genere Lilium sono altamente tossiche sia sulle foglie che sui fiori e persino nel polline. Sebbene possano provocare problemi gastrointestinali relativamente lievi nei cani, rappresentano una vera e propria minaccia per i gatti. Di fatto, la stessa Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali (FDA) allerta sull’istantanea insufficienza renale acuta che determina l’ingerimento di questa pianta.
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  • Edera. Causa reazioni allergiche con irritazione delle mucose, prurito o anche insufficienza respiratoria, nei casi più gravi. I sintomi generati da questo tipo di piante non sono affatto rari negli animali in quanto sono spesso frequenti nei parchi e nei giardini.
  • Morella comune. Questa pianta selvatica, riconoscibile grazie ai suoi piccoli fiori bianchi e ai frutti simili a bacche, è nota per essere neurotossica in ogni singola parte. Tra i sintomi più comuni che ne derivano troviamo vomito, dilatazione delle pupille e una generale debolezza nell’animale.

La lista delle piante pericolose per i nostri animali domestici è praticamente infinita, soprattutto perché la tossicità non dipende soltanto dalla pianta ma anche dall’animale in questione.

In generale, tutte le piante che secernono lattice, che hanno fiori ornamentali o frutti simili alle bacche, senza dimenticarci delle cactacee, sono di per sé un sinonimo di rischio. Per questo, il miglior consiglio è informarsi prima di comprare qualsiasi pianta da interni e vigilare il nostro animale quando lo portiamo al parco o in giardino.


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