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Quanta acqua deve bere il gatto?

3 minuti
I gatti, si sa, bevono poco. Ma questo non significa che non rischino dei problemi di salute a causa della disidratazione.
Quanta acqua deve bere il gatto?
Ana Díaz Maqueda

Scritto e verificato la biologa Ana Díaz Maqueda

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

Il gatto è un animale che, solitamente, beve poca acqua. Questo è dovuto alla sua evoluzione, cominciata dall’antenato gatto selvatico africano (Felis lybica). Questo animale viveva nel deserto in condizioni in cui l’acqua era scarsamente reperibile, e i suoi discendenti continuano ad avere poco bisogno di idratarsi. Ma quanta acqua deve bere il gatto per stare bene?

Scopriamo in questo articolo quanta acqua deve bere il nostro gatto per le sue esigenze quotidiane e cosa fare quando il nostro micio non beve abbastanza.

Quanta acqua deve bere il gatto?

I gatti hanno bisogno di ingerire ogni giorno tra i 55 e i 70 millilitri di acqua per ogni chilo di peso. Questa quantità non deve necessariamente arrivare tutta dalla sua ciotola dell’acqua. Un gatto, può infatti assumere acqua da diverse fonti:

  • L’acqua fresca e limpida che gli diamo nella ciotola.
  • L’acqua contenuta negli alimenti che mangia.
  • L’acqua metabolica, cioè quella prodotta dall’organismo grazie a processi biochimici.

La sete, negli animali più complessi, è regolata da un insieme di ormoni a loro volta gestiti da una regione del cervello chiamata ipotalamo. Al contrario, la sazietà è regolata, in primo luogo, dal contatto della bocca con l’acqua, poi dalla distensione dello stomaco e, infine, dall’idratazione cellulare (regolata da interazioni molto complesse).

I gatti sono poco sensibili alla perdita di acqua o, almeno, lo sono meno dei cani, dato che possono sopportare un livello di idratazione minore.

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Fattori che influiscono sul consumo di acqua nei gatti

Un gatto berrà più o meno acqua a seconda di diversi fattori come l’alimentazione, la temperatura ambientale e la gestione del pasto.

Se i pasti del nostro gatto sono formati esclusivamente da cibo secco, ciò aumenterà sensibilmente la sua necessità di bere. Di fatto, la sua necessità aumenta di due millimetri per ogni grammo di cibo. Il cibo secco contiene infatti una percentuale di acqua molto bassa.

L’importante, a prescindere dal tipo di alimentazione che scegliamo, è che l’equilibrio idrico del consumo di acqua venga preservato. Il problema può comparire quando il gatto passa da una dieta umida ad una secca, perché potrebbe non essere in grado di adattarsi al cambiamento di acqua richiesto dal nuovo regime alimentare. Come conseguenza, potrebbero comparire problemi renali, come la formazione di calcoli.

Le alte temperature possono influire sulle necessità d’acqua di un gatto, ma non sono incisive come per i cani, che a causa dell’esercizio fisico e del sudore perdono molti liquidi.

Infine, se il gatto mangia solo una volta al giorno, il consumo di acqua diminuisce. La necessità di bere acqua è fortemente legata alla digestione; i gatti che hanno cibo a disposizione per l’intera giornata, berranno molto di più.

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Consigli per far bere acqua al vostro gatto

I gatti sono soliti bere tra le 12 e le 16 volte al giorno, anche se ingeriscono una piccola quantità di acqua alla volta. Per invogliare il vostro animale a bere di più, vi diamo alcuni consigli:

  • Mettete in casa, in luoghi diversi, più di una ciotola per bere.
  • Cambiate l’acqua della ciotola almeno una volta al giorno.
  • Il consiglio è di munirsi di una ciotola metallica, di vetro o di ceramica.
  • L’acqua deve essere posta lontana dalla sabbiera e dal cibo, per evitare contaminazioni (il gatto se ne accorgerà subito, evitando di berla).
  • Date al gatto cibo umido una volta al giorno, senza mescolarlo col cibo secco.

Alcuni gatti preferiscono bere direttamente dell’acqua in movimento. Per questo, provate a prendere una fontana elettrica o a fare in modo che il vostro gatto beva dai lavandini di casa.


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Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.