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Scopriamo insieme tutti i tipi di becco negli uccelli

3 minuti
I diversi tipi di becco negli uccelli sono una delle principali differenze tra le specie; la loro forma dipende in gran parte dalla dieta.
Scopriamo insieme tutti i tipi di becco negli uccelli
Ultimo aggiornamento: 04 novembre, 2020

Possiamo nominare diversi tipi di becco negli uccelli: alcuni sono più curvi o più dritti, più lunghi o più corti, più “appiattiti” o con maggiore rilievo. Sapete a cosa sono dovute queste differenze? Naturalmente, al tipo di alimentazione di ogni specie! Scoprite di più in questo articolo.

Perché diversi tipi di becco?

Sicuramente avrete letto o sentito la frase “la natura è saggia”: questa affermazione non potrebbe essere più vera. La scienza non fa altro che confermare il fatto che ogni specie abbia ciò di cui ha bisogno e riesca a sfruttarlo al meglio.

Ogni animale è dotato di attributi fisici che gli consentono di interagire con l’ambiente. Gli uccelli non fanno eccezione, soprattutto per quanto riguarda i diversi tipi di becco.

Il motivo per cui un falco non ha lo stesso becco di un colibrì ha a che fare con il cibo che mangia: rispettivamente carogne e nettare. Se gli uccelli avessero tutti lo stesso becco, la loro dieta sarebbe identica. E questo non è possibile, poiché non vivono negli stessi ecosistemi.

Tipi di becco negli uccelli

Lasciamo per un attimo da parte il becco degli altri animali e concentriamoci su quello degli uccelli. Possiamo parlare di una grande varietà di tipi di becco negli uccelli:

1. A forma di gancio

È il becco tipico degli uccelli spazzini e dei rapaci, che ne hanno bisogno per strappare e tirare la carne degli animali che trovano o cacciano.

Il becco è fortemente ancorato al cranio ed è uno dei suoi tratti distintivi, poiché di solito è anche di un colore più acceso rispetto al resto del corpo. Ad esempio, l’aquila calva ha un grande becco giallo.

Aquila dal becco adunco.
2. Becco piccolo di forma triangolare

Gli uccelli granivori si nutrono principalmente di piccoli semi. Questo tipo di alimentazione viene favorito dal loro piccolo becco, di dimensioni quasi minuscole, che si adatta perfettamente al resto del corpo.

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Canarini, passeri e cardellini sono alcuni esempi di uccelli dal becco piccolo di forma triangolare. Ma non lasciatevi ingannare: sono molto robusti e possono rompere i semi senza problemi.

3. Becco curvo

Gli uccelli dal becco curvo potrebbero essere paragonati ai becchi dei rapaci, ma sono meno forti e terminano con una punta più affilata. Il motivo è semplice: lo usano per aprire la frutta ed estrarre la polpa o il seme dall’interno.

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Gli ara, i pappagalli, i parrocchetti e i cacatua hanno il becco ricurvo, che usano anche per rimanere appesi a testa in giù sui rami.

4. Tipi di becco: forma allungata

Ci riferiamo al becco che hanno gli uccelli insettivori. Queste specie – tra cui il picchio, la rondine e il rondone – solitamente caccia il cibo al volo o inserendo il becco in buchi profondi, ad esempio nel ramo di un albero, per procurarsi il cibo.

Picchio sulla corteccia di un albero.
5. A forma di “spatola”

Gli uccelli trampolieri sono uccelli acquatici che possono avere il becco di diverse forme e dimensioni, purché soddisfi due condizioni: deve essere flessibile e lungo. In questo modo possono cercare il cibo sul fondo dell’acqua senza dover immergere la testa.

Uccello con il becco a forma di spatula.
6. A forma di ago

All’interno della famiglia dei nettarivori segnaliamo il colibrì, il cui becco allungato e un po’ ricurvo ricorda un ago da cucito. Grazie a questo becco, il colibrì può nutrirsi del nettare dei fiori “a tubo”.

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Possiamo trovare anche altri tipi più specifici di becco, come nel caso dei pellicani, che hanno una sorta di “sacco” flessibile sul fondo che permette loro di immagazzinare il pesce dopo averlo pescato in abbondanza.

Non possiamo dimenticare neanche gli uccelli che filtrano il cibo e il loro lungo becco adunco, come quello dei fenicotteri. Se ne servono per togliere l’acqua e i sali e separarli dal cibo.

Quando si tratta di uccelli, possiamo proprio dire: “Dimmi che tipo di becco hai e ti dirò cosa mangi!”


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  • Gil Cano, F. (2011). Anatomía específica de aves: Aspectos funcionales y clínicos. Universidad Docente de Anatomía y Embriología. https://doi.org/10.1017/CBO9781107415324.004

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