Squali di acqua dolce: ecco le specie conosciute
Conoscete gli squali di acqua dolce? Quando pensiamo ad uno squalo, ce lo immaginiamo che nuota vicino ad una spiaggia o nelle profondità degli oceani.
Esistono, però, anche degli squali di acqua dolce, dei quali parleremo in questo articolo.
Quali sono gli squali di acqua dolce?
Questo tipo di pesce, chiamato Glyphis, è davvero strano e si dispone di poche informazioni sul suo conto.
Ciò perché le specie che ne fanno parte rimangono spesso nascoste nel proprio habitat. A differenza dei loro parenti marini, questi grandi pesci vivono in ruscelli, laghi e fiumi.
Al momento si conoscono 6 tipi di squali d’acqua dolce, uno di questi già estinto e gli altri a rischio di estinzione:
1. Squalo dai denti a lancia
Si tratta di un tipo di squalo poco conosciuto che vive in Australia, Nuova Guinea e Malaysia. Preferisce le acqua torbide dei fiumi, le mangrovie tropicali e gli estuari lontani dalle coste.
Fino a questo momento l’esemplare più grande che è stato trovato misura 2,5 metri. Il corpo di questa specie è aerodinamico, robusto e con la testa ampia e corta che include un muso schiacciato ed un naso grande che termina in un triangolo.
Le sue mandibole sono ampie ed i denti sono dotati di bordi serrati che gli consentono di cibarsi principalmente di pesci ossei o crostacei. Non si tratta di uno squalo molto attivo ma, in caso di necessità, nuota a grandi velocità.
2. Squalo del fiume Irrawaddy
Questo pesce cartilaginoso della famiglia dei Carcharhinidae è stato analizzato in seguito alla cattura di un esemplare nel fiume Irrawaddy in Birmania. Preferisce infatti acque salmastre con sedimenti e mangrovie. Il corpo è grigio e la sua pelle molto spessa. E’ dotato di un muso corto e arrotondato, occhi e fosse nasali piccole e pinna dorsale lunga.
Sono vari i motivi per cui questo squalo è in grave pericolo di estinzione: la pesca intensiva con reti e dispositivi elettronici, l’inquinamento dell’acqua, la distruzione delle mangrovie e l’area di distribuzione molto ristretta.
3. Squalo di fiume della Nuova Guinea
Altro squalo di acqua dolce che, in questo caso, vive nei fiumi della Papua Nuova Guinea e nel nord dell’Australia, principalmente in aree con poca visibilità, maree di grande portata e fondali bianchi.
È molto simile ad un’altra specie di squali di acqua dolce appartenente al genere Glyphis: corpo robusto, testa appiattita, muso tondeggiante, occhi piccoli e bocca grande con 34 file di denti nella mandibola superiore e 35 in quella inferiore, tutti appuntiti.
Questi pesci non si vedono spesso e si stima che ve ne siano solo 250 esemplari in libertà. Venendo spesso catturati illegalmente da pescatori commerciali o sportivi e vivendo in un habitat degradato, è stato necessario realizzare molto sforzi per evitarne l’estinzione, come creare un’area protetta a Kakadu, nel nord dell’Australia.
4. Squalo del Gange
Questa specie è molto rara e può essere osservata unicamente in uno dei fiumi più importanti del mondo, esattamente come un suo parente stretto, lo squalo leuca, con il quale solitamente viene confuso.
Può essere anche osservato nei corsi medi e bassi di altri fiumi indiani: Hooghly, Brahmaputra, Bihar ed Orissa.
Lo squalo del Gange ha un corpo di colore grigio scuro, senza macchie, compatto e con un muso tondeggiante.
È una specie vitale nell’ecosistema fluviale e si dice che sia abbastanza pericoloso per gli esseri umani, sebbene ciò non sia stato confermato dagli scienziati.
5. Squalo di fiume del Borneo
L’ultimo squalo di acqua dolce di cui abbiamo informazioni è di piccole dimensioni (le femmine misurano circa 80 centimetri e sono poco più grandi dei maschi) e si pensa che ad oggi ne rimangano solo 30 esemplari nel loro habitat naturale (i fiumi ed i laghi del Borneo), pertanto si trova in serio rischio di estinzione.
Lo squalo di fiume del Borneo si ciba di granchi e pesci che cattura grazie al suo muso quadrato e robusto e ai suoi denti affilati come frecce. Il suo corpo è argentato e si riproduce in modo viviparo.
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