Logo image
Logo image

Starnuto inverso nei gatti: sintomi e trattamento

4 minuti
Lo starnuto inverso nei gatti attira subito l'attenzione poiché sembra che l'animale non riesca a respirare. Se non sapete di cosa si tratta, ve ne parliamo in questo articolo.
Starnuto inverso nei gatti: sintomi e trattamento
Ultimo aggiornamento: 27 luglio, 2022

Lo starnuto è un riflesso che presenta la maggior parte degli animali, quindi in genere non provoca stupore. Sapevate che esiste un tipo di starnuto chiamato starnuto inverso? Questo processo ha un’incidenza molto più bassa rispetto ad altri riflessi naturali ed è spesso scambiato per attacchi d’asma, tosse o addirittura conati di vomito.

In questo articolo vedremo cos’è lo starnuto inverso nei gatti, quale funzione svolge nel corpo di questa specie e come agire quando si manifesta. Che sia perché lo ha avuto il vostro gatto o perché siete curiosi, in questo articolo vi forniamo tutte le informazioni di cui avete bisogno, quindi continuate a leggere.

Che cos’è lo starnuto inverso nei gatti?

Uno starnuto normale è un riflesso della cavità nasale per espellere agenti patogeni e corpi estranei che potrebbero altrimenti entrare nel sistema respiratorio. Prendendo questa descrizione come riferimento, uno starnuto inverso è invece un riflesso il cui scopo è inviare aria nella direzione opposta, cioè nel corpo.

Lo starnuto inverso nei gatti è causato da uno spasmo dei muscoli responsabili dell’ingresso dell’aria nel corpo: il diaframma, gli intercostali e gli addominali. Il rumore caratteristico che provoca questo riflesso, simile a un russare rapido, è dovuto alla vibrazione del palato molle e al passaggio dell’aria attraverso la trachea.

La funzione di questo riflesso è quella di far circolare il muco e le particelle irritanti verso l’orofaringe, in modo che possano essere eliminate tossendo successivamente (o per via digestiva). Per darvi un’idea, è qualcosa di simile a tirare su per il naso, ma più brusco.

Some figure

Cause

Questo riflesso si attiva quando qualche sostanza estranea o irritante minaccia di ostruire i passaggi nasofaringei e si trova troppo in profondità nelle narici. I fattori scatenanti più comuni dello starnuto inverso sono i seguenti:

  • Allergeni come polvere, polline e acari.
  • Prodotti chimici domestici, come prodotti per la pulizia, deodoranti per ambienti e profumi.
  • Stress.
  • Collare troppo stretto.
  • Asma.
  • Eccitazione.
  • Intolleranza all’esercizio.
  • Sbalzi di temperatura improvvisi.
  • Patologie respiratorie e nasali.
  • Tumori nasali o polipi nasofaringei.
  • Malattie dei denti.
  • Aumento delle secrezioni nasali.
  • Polmonite.
  • Palatoschisi.

Sintomi

Gli episodi di starnuto inverso di solito durano pochi secondi e passano da soli. In questo periodo di tempo, osserverete i seguenti sintomi:

  • Posizione ortopneica: questo è il nome dato alla posizione che un animale assume per facilitare il passaggio dell’aria. In questo caso, il gatto allungherà il collo e allineerà il corpo con la testa, aderendo al suolo.
  • Conati occasionali.
  • Tosse.
  • Suoni respiratori: sono il prodotto del muco che si muove verso l’interno.
  • Deperimento.

Durante uno starnuto inverso, non si perde coscienza né tono muscolare. Se osservate questi sintomi con costanza nel tempo, andate urgentemente dal veterinario, poiché si tratta di una condizione grave che richiede cure immediate.

Questo tipo di riflesso è preoccupante?

È vero che, se non sapete riconoscere uno starnuto inverso nei gatti, il modo in cui si manifesta può essere preoccupante. Tuttavia, è un riflesso del tutto normale che passa da solo (in quasi tutti i casi) e si presenta di rado.

Come qualsiasi condizione, se si presenta troppo spesso o è accompagnata da altri sintomi, è possibile che sia un segno di altre patologie. In questo caso, è meglio rivolgersi al veterinario, poiché le condizioni respiratorie possono aggravarsi (e persino risultare fatali) se non vengono curate per tempo.

Cosa devo fare in caso di starnuto inverso nel mio gatto?

Ricordate che, di per sé, lo starnuto inverso nei gatti non è pericoloso per la vita dell’animale, quindi mantenete la calma. Se il gatto indossa un collare, allentatelo in modo che non gli dia fastidio. Nel caso in cui l’episodio si prolunghi eccessivamente, può risultare utile provocargli un riflesso di deglutizione, che è incompatibile con il riflesso dello starnuto inverso.

Per convincere il vostro gatto a deglutire e fermare lo starnuto inverso, provate a tappargli il naso o a massaggiargli delicatamente la gola.

Alcuni gatti non si fanno toccare facilmente, in quel caso non avrete altra scelta che aspettare che smettano di starnutire. Naturalmente, come già abbiamo detto, se gli episodi si ripetono o si verificano sempre nelle stesse circostanze, potrebbe esserci un problema di fondo che necessita di cure veterinarie.

Trattamento dello starnuto inverso nei gatti

Come avrete immaginato, il trattamento da applicare in questi casi non è quello di fermare gli starnuti stessi, ma di curare la patologia alla base che li provoca (se esiste). Ciò richiederà una diagnosi veterinaria che può essere formulata solo in una clinica.

In ogni caso, è quasi impossibile evitare del tutto che i gatti presentino episodi di starnuti inversi, poiché sono un meccanismo di difesa naturale dell’organismo. Tutti gli animali starnutiscono e tossiscono di tanto in tanto anche se non sono ammalati, cosa che vale anche nel mondo dei cani e dei gatti.

Some figure

In ogni caso, la prevenzione è sempre utile. Assicuratevi che la casa sia il più possibile priva di polvere e sporco. Conservate i prodotti chimici in luoghi fuori dalla portata del gatto e portalo via dalla stanza in cui li andrete a utilizzare. Infine, non saltate mai le visite periodiche dal veterinario: è così che saprete con certezza se è in buona salute o meno.


Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.


  • Aprea, A. N., Giordano, A., & Bonzo, E. B. (2010). Enfermedad rinofaríngea en el gato: hallazgos endoscópicos. Veterinaria Cuyana5.
  • Bruzzone, E. R. (2006). Síndrome obstructivo en vías respiratorias superiores. REDVET. Revista Electrónica de Veterinaria7(2), 1-7.
  • Wallois, F., Macron, J. M., & Duron, B. (1995). Activities of vagal receptors in the different phases of sneeze in cats. Respiration physiology101(3), 239-255.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.