Stomatite vescicolare equina: sintomi e trattamento
Scritto e verificato il veterinario Daniel Aguilar
Esiste un ampio gruppo di agenti virali che hanno la capacità di compromettere la salute dei cavalli. Alcuni di essi portano ad enormi ripercussioni economiche e possono lasciare sulla loro scia diverse vittime all’interno dei centri di allevamento. Una patologia che rientra nel gruppo delle infezioni più problematiche è la stomatite vescicolare equina.
Se vi piacciono i cavalli e garantire il loro benessere è la vostra priorità, vi invitiamo a continuare a leggere questo articolo. Parleremo dei principali sintomi che si manifestano nel corso di questa malattia e vi mostreremo alcune scelte terapeutiche e preventive che potete mettere in atto per combatterla. Non perdetevelo!
Cos’è la stomatite vescicolare equina?
La stomatite vescicolare equina è una malattia di origine virale ed è causata da un agente appartenente al genere Vesiculovirus (della famiglia Rhabdoviridae). Nonostante causi una bassa mortalità negli animali colpiti, è considerata un’infezione di grande importanza medica ed è soggetta a denuncia.
Le condizioni che si manifestano negli equini sono dovute a 2 sierotipi, che provocano questa malattia: il ceppo del New Jersey e il ceppo dell’Indiana. In quest’ultimo è compreso il virus di tipo Alagoas e quello di tipo Cocal della stomatite vescicolare, in grado di infettare suini e bovini.
Geograficamente, questa patologia è limitata al continente americano, e l’America centrale e meridionale sono le regioni più colpite. In paesi come Messico, Guatemala e Belize è stato segnalato un numero maggiore di casi rispetto al resto del mondo.
Trasmissione della malattia
È una malattia stagionale che si presenta più frequentemente in primavera e all’inizio dell’estate nel Messico settentrionale e negli Stati Uniti meridionali. Nelle zone a clima tropicale, la sua frequenza di comparsa solitamente aumenta durante la stagione delle piogge.
Per la trasmissione della stomatite vescicolare equina è necessario il contatto diretto con la saliva o con vescicole aperte di animali infetti. Anche il morso di insetti vettori, come le mosche ematofaghe, le zanzare e alcuni artropodi, può trasmettere la malattia. Anche armadilli, ratti, cervi, scimmie, lontre e altri animali possono essere portatori del virus.
Una volta che il virus della stomatite vescicolare equina è entrato nel corpo del cavallo, si lega alle cellule e inizia a moltiplicarsi fino a ucciderle. Successivamente, la mucosa inizia a presentare aree necrotiche ed edematose, consentendo l’ingresso di fluido intracellulare e cellule infiammatorie nel tessuto. Di conseguenza, si verifica la formazione di vescicole.
Segni clinici della stomatite vescicolare equina
Trascorsi da 3 a 7 giorni dall’ingresso del virus nel corpo del cavallo (tempo di incubazione), iniziano a comparire i primi segni clinici della stomatite vescicolare equina. Sono i seguenti:
- Diminuzione dell’appetito e anoressia.
- Febbre.
- Ptialismo (eccessiva salivazione).
Successivamente, questi segni lasciano il posto alla comparsa delle tipiche vescicole sulla mucosa orale, sul palato, sulle labbra, sulle gengive e sulla lingua. Queste lesioni tendono a scoppiare, lasciando ferite aperte ed erosioni che causano dolore costante. Queste formazioni non sono esclusive del cavo orale; in alcuni cavalli è possibile riscontrarle anche sul prepuzio e sulle mammelle.
Alcuni cavalli, soprattutto quelli non stabulati e utilizzati per lavoro, soffrono di laminite, una lesione infiammatoria ed edematosa agli zoccoli. Fate molta attenzione, poiché il virus della stomatite vescicolare equina potrebbe trovarsi isolato in questa zona.
Diagnosi di stomatite vescicolare equina
Dal momento che la stomatite vescicolare equina non è l’unica malattia che tra i sintomi presenta la formazione di vescicole, sarà necessario eseguire diversi test per confermarne la presenza. La tecnica diagnostica più utilizzata, e riconosciuta anche dai trattati internazionali sul commercio equino, è il test sierologico per la neutralizzazione del virus.
Se si decide di prelevare un campione di tessuto dalle vescicole (o dal fluido in esse contenuto), l’utilizzo di tecniche come ELISA e PCR fornirà importanti informazioni per la diagnosi finale.
Misure terapeutiche
Attualmente non esiste un trattamento specifico per la stomatite vescicolare equina. Pertanto, il veterinario applicherà un approccio sintomatico in modo da ridurre il disagio causato dalla malattia. L’utilizzo di soluzioni antisettiche per la pulizia delle ferite favorirà la guarigione e, a sua volta, preverrà una possibile infezione batterica secondaria.
Una volta confermata la malattia, è necessario isolare l’esemplare dal resto degli animali sani e iniziare un periodo di quarantena di circa 21 giorni. La stomatite vescicolare equina può diffondersi facilmente, pertanto si consiglia di effettuare una disinfezione del locale, compresi gli arredi e le vetture precedentemente utilizzate dal paziente.
Prevenzione della stomatite vescicolare equina
Le possibilità di contagio aumentano quando i cavalli sono esposti a un numero maggiore di fattori di rischio. Per questo motivo, bisognerebbe limitare il pascolo libero o insieme al bestiame nelle aree in cui sono presenti possibili vettori. Si raccomanda inoltre di evitare terreni sassosi che possono causare lesioni agli zoccoli, nonché erba tagliente che può ferire la lingua, le guance e le gengive dell’equino.
Durante la manipolazione, cercate di utilizzare indumenti di protezione contro gli agenti biologici. È importante sapere che la stomatite vescicolare può essere trasmessa alle persone, specialmente nelle regioni endemiche. I sintomi sono simili a quelli che si manifestano in caso di influenza. Tuttavia, è stato osservato che il recupero è rapido (non più di 7 giorni) e senza complicazioni.
Le dimensioni imponenti e il portamento dei cavalli non li esentano dal soffrire di malattie. Non affidatevi solo alle vostre conoscenze: è molto meglio adottare una gestione completa della salute del cavallo, che includa procedure di medicina preventiva sotto la supervisione di uno o più professionisti. Vi consigliamo di comportarvi in questo modo affinché questa e molte altre patologie non compromettano la qualità della vita del vostro cavallo.
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