Lo stress delle balene durante la seconda guerra mondiale
Scritto e verificato il veterinario Eugenio Fernández Suárez
Avete mai sentito parlare dello stress delle balene? Lo stress di cui soffrono gli animali è una questione abbastanza nota quando si parla di condizioni di cattività.
Non solo: oggi, sempre più studi si concentrano sul chiedersi se gli animali selvatici subiscono anch’essi alcun tipo di stress causato dall’azione dell’uomo.
Oggi parleremo dello stress delle balene durante la seconda guerra mondiale.
Uno studio rivela lo stress delle balene
Indagini precedenti hanno ampiamente dimostrato che i movimenti sismici influiscono sulla vita dei cetacei.
Ora, un nuovo studio indica che lo stress delle balene da parte delle attività umane è iniziato molto prima, durante la seconda guerra mondiale.
Lo studio, condotto dall’Università del Texas e pubblicato su Nature Communications, ha analizzato lo stress delle balene del Pacifico e dell’Atlantico tra il 1870 e il 2016.
Nello specifico, le specie studiate sono state: la balenottera azzurra, la megattera e la balenottera comune, che sono alcune delle balene più conosciute.
Come viene misurato lo stress delle balene?
Questi tipi di studi sono di solito complicati da sviluppare, dal momento che richiedono il prelievo di campioni di sangue.
Dato che il prelievo è un’operazione che già stressa gli animali di per sé, è stata utilizzata la cera di balena, che forma tappi nell’orecchio con strati che consentono sia di stimare l’età degli animali sia di misurare il cortisolo.
Normalmente questi tappi vengono usati per stimare l’età degli animali: allo stesso modo degli anelli di un albero, ogni strato di cera rappresenta i mesi di vita della balena.
I tappi sono in grado anche di distinguere i periodi di alimentazione da quelli di migrazione. Così, grazie a questo sistema, sono state raccolte molte informazioni utili sulla storia e sulla vita di questi enormi animali.
Grazie alla presenza di resti di balena nei musei di tutto il mondo, è stato possibile effettuare tali studi senza disturbare le grandi balene nel loro habitat naturale. Ciò rappresenta un enorme progresso negli studi sulla fauna selvatica.
Il cortisolo viene utilizzato in centinaia di indagini proprio per misurare lo stress. In questo caso è stato dimostrato che i livelli di cortisolo sono aumentati negli anni ’60, uno dei decenni con il più grande boom di baleniere e cacciatori di balene.
Allo stesso modo, lo stress era piuttosto alto anche tra gli anni ’20 e ’30, un altro momento importante nella storia della caccia alle balene. Infatti in quegli anni, il numero di esemplari è diminuito considerevolmente.
Lo stress delle balene durante la seconda guerra mondiale
Sembra che la presenza di sottomarini, lo scoppio di battaglie navali e le detonazioni subacquee abbia causato un enorme stress a questi animali.
I ricercatori ipotizzano che le attività umane non legate alla caccia alle balene (come la presenza di navi da guerra o navi mercantili) influiscono così tanto su di loro perché le balene associano qualunque tipo di nave umana con degli attacchi alla loro specie. Le balene sono animali importanti per monitorare le attività umane. Dunque, il triste risultato di questo studio è che purtroppo l’uomo continua a causare un impatto negativo su questa specie, anche se la caccia sempre meno.
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Trumble, S. J., Norman, S. A., Crain, D. D., Mansouri, F., Winfield, Z. C., Sabin, R., … & Usenko, S. (2018). Baleen whale cortisol levels reveal a physiological response to 20th century whaling. Nature communications, 9(1), 4587.
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