Tasso: caratteristiche, habitat e comportamento
Tra tutti i mustelidi (come lontre, donnole, visoni e furetti), questo mammifero carnivoro è quello di maggiori dimensioni. Possiede un muso allungato e generalmente una testa di colore bianco e nero. In questo articolo vi accompagneremo alla scoperta del tasso e vi mostreremo tutto ciò che bisogna sapere su di lui.
Caratteristiche del tasso
Di corporatura robusta, coda corta e corpo più lungo che alto, il tasso ha una testa allungata di forma triangolare e può misurare circa 80 centimetri di lunghezza, con un peso massimo di 15 chili.
Le zampe del tasso sono molto corte, ma allo stesso tempo decisamente forti, specialmente quelle anteriori. Nonostante l’aspetto docile, è un essere vivente che si muove con velocità ed è in grado di scavare e scalare senza particolari problemi.
Per quanto riguarda la sua pelliccia, potremmo “dividerla” in nero grigio o nero scuro. Ventre e zampe sono nere, mentre la testa è bianca con due strisce nere spesse e longitudinali. Sia il bordo delle orecchie che la punta della coda sono sempre bianche.
Ogni primavera perde una buona quantità di peli, che sono noti per la loro morbidezza. Pensate che, ancora oggi, vengono usati per costruire vari tipi di pennelli, sia per dipingere che per radersi la barba.
Habitat e alimentazione del tasso
Questo animale preferisce zone semi-aride e di alta montagna, boschi fitti ma anche pascoli verdi, dove può trovare cibo più facilmente. Da adulto, il tasso si nutre di lombrichi, insetti e frutta. Ma, essendo onnivoro, a volte quest’animale può includere piccoli rettili, api, mais, carogne, verdure e invertebrati nella sua dieta.
Il tasso è una specie molto antica. Si ritiene che abiti sul nostro pianeta da milioni di anni e ha una presenza abbastanza importante nel nostro paese. In Italia, questa specie animale è presente praticamente ovunque. Al contrario, non ci sono tassi in Sicilia, né in Sardegna o nelle isole minori.
Comportamento e riproduzione del tasso
Di abitudini notturne, è molto difficile osservarlo di giorno. Nuota relativamente bene e può arrampicarsi sugli alberi, ma senza dubbio la sua abilità è quella di correre veloce. Quando si sente minacciato o rileva un pericolo, emette potenti ululati.
La vista dei tassi non è molto sviluppata perché si sono abituati a vivere in una grotta o a camminare di notte. Per rimpiazzare questo senso, ha un udito e soprattutto un olfatto molto efficaci.
È un animale molto socievole che vive in gruppi formati da 2 a 12 esemplari, dei quali la metà sono adulti. I tassi amano giocare tra loro e aiutarsi a vicenda per la pulizia del corpo.
A volte è possibile imbattersi in popolazioni di quasi due dozzine di individui, che convivono in un’unica tana scavata sottoterra. Questi rifugi possono essere anche molto grandi e prevedere diversi ambienti, come veri e proprio tunnel. Per esempio, una camera principale di circa quattro metri di altezza, con condotti di ventilazione (per garantire il ricambio d’aria) e un’uscita secondaria (per poter fuggire in caso di alluvione o pericolo), così come dei bagni (per defecare) e giacigli (per proteggere i piccoli del gruppo). Sembra quasi che l’uomo si sia ispirato alle tane del tasso, per creare le proprie case.
Le femmine restano più a lungo nella tana rispetto ai maschi, che escono più frequentemente. Inoltre, di solito rimangono nello stesso luogo in cui sono nate, per tutta la loro vita.
L’organizzazione sociale è composta da un maschio e una femmina dominanti e dai loro discendenti, che sono subordinati. Le altre femmine possono accoppiarsi con il maschio principale, ma l’unica in grado di dare alla luce è solamente la prima dama.
L’accoppiamento avviene tra la primavera e l’estate e la copula dura circa 90 minuti. La femmina ha la capacità di conservare l’ovulo fecondato per diversi mesi. La gestazione dura 65 giorni e ogni cucciolata può essere composta da due a sei piccoli, che già alla nascita sono ricoperti di peli bianchi sul corpo e neri sulla testa.
Si nutrono di latte materno per tre mesi, un periodo in cui la madre non lascia quasi mai la tana. Il maschio non si prende cura dei cuccioli. Dopo questa fase, i giovani rimangono nella stessa ‘stanza’ per ricevere cure materne.
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