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La toxoplasmosi nel gatto: di cosa si tratta?

3 minuti
La toxoplasmosi nel gatto: di cosa si tratta?
Francisco María García

Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

La toxoplasmosi è una malattia causata dal parassita Toxoplasma godii. Trattandosi di una patologia asintomatica, non si diagnostica facilmente. Sebbene possa trasmettersi dall’animale all’uomo, le vie di contagio più abituali per l’essere umano sono altre. Esistono molti miti sulla toxoplasmosi nei gatti e sui rischi per le persone. Per questo, per chiarire alcune questioni, ecco alcune informazioni.

In cosa consiste la toxoplasmosi nel gatto?

Questa malattia infettiva è provocata da uno dei parassiti più diffusi al mondo: il Toxoplasma godii. 

Questo organismo può infettare tutti i mammiferi. E gli unici che lo eliminano attraverso le feci, ovvero, che sono trasmettitori o ospiti finali del parassita, sono i felini. Gli altri lo mantengono nel loro corpo e vengono contagiati solo se mangiano carne cruda o semicruda.

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Perché i gatti sono dei trasmettitori? Perché hanno certe condizioni nel loro organismo affinché il ciclo biologico della toxoplasmosi si sviluppi nella loro fase intestinale.

Rischio di contagio per l’essere umano

Nonostante ciò che si creda, avere un gatto come animale domestico non aumenta il rischio di contrarre la toxoplasmosi. In realtà, è altamente improbabile che il felino sia una fonte di contagio per una persona, anche se questa è incinta. Perché? Perché devono presentarsi una serie di circostanze specifiche che raramente appaiono insieme, ovvero:

  • Che l’animale venga infettato per la prima volta, poiché una volta contratta la malattia acquisisce l’immunità.
  • Che le feci del gatto rimangano in un posto per più di 24 ore e meno di 5 giorni.
  • Che la persona tocchi gli escrementi a mani nude e poi se le metta in bocca o tasti del cibo.

Anche se l’animale è stato infettato, è difficile che contagi le persone che vivono con lui.

In ogni caso, esistono delle situazioni più comuni nelle quali l’uomo può essere colpito da questa malattia. Per esempio, se mangia troppa carne cruda o che è andata a male, frutta o verdura contaminate o che beva dell’acqua inquinata.

Contagio animale

Per contrarre la malattia, il gatto deve entrare in contatto con il parassita mangiando della carne contaminata. Per esempio, mangiando un topo, un uccello o altri animali infetti.

Se si tratta di un animale domestico, la cosa più probabile è che venga alimentato con crocchette o con della carne nelle scatolette. E difficilmente entra in contatto con questi parassiti.

Nonostante ciò, se contrae il virus, la toxoplasmosi in un gatto impiega circa 15 giorni a svilupparsi. Si deposita nell’intestino dell’animale formando delle uova chiamate oocisti, che vengono eliminate tramite le feci.

Sintomi della toxoplasmosi nei gatti

Essendo una patologia asintomatica, il gatto non presenta dei segnali evidenti che indicano che ne soffre. Tuttavia, ci sono alcuni sintomi che devono essere considerati:

  • Diarrea
  • Mancanza d’appetito
  • Febbre
  • Apatia
  • Difficoltà respiratorie
  • Difese immunitarie basse

Se dovesse apparire uno di questi sintomi, recatevi da un veterinario. Questi farà all’animale un’analisi del sangue e valuterà il trattamento più adatto.

Come evitare che il gatto soffra di toxoplasmosi?

Prendendo delle semplici precauzioni, si può evitare che l’animale contragga la toxoplasmosi:

  • Per prima cosa, state sempre attenti a quello che mangia. Se si tratta di cibo già pronto o fatto in casa, non avrete problemi.
  • Evitate di dargli della carne cruda e controllate se entra in contatto con animali sconosciuti.
  • Vaccinatelo e portatelo dal veterinario periodicamente, per sapere se gode di buona salute.
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Trattamento della toxoplasmosi

Se viene diagnosticata questa malattia, il veterinario somministrerà all’animale degli antibiotici per almeno due settimane. Tutto questo in base allo stadio della patologia. In seguito, controllerà come si evolve.

Sicurezza in casa

In sintesi, la toxoplasmosi nei gatti può passare anche senza sintomi né conseguenze. 

E’ un sollievo sapere che avere un gatto in casa non rappresenta un rischio di contagio per i membri della famiglia. Sempre e quando si prendano le giuste precauzioni per quanto riguarda l’alimentazione, l’igiene e che si presti attenzione ai cambiamenti di comportamento dell’animale.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.