3 tecniche per cacciare usate dai ragni
Scritto e verificato il biotecnologo Alejandro Rodríguez
Il gruppo di animali di cui parliamo in questo articolo comprende più di 47.000 specie: parliamo dei ragni. Essendo degli insetti predatori, non è raro che siano state scoperte e descritte varie tecniche per cacciare usate dai ragni. In questo articolo scopriremo alcune delle più comuni e altre che sono davvero sorprendenti.
I ragni, animali predatori
Questo folto gruppo di animali appartiene alla classe degli Aracnidi, comunemente noti come ragni. In questa classe bisogna includere anche altre specie di artropodi come le zecche e gli scorpioni. La diversità dei ragni è così immensa che possono essere trovati in ogni angolo del pianeta, ad eccezione dell’Antartide.
Un altro tratto comune a tutte le specie è la loro natura predatoria. Sebbene lo scopo sia lo stesso, i ragni usano diverse tecniche per cacciare. Tra queste, molte condividono un elemento comune: la produzione e l’uso della seta, con la quale tessono delle ragnatele che usano per catturare le prede.
Una volta catturata la preda, i ragni iniettano il veleno, costituito dai succhi gastrici, che aiutano a dissolvere il cibo di cui si nutriranno successivamente.
La ragnatela: una delle tecniche per cacciare più comuni tra i ragni
Senza dubbio, la prima delle tecniche di caccia usate dai ragni è la ragnatela. Attraverso le ghiandole situate nella parte posteriore dell’addome, questi invertebrati producono una sostanza proteica dalla consistenza setosa e piuttosto appiccicoso che consentirà loro di catturare la preda con facilità.
Sebbene la loro vista non sia molto buona, sfruttano gli organi di senso situati sulle zampe per rilevare le vibrazioni che si verificano quando una preda cade nella rete. È in quel momento che il ragno si avvicina per catturare la sua preda, se necessario inseguendola fino a quando non è del tutto intrappolata.Tecniche per cacciare dei ragni: il lancio della ragnatela
Ora approfondiamo una delle tecniche di caccia usate dai ragni più insolite. La specie che ne fa uso appartiene al genere Deinopsis, viene chiamata ragno dalla faccia d’orco e la sua tecnica di caccia consiste nel lanciare la ragnatela sulla preda.
Dal punto di vista morfologico, questi ragni sono piuttosto lunghi e hanno due grandi occhi che rendono più facile per loro individuare le prede al buio. La loro tecnica di caccia inizia realizzando una normale ragnatela, che terranno aperta usando le zampe anteriori. Da quel momento in poi, rimarranno immobili fino a quando una preda non attiva la trappola.
È in quel momento che il ragno dalla faccia di orco “lancerà” e chiuderà la rete sulla sua preda, che rimarrà intrappolata. È un fenomeno impercettibile per l’occhio umano, poiché si verifica in millesimi di secondo.
I ragni-granchio rimangono in agguato
I membri della famiglia Selenopidae utilizzano una tecnica di caccia che non prevede l’uso della ragnatela. In questo caso abbiamo a che fare con dei ragni che cacciano rimanendo in agguato e aspettando nascosti che la loro preda appaia. La loro morfologia è adattata a questo scopo, dato che possano raggiungere velocità elevate in un breve periodo di tempo, e quindi intrappolare la preda. Di solito rimangono nascosti nel terreno o tra i petali dei fiori.
Recenti studi hanno infatti confermato che i ragni-granchio possiedono una delle più curiose tecniche di caccia mai viste: grazie alla conformazione delle zampe, possono girare velocemente in qualsiasi direzione per bloccare la loro preda, il che aumenta di gran lunga l’efficacia della loro tecnica. Si ritiene che questi ragni detengano il record per la capacità di girarsi più velocemente del regno animale.
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- Zeng, Y., & Crews, S. (2018). Biomechanics of omnidirectional strikes in flat spiders. Journal of Experimental Biology, 221(7), jeb166512.
- Coddington, J. A., Kuntner, M., & Opell, B. D. (2012). Systematics of the spider family Deinopidae with a revision of the genus Menneus. Smithsonian Contributions to Zoology.
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