4 cause principali di colite nei cani
Scritto e verificato la biochimica Luz Eduviges Thomas-Romero
La colite nei cani è un’irritazione del colon e rappresenta una patologia piuttosto comune. In realtà, non costituisce una malattia in se stessa, ma un sintomo di diversi altri problemi e patologie.
Letteralmente, “colite” significa “infiammazione del colon”. Il colon è l’ultimo segmento funzionale del tratto gastrointestinale (GI) ed è responsabile delle fasi finali della digestione.
Come comprendere la colite nei cani
Quando il rivestimento del colon si irrita e si infiamma, l’ultima parte del processo digestivo subisce un’interruzione. Come risultato, compaiono altri agenti che promuovono lo stato infiammatorio, il cui progresso colpisce l’integrità della parete intestinale.
In altre prole, in caso di colite viene erosa quella barriera che separa il contenuto dell’intestino dalla circolazione del sangue, con la conseguente insorgenza di ulcere. Allo stesso tempo, l’infiammazione produce secrezioni di muco e altre sostanze del rivestimento del colon che interferiscono con la normale motilità intestinale.
A livello cellulare, si riduce la capacità del colon di assorbire l’acqua dai prodotti di rifiuto della dieta e di immagazzinare e trasportare le feci. Tutto ciò fa sì che le feci assumano una consistenza liquida, acquosa e grassa e che, in alcuni casi, siano presenti muco o sangue rosso fresco.
Gli animali domestici che soffrono di colite non sono in grado di dirci come si sentono; tuttavia questa malattia è molto simile alla colite che colpisce gli esseri umani. Di conseguenza, possiamo supporre che un cane che soffre di questa patologia debba affrontare una notevole quantità di dolori e fastidi.
Principali cause di colite nei cani
1. Alterazione della flora batterica o disbiosi intestinale
La flora batterica intestinale è l’insieme di tutti gli organismi viventi (batteri, funghi, protozoi e virus) che abitano il tratto gastrointestinale. I batteri sono i microbi più abbondanti all’interno dell’intestino.
Anche se in passato in letteratura veniva spesso impiegato il termine “microflora”, la locuzione più appropriata è “microbiota” (dal greco bio, “vita”). La diversità di specie batteriche che vivono nell’intestino è enorme. All’interno di questo ambiente, stabiliscono un ecosistema proprio. Quando si trova in stato di salute, questo ecosistema raggiunge un equilibrio.
In quanto al numero di batteri presenti nel colon, si valuta che sia nell’ordine di migliaia di miliardi (1012) di cellule. Questa quantità è, approssimativamente, 10 volte superiore a quella delle cellule di tutto il corpo del cane: da qui deriva la loro importanza.
L’alterazione del normale equilibrio del microbiota è noto come disbiosi intestinale. Consiste in un’alterazione nella composizione o ricchezza; in altre parole, nella diversità di specie batteriche uniche.
Questa alterazione del microbiota può essere provocata da una varietà di fattori, che vanno da un trattamento a base di antibiotici fino a una dieta inadeguata o alla presenza di stress.
Gli studi condotti su esseri umani e cani hanno associato la disbiosi intestinale a diversi disturbi gastrointestinali. Tra questi troviamo la malattia infiammatoria intestinale, la colite granulomatosa e la sindrome dell’intestino irritabile.
Anche se non è del tutto chiaro se la disbiosi costituisca una causa o un effetto della malattia gastrointestinale, sappiamo però che il ristabilimento del microbiota produce un effetto positivo nel trattamento della malattia.
2. Stress
Lo stress canino rappresenta un’importante causa di colite, soprattutto nei cani che si trovano nei canili. Eventi come viaggi e traslochi possono provocare stress. Ogni cane, però, presenta il proprio problema, che potrebbe far scatenare una colite.
3. Infezioni o parassiti
E. coli, Salmonella, Giardia, tenie e altre infezioni causate da batteri e parassiti dell’intestino possono provocare la colite. I cani subiscono queste infestazioni da alimenti o acque contaminate, oppure da altri cani.
Durante le camminate più lunghe, ricordate di portare con voi una bottiglia di acqua e una vaschetta pieghevole, per evitare che il vostro cane sia tentato di bere dalle pozzanghere. Inoltre, abituatevi all’idea che anche l’acqua che sembra pulita potrebbe essere contaminata.
4. Allergie
I cani possono possono reagire agli stessi allergeni che colpiscono gli esseri umani, da quelli presenti negli alimenti a quelli che si trovano nell’ambiente e negli oggetti di casa. Proprio come accade nel caso delle allergie umane, anche quelle che colpiscono i cani possono risultare difficili da diagnosticare.
La razza fa la differenza nel patimento della colite nei cani
Sappiamo che i fattori genetici rappresentano un elemento importante nel caso delle malattie infiammatorie intestinali. I cani di razza boxer sono predisposti alla colite ulcerosa istiocitaria, che è associata alla malattia infiammatoria intestinale canina. I pastori tedeschi, invece, presentano una maggiore incidenza di enterocolite linfocitico-plasmocitica.
La sindrome dell’intestino irritabile, causa comune della colite nei cani, è presente con una certa frequenza in animali domestici nervosi. Anche gli animali che mangiano indiscriminatamente, così come quelli che vagano da soli all’aperto, corrono un rischio maggiore di contrarre la colite.
Come potete vedere, è possibile prevenire o ridurre i fattori in grado di far insorgere la colite nel vostro cane. Il segreto consiste nell’essere adeguatamente informati.
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