Akita giapponese: 6 curiosità su questa razza
L’Akita giapponese è una razza di cane molto popolare. Come suggerisce il nome, viene dal Giappone, ma oggi i cani di questo tipo sono diffusi in tutto il mondo.
Perché l’Akita giapponese è così popolare?
Senza dubbio, la cosa che colpisce di più dell’akita giapponese sono i lineamenti arrotondati del muso e l’aspetto docile. La sua pelliccia è densa, morbida e ispida, e ha la coda ampia e arricciata. L’Akita è un cane calmo, docile, leale, nobile ma indipendente. È anche un cane molto intelligente.
Storia della razza Akita giapponese
In origine, intorno al 1603, gli Akita erano usati come cani da caccia all’orso. Successivamente, sono stati incrociati con razze più grandi come il mastino e sono diventati dei cani da combattimento. Fu solo all’inizio del XX secolo che la razza Akita divenne una sorta di simbolo storico in Giappone.
Tuttavia, con l’arrivo della guerra mondiale, il numero di cani Akita diminuì drasticamente e molti di quelli rimasti furono incrociati con i pastori tedeschi. Questo perché si trattava degli unici cani che non venivano cacciati per la pelliccia in quel momento, poiché prestavano servizio nell’esercito.
Dopo la guerra, l’entusiasmo per la razza pura di Akita tornò e, attraverso gli incroci con gli esemplari di Matagi Akita (la razza originale), il numero di Akita riprese ad aumentare notevolmente.
Come sono i cani di razza Akita giapponese?
È un cane di grossa taglia, che pesa dai 30 ai 45 chili, con una costituzione forte, il petto e l’addome ampi e robusti. Le zampe sono larghe e forti.
La fronte è ampia e senza rughe, le orecchie sono piccole, triangolari e spesse e il suo muso è lungo, più largo alla base. Gli akita hanno gli occhi molto piccoli, come se li stessero strizzando, distanti l’uno dall’altro. La coda è lunga, larga e arricciata sul dorso, come la coda dei cani di tipo spitz.La pelliccia può essere di diversi colori: rosso-fulvo, sesamo, tigrato e bianco. Inoltre, hanno tutti una serie di macchie bianche che si trovano su entrambi i lati del muso, sulle guance, sotto la mascella, sul collo, sul petto e sull’addome, sotto la coda e all’interno delle zampe.
Un cane silenzioso e discreto
Gli Akita sono cani molto silenziosi, che non abbaiano se non per un buon motivo, il che li rende degli ottimi guardiani della casa.
Il cane giapponese per eccellenza
Questa razza è diventata un simbolo della cultura giapponese e si trova in molte case giapponesi, così come in altri cani simili ad essa, come lo Shiba Inu.
Non è un cane facile
Nonostante la sua natura riservata e calma, è un cane molto energico e ha bisogno di fare attività fisica regolarmente. Inoltre, non socializza facilmente con gli estranei.
Intelligente e leale
L’Akita giapponese si trova al 54 ° posto nella famosa classifica delle razze di cani più intelligenti. Questo lo rende un cane abbastanza obbediente, sempre se addestrato come si deve.
Famoso per il film Hachiko – Il tuo migliore amico
Conosciamo tutti il famoso remake del film giapponese Hachiko, il cui protagonista è un cane di razza Akita. La storia di Hachiko è la vera storia di un cane che accompagnava il suo padrone alla stazione dei treni ogni mattina.
La storia di questo fedele cane ha affascinato milioni di persone in tutto il mondo, tanto che oltre ai film e ai libri a lui dedicati, è stata eretta anche una statua in sua memoria.
Più grande dello Shiba Inu
Sebbene in origine l’akita giapponese fosse un cane di taglia media (akita matagi), dopo secoli di incroci con altre razze oggi può essere considerato un cane di grossa taglia, più grande del suo compagno, anch’esso giapponese e altrettanto famoso, lo Shiba Inu, alto circa 33 centimetri.
Tutte le fonti citate sono state esaminate a fondo dal nostro team per garantirne la qualità, l'affidabilità, l'attualità e la validità. La bibliografia di questo articolo è stata considerata affidabile e di precisione accademica o scientifica.
- O’Donnell, K. B. (2019). Doing Their Bit: The British Employment of Military and Civil Defence Dogs in the Second World War. Helion and Company.
- Coren, S. (2006). The intelligence of dogs: A guide to the thoughts, emotions, and inner lives of our canine companions. Simon and Schuster.
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.