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Bendaggi per uccelli, tutto quello che c'è da sapere

4 minuti
I bendaggi sono una pratica comune nei centri di soccorso per uccelli per curare diversi tipi di ferite.
Bendaggi per uccelli, tutto quello che c'è da sapere
Érica Terrón González

Scritto e verificato la veterinaria Érica Terrón González

Ultimo aggiornamento: 22 dicembre, 2022

L’utilizzo di bendaggi per uccelli è una pratica comune nelle cliniche veterinarie. Quando si trattano i volatili, l’uso di questo procedimento terapeutico deve essere praticato con una cura particolare, visto che un errore potrebbe pregiudicare per sempre la capacità di volo dell’animale.

Continuate a leggere per scoprire quali sono i bendaggi per uccelli più usati e in quali circostanze possono essere utili per curare i nostri amici volatili.

Bendaggi per uccelli: le tecniche principali

Un buon bendaggio dovrà sempre risultare comodo per l’animale, quindi ben saldo ma senza stringere troppo. Dovrà essere posizionato in modo da ridurre ulteriori fitte e dolore sui tessuti danneggiati.

Il principale obiettivo di un bendaggio è proteggere e supportare la zona danneggiata, senza creare ulteriori danni.

Il bendaggio serve a immobilizzare l’area colpita, per cui deve essere pensato per evitare movimenti indesiderati. Una buona fasciatura servirà a proteggere le ferite chirurgiche, mantenendole pulite e prevenendo eventuali infezioni. Inoltre, previene l’irrigidimento dei tessuti e funge da isolamento termico.

I bendaggi servono anche ad evitare che l’animale si faccia male da solo. Nel caso degli uccelli, è normale che provino a beccare il tessuto necrotico o in fase di cicatrizzazione; in alcuni casi possono arrivare ad automutilarsi.

Infine, i bendaggi per gli uccelli aiutano a mantenere eventuali cateteri o cerotti al loro posto, favorendo una pressione localizzata che previene emorragie o infiammazioni.

Come si creano i bendaggi per uccelli?

Un buon bendaggio consta normalmente di tre strati:

  • Un primo strato di cerotto, a contatto diretto con la ferita. Serve a evitare che si secchi e a favorirne la cicatrizzazione.
  • Un secondo strato di bende per fare da “cuscinetto” e proteggere la ferita da colpi. Assorbe eventuali perdite, fa da supporto e immobilizza l’area.
  • Un terzo strato per sorreggere e mantenere fissi gli altri. Serve a dare la pressione necessaria a evitare edemi e emorragie.

Prima del bendaggio

Dopo aver trattato la ferita, ci assicureremo di disporre dei materiali necessari a procedere con il bendaggio. Per ridurre al minimo lo stress nell’animale trattato e impiegare il minor tempo possibile, è consigliabile essere in due durante l’intero procedimento.

Durante il bendaggio

Non si raccomanda di stringere troppo la benda. Se si utilizzano molteplici strati, dovremo assicurarci che lo strato più esterno ricopra gli altri per intero, visto che il volatile cercherà di tirare i fili della benda per allentarla, rischiando di rovinare tutto il lavoro.

Se stiamo bendando un’estremità, dovremo assicurarci che l’arto da immobilizzare sia nella giusta posizione onde evitare danni successivi alle articolazioni o alla muscolatura.

Bendaggi per uccelli: cosa fare dopo

Si raccomanda di tenere monitorato lo stato del bendaggio e cambiare le bende con l’assiduità richiesta dal tipo di ferita.

Un bendaggio collocato male o non cambiato per lunghi periodi, può causare problemi alle articolazioni e perdita permanente del tono muscolare.

Nel caso degli uccelli è particolarmente alto il rischio di danneggiare le penne necessarie al volo o il patagio. In ogni caso, la maggior parte delle volte sarà comunque necessaria una fisioterapia per permettere all’animale di riacquisire le normali funzioni del corpo.

Se l’animale resterà ricoverato a lungo, si raccomanda l’uso di materiale isolante per evitare che l’effettivo bendaggio si macchi o si inumidisca.

I bendaggi più utili nei centri di soccorso per volatili

  • Ball Bandage: si utilizza per i plantari con pododermatite.
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Fonte: F Daut E. Wrap it up. Bandaging techniques for wildlife patients. Virginia: Wildlife Center of Virginia
  • Bendaggio interdigitale: si usa per ferite al plantare ma, lasciando scoperte le dita, consente all’uccello di appoggiare l’estremità.
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Fonte: F Daut E. Wrap it up. Bandaging techniques for wildlife patients. Virginia: Wildlife Center of Virginia
  • Robert Jones: utilizzato per fratture nella parte distale delle zampe, danni al garretto o per ferite localizzate in queste aree.
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Fonte: F Daut E. Wrap it up. Bandaging techniques for wildlife patients. Virginia: Wildlife Center of Virginia
  • Bendaggio a 8: per fratture nelle ali localizzate oltre il gomito, lussazioni del gomito o del carpo e per ferite in queste aree. Non va utilizzato per fatture dell’omero a meno che non sia in aggiunta a un bendaggio attaccato al corpo per evitare il movimento dell’ala danneggiata.
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Fonte: F Daut E. Wrap it up. Bandaging techniques for wildlife patients. Virginia: Wildlife Center of Virginia
  • Bendaggio dell’ala al corpo: usato per fratture e lussazioni dell’omero, ossa della cintura scapolare o in generale nel caso di ala caduta senza apparente motivo.
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Fonte: F Daut E. Wrap it up. Bandaging techniques for wildlife patients. Virginia: Wildlife Center of Virginia
  • Gesso: normalmente indicato per fratture alle zampe in volatili grandi, che non riguardino il femore.
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Fonte: F Daut E. Wrap it up. Bandaging techniques for wildlife patients. Virginia: Wildlife Center of Virginia

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  • F Daut E. Wrap it up. Bandaging techniques for wildlife patients. Virginia: Wildlife Center of Virginia;.

Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.