Brachicefalia nei cani: qual è la causa?
Scritto e verificato il biologo Francisco Morata Carramolino
Attraverso la selezione artificiale e la domesticazione, gli esseri umani hanno modificato l’aspetto di molti animali con cui condividono la loro vita. La brachicefalia nei cani è il risultato di un allevamento selettivo.
Da qui nascono le razze attuali create principalmente per ragioni funzionali, come nel caso degli animali da lavoro o di quelli utilizzati per l’allevamento. Tuttavia, le ragioni possono essere anche estetiche, come nel caso di molti animali domestici. Purtroppo, alcune delle trasformazioni che gli animali hanno dovuto subire, hanno avuto delle conseguenze negative sul loro benessere.
Ad esempio, la brachicefalia è una delle conseguenze negative che ha colpito molte razze di cani, ma anche altri animali. Se volete saperne di più sulla brachicefalia nei cani, vi consigliamo di leggere questo articolo.
Cosa è la brachicefalia nei cani?
La brachicefalia è una modifica delle proporzioni della testa del cane che fa sì che l’animale abbia una lunghezza del cranio inferiore alla sua larghezza. Esteticamente, la testa è più arrotondata e piatta ed il muso più corto. In genere, si associa questa condizione a cani come il carlino o il bulldog, ma è anche presente in altri animali come gatti, conigli o maiali.
La brachicefalia può causare molti problemi di salute: complicazioni nella respirazione, palatoschisi e labbro leporino, un aumento del rischio dei gliomi e molte altre malattie. Pertanto, i cani brachicefali hanno spesso bisogno di cure specifiche.
Le razze brachicefali esistono da moltissimo tempo. Ad esempio, durante gli scavi archeologici di Pompei, gli archeologi hanno ritrovato dei resti ossei di cani brachicefali di epoca romana.
L’evoluzione modifica gli animali
Per evoluzione, intendiamo il cambiamento delle caratteristiche ereditabili di una popolazione nel corso delle generazioni. Quando si verifica in natura, l’evoluzione non ha un obiettivo finale e dipende principalmente dalla selezione naturale. Tuttavia, gli uomini hanno trovato dei modi per controllarla e sfruttarla a proprio vantaggio.
La selezione naturale come motore evolutivo
Quando si parla di evoluzione, non si può non tener conto della selezione naturale. Nelle popolazioni degli esseri viventi è presente una variabilità intrinseca. Ad esempio, all’interno di un gruppo di animali ci saranno alcuni esemplari che presentano delle caratteristiche diverse rispetto ad altri. Queste variazioni permetteranno a questi animali di sopravvivere nel loro ambiente.
La percentuale di animali che riescono ad adattarsi all’ambiente in cui vivono sarà più alta rispetto a quelli che non ci riescono. Pertanto, gli animali “adattati” si riprodurranno di più ed avranno più prole. Con il passare delle generazioni, si diffonderanno i tratti ereditari che permettono alle specie di sopravvivere. Questo meccanismo è noto come evoluzione per selezione naturale.
Brachicefalia nei cani: la selezione artificiale e l’evoluzione controllata
La selezione artificiale produce un’evoluzione diversa rispetto all’evoluzione per selezione naturale. Questo tipo di evoluzione è controllata dagli esseri umani ed ha un obiettivo finale. Invece di selezionare le caratteristiche che fanno sopravvivere gli animali, gli esseri umani scelgono le caratteristiche degli animali in base ai loro gusti.
Una volta selezionati, gli animali con le caratteristiche desiderate possono riprodursi creando una prole con le qualità desiderate. Il processo si ripete di generazione in generazione fino a quando gli allevatori non sono soddisfatti del risultato. Questa è la causa della brachicefalia nei cani.
La selezione artificiale come causa della brachicefalia nei cani
In passato, si selezionavano i cani con crani meno allunganti per utilizzarli come cani da combattimento. Questi esemplari riescono a mordere con più forza. Per questo motivo, si è selezionato questo tratto ereditario portandolo all’estremo. Ciò ha causato la brachicefalia nei cani.
Questa selezione è continuata fino ai nostri giorni accentuando la brachicefalia. Oggi le motivazioni sono cambiate e gli animali si selezionano per motivi meramente estetici. La testa arrotondata di questi cani ricorda istintivamente quella dei bambini piccoli e per questo motivo alcune persone li trovano teneri e piacevoli da vedere.
Inoltre, con l’avanzamento delle tecniche veterinarie, si è passati dalla selezione e incrocio degli animali all’utilizzo di tecniche, come l’inseminazione artificiale ed il taglio cesareo, che hanno permesso di far nascere degli esemplari in razze che non avrebbero mai potuto riprodursi in modo naturale a causa delle loro limitazioni fisiche.
Purtroppo, si è arrivati a livelli tali da minacciare il benessere degli animali. Le razze brachicefale, infatti, sono soggette a contrarre più malattie, hanno una peggiore qualità di vita e necessitano maggiormente interventi di tipo veterinario rispetto alle altre razze.
Le loro pessime condizioni di vita sono tali che molti veterinari auspicano che queste razze non vengano più riprodotte.
Sebbene in questo caso la selezione artificiale abbia avuto dei risultati infelici, bisogna riconoscere che nella storia dell’uomo è stata indispensabile perché ha permesso la comparsa degli animali domestici e la creazione di molti alimenti che oggi consumiamo.
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