Come allevare i piccioni domestici
Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García
Nel corso della storia, i piccioni sono stati apprezzati molto dagli esseri umani. Sono animali facili da addestrare e molto socievoli, anche se occorre curare con molta attenzione aspetti come la loro igiene e l’alimentazione. Per questo motivo in questo articolo abbiamo riassunto una serie di consigli utili per aiutarvi ad allevare i piccioni domestici.
Attualmente, il rapporto tra esseri umani e piccioni è diviso in parti uguali tra amore e odio. Mentre alcuni li crescono come animali domestici, altri mostrano una certa fobia nei confronti di questi volatili, accusandoli di essere nocivi per la salute pubblica.
Origine e adattamento
Il piccione appartiene alla famiglia dei Columbidae che, genericamente, raccoglie oltre 300 specie di uccelli. Vengono comunemente chiamati anche colombi e sono parenti diretti delle tortore. Di solito si dividono in esemplari domestici e selvatici, di colorazione grigio chiara o bianca.
I piccioni selvatici di colore grigio sono i più comuni e sono soliti abitare in molte città del nostro paese. Da sempre convivono con l’uomo, che in passato li usava come mezzo di comunicazione, attraverso l’allevamento dei famosi piccioni viaggiatori.
L’adattamento alle grandi città e i cambiamenti alimentari hanno modificato l’organismo dei piccioni. Ora è molto più vulnerabile rispetto al possibile attacco di parassiti e altri batteri.
L’organismo di un piccione è simile a quello dei pappagalli e di altri uccelli. Quando è adeguatamente curato o in condizioni ottimali di sviluppo, appare pulito e sano. Ma se è esposto ad ambienti contaminati, diventa una fonte di malattie.
La diversità estetica e di carattere ha reso questi uccelli una passione per molte persone. La loro bellezza, unita alla facilità di apprendimento, sono elementi che li fanno preferire rispetto ad altri animali domestici.
Bisogna ricordare che possono sviluppare le loro abilità solo quando si sentono sani e sicuri. Pertanto, prendersi cura dei vostri piccioni significa non solo dedicare tempo all’educazione, ma anche investire risorse e denaro affinché crescano bene e in un ambiente pulito.
Consigli di base per prendersi cura dei piccioni
Vi mostriamo ora alcuni suggerimenti fondamentali per prendervi cura dei vostri piccioni. Si tratta, in concreto, di tre misure preventive utili a preservare la salute dell’animale e del suo ambiente.
1. Cura dell’igiene
I piccioni non sono animali sporchi. Tutte le specie entrano in contatto con microrganismi e possono ospitare parassiti nel loro corpo.
In realtà, gli uccelli sono spesso più puliti di altri mammiferi, come cani o gatti. Ma tendono a diventare vulnerabili alle infezioni da parassiti interni ed esterni. Questi microrganismi possono facilmente riprodursi all’interno di gabbie poco curate e anche in tutta la casa.
È essenziale pulire gli spazi in cui vivono i vostri piccioni 2 o 3 volte a settimana. Si consiglia, inoltre, di rimuovere e disinfettare giornalmente il vassoio degli escrementi.
L’accumulo di detriti alimentari non dovrebbe essere consentito. Soprattutto, gli escrementi prodotti nella parte inferiore della gabbia, nella mangiatoia e/o nell’abbeveratoio. Tutti questi accessori devono essere ben lavati e disinfettati per evitare la comparsa di funghi e batteri.
È anche una buona pratica controllare frequentemente le zampe e le piume del vostro colombo. Quando si osserva qualsiasi ferita, un’alterazione del colore, un cambiamento nella consistenza o nell’aspetto, è essenziale andare rapidamente da un veterinario specializzato in uccelli.
2. Una corretta alimentazione
L’alimentazione equilibrata è il modo migliore per prendersi cura dei vostri piccioni e prevenire qualsiasi malattia. I nutrienti quotidiani gli permettono di sviluppare il sistema immunitario e combattere i microrganismi.
La dieta ottimale di un piccione dovrebbe contenere una varietà di cereali per fornire grassi, carboidrati e proteine al corpo. Ci sono mix bilanciati disponibili che potrete comprare nei negozi di animali.
Potete anche scegliere di preparare dei mangimi fatti in casa. È importante che contengano mais, sorgo, avena, grano, orzo, riso, lenticchie, carruba, lino, fagioli e semi di girasole. I pulcini generalmente vanno nutriti con pappe con l’ausilio di contagocce o siringhe (senz’ago).
Una volta alla settimana, si consiglia di offrire piccoli pezzi di frutta e verdura mescolati con cereali e semi. È essenziale offrire sempre cibo in buone condizioni e fresco, ai vostri piccioni.
Al contrario, questi sono gli alimenti proibiti che dovrete sempre evitare di dare a questi volatili domestici:
- Cibo industriale, fritto, condito o stagionato.
- Cioccolatini, merendine e dolci in generale.
- Caffè e prodotti con caffeina.
- Latte e latticini con molto grasso.
3. Creare un habitat favorevole
Anche se possono essere in grado di vivere liberamente quando sono ormai educati, è consigliabile disporre di gabbie o colombaie. Saranno la vera casa del vostro piccione. Qui potrà riposare e sentirsi al sicuro. Ecco perché è importante sceglierle in modo corretto.
L’ideale è coprire la base delle gabbie con giornali e ghiaia. Potete anche utilizzare della paglia appositamente pensata per i nidi.
I dispenser di cibo e acqua devono essere appropriati alle dimensioni e alla morfologia dell’animale. In questo modo eviterete che i mangimi vengano sparsi dappertutto, con il rischio di favorire lo sviluppo di batteri nocivi.
E’ molto importante scegliere anche il posto giusto dove posizionare la gabbia. Non è saggio lasciare i piccioni allo scoperto. Un colpo di calore o il freddo estremo può portare l’animale a morire o ammalarsi in modo grave.
Questi uccelli solitamente si adattano meglio ai climi temperati o caldi. Pertanto, durante l’inverno, è necessario riscaldare l’ambiente. È necessario evitare che la temperatura scenda al di sotto dei 22 gradi.
Fonte dell’immagine principale: Manuel Unigarro
Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.