5 curiosità sul gufo comune

Il gufo comune presenta una corporatura snella che è in netto contrasto con l'aspetto di altri gufi. Tuttavia, questa caratteristica è necessaria per potersi camuffare e mimetizzare tra i rami.
5 curiosità sul gufo comune
Cesar Paul Gonzalez Gonzalez

Scritto e verificato il biologo Cesar Paul Gonzalez Gonzalez.

Ultimo aggiornamento: 14 gennaio, 2023

Il gufo comune è un rapace che si caratterizza per il suo volto particolare, anche se a livello biologico presenta molte altre curiosità. Si può trovare in gran parte dell’emisfero settentrionale del pianeta, come in America, Europa, Russia e persino in Giappone.

Il nome scientifico di questa specie è Asio otus. Appartiene all’ordine degli Strigiformi, un gruppo noto per comprendere al suo interno uccelli notturni come gufi o civette. Continuate a leggere questo articolo e scoprite alcune curiosità sul gufo comune.

Com’è fatto il gufo comune?

Il gufo comune è un uccello di media grandezza, che misura in media 35 centimetri di lunghezza, con un’apertura alare massima di 100 centimetri. Ha un piumaggio denso che tende ad raggrupparsi per lo più sulla testa, il che la fa sembrare quadrata, e che forma due ciuffi o frange che ricordano delle orecchie.

Per quanto riguarda i colori, questo uccello presenta una combinazione di piume nere, marroni e color caffè. Queste esibiscono uno schema diversificato che ricorda in qualche modo la corteccia degli alberi. Detto camuffamento serve per passare inosservato mentre si riposa sui pini del suo ambiente.

Questa specie ha abitudini notturne e di solito non è facilmente individuabile durante il giorno. Per questo motivo, anche se ha un aspetto unico ed è molto conosciuto in varie parti del mondo, diversi dettagli della sua storia naturale sono ancora sconosciuti.

Gufo comune tra i rami.
Asio otus.

Aspetti poco conosciuti del gufo comune

Il gufo comune è una specie sorprendente e dai colori particolari, ma alcuni aspetti della sua biologia sono ancora poco noti. Scopritene qualcuno nelle prossime righe.

1. Non hanno delle orecchie allungate

Le frange allungate in cima alla testa del gufo comune non sono orecchie, ma piuttosto lunghe piume sporgenti. Anche se può sembrare strano, i suoi condotti uditivi sono nascosti su ciascun lato del cranio, ma il piumaggio è così denso che non risultano molto evidenti.

2. Si mimetizzano tra gli alberi

Quando appare un predatore, il gufo comune allunga il corpo, comprime le piume e rimane immobile per far finta di essere parte dell’albero. Anche se la loro colorazione è importante in queste situazioni, gli esemplari sono in grado di adattare anche il comportamento per aumentare il loro tasso di sopravvivenza.

3. Sono nomadi

Gli esemplari di questa specie si spostano frequentemente in varie zone all’interno del loro areale di distribuzione naturale. Questi spostamenti sono brevi e sono influenzati dall’abbondanza o dalla scarsità di cibo, quindi di solito non vengono considerati migrazioni. Per questo motivo, sono considerati uccelli nomadi che cercano costantemente territori adatti alla loro sopravvivenza.

4. Sono in grado di muovere le orecchie (frangia)

Sebbene le piume che sporgono dalla sua testa non abbiano una funzione uditiva, sono una parte necessaria del linguaggio del corpo del gufo comune. In effetti, queste piume hanno una certa mobilità e possono modificare l’aspetto generale dell’uccello, aiutandolo a comunicare il suo umore o farlo sembrare più spaventoso.

Testa di gufo comune vista lateralelmente.
Asio otus.

5. Raramente costruiscono il proprio nido.

Può sembrare strano e impossibile, ma i gufi comuni raramente costruiscono il proprio nido da zero. Questo perché la maggior parte riutilizza i nidi lasciati da altre specie di uccelli, in quanto ciò consente loro di risparmiare tempo e di concentrarsi sulla riproduzione. Naturalmente, nel caso in cui non ne trovino uno adatto, sono in grado di realizzarne uno da zero.

Come potete vedere, il gufo comune è un uccello particolare la cui biologia nasconde molti aspetti interessanti. Tuttavia, il suo comportamento evasivo e il suo ottimo mimetismo lo rendono difficile da studiare, quindi ci sono ancora diverse incognite sulla sua vita che rimangono irrisolte. Per questo non ci resta che attendere che gli studi proseguano e che in futuro si scopra di più su questa specie.


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