Disfunzioni del tratto urinario comuni nei piccoli animali
Scritto e verificato la veterinaria Érica Terrón González
Le disfunzioni del tratto urinario possono colpire sia i reni che le vie urinarie. Per diagnosticare una disfunzione in questi organi è necessario disporre di una storia clinica completa ed effettuare un esame fisico e diverse analisi. Anche la diagnostica per immagini può risultare utile, per esaminare determinate lesioni.
Le risposte alle domande che vengono rivolte al proprietario si rivelano, una volta di più, fondamentali. Queste ultime devono affrontare questioni che vanno dalla modalità e la frequenza delle minzioni al volume e il colore dell’urina, passando per il consumo di acqua e di farmaci, senza dimenticare patologie preesistenti che potrebbero coinvolgere l’apparato urinario.
Approccio alle disfunzioni del tratto urinario nei piccoli animali
Durante l’esame fisico dell’animale apparentemente malato, bisogna valutare i seguenti parametri:
- Temperatura corporea.
- Stato di idratazione.
- Colore delle mucose e tempo di riempimento capillare.
- Frequenza cardiaca e respiratoria (polso).
- Palpazione addominale degli organi, alla ricerca di eventuali masse anomale, della presenza di liquido o di dolore.
- Stato dei genitali esterni.
Una volta valutate queste variabili, il veterinario potrà iniziare a formulare alcune ipotesi sulla presenza di una patologia soggiacente. Nelle righe che seguono vi mostriamo quali sono le disfunzioni del tratto urinario più comuni nei piccoli animali.
Disfunzioni del tratto urinario: l’azotemia
L’azotemia viene definita come una concentrazione anomala nel sangue di urea, creatininina e altre sostanze azotate di rifiuto. Sia l’urea che la creatinina possono aumentare la propria presenza in circolo a causa di un malfunzionamento nella loro eliminazione per via urinaria.
D’altra parte, un alto livello di urea può verificarsi anche in seguito a un aumento della sua produzione nel fegato, a causa di una emorragia gastrointestinale. Allo stesso modo, l’urea presente nel sangue può aumentare dopo un pasto eccessivamente proteico, ma anche a causa della fame, della febbre o della disidratazione.
Come possiamo osservare, l’azotemia può essere temporanea e, di conseguenza, non sempre indica la presenza di malattia o di insufficienza renale.
Che cos’è l’uremia?
Questo termine si utilizza quando l’azotemia è associata ad alterazioni metaboliche e/o fisiologiche. Alcune di esse possono essere la depressione, l’anoressia, la nausea e il vomito, la diarrea, la disidratazione, il torpore o il coma.
Questi segni compaiono a causa della sindrome da shock tossico, che deriva dall’aumento sostenuto della presenza di urea nel sangue, come conseguenza di una funzione renale anomala. Perché si manifesti l’uremia, la funzione di entrambi i reni deve ridursi almeno del 75%. L’uremia può colpire animali affetti sia da insufficienza renale che da disturbi delle vie urinarie.
Valutazione del paziente affetto da azotemia/uremia
Gli esami diagnostici sono prevalentemente laboratoriali. È necessario valutare la presenza nel sangue della creatinina e dell’urea, del glucosio, degli elettroliti e delle proteine totali. Nell’urina, è necessario fare attenzione ai valori del sedimento, della proteina e del glucosio, ed eseguire una coltura alla ricerca di microrganismi.
Può risultare interessante eseguire delle radiografie addominali e pelviche e un’ecografia addominale, e sottoporre l’animale a esami di contrasto.
Valutazione della produzione di urina
È uno dei più importanti strumenti per il controllo immediato della funzione renale in pazienti critici. La normale produzione di urina può ridursi in animali disidratati e aumentare, invece, in animali ricoverati ai quali è stato applicato un catetere.
In tutte le situazioni di emergenza, è necessario valutare il volume di urina presente nella vescica. Inoltre, quando è possibile, bisogna sempre analizzare un campione di urina, prima di prescrivere una terapia.
Alcune delle disfunzioni del tratto urinario più comuni in cani e gatti: oliguria e anuria
Questi termini significano, rispettivamente, una riduzione e un’assenza della minzione. In entrambi i casi è necessario identificare la causa, dal momento che potremmo trovarci di fronte a una produzione di urina in quantità anomale. Ciononostante, è comunque possibile che l’urina venga prodotta normalmente e che il problema risieda invece nella sua mancata emissione.
L’anuria prolungata è un problema importante, perché ogni animale ha bisogno di eliminare i propri rifiuti attraverso l’urina, e l’incapacità di eseguire questa operazione provoca gravi disturbi. La bradicardia, l’ipotermia, il pallore delle mucose, l’iperventilazione e l’alitosi sono alcuni dei segnali tipici che si manifestano in questi casi.
Questi segni indicano la presenza di gravi disturbi metabolici ed elettrolitici, derivanti dall’accumulo di sostanze di rifiuto all’interno dell’organismo.
Altri problemi urgenti: la perdita di urina dovuta a una lesione nell’apparato urinario
La lesione può verificarsi nel rene, nella vescica o nelle vie urinarie ed è generalmente dovuta alla presenza di un trauma. Il problema di una lesione a livello renale consiste nel fatto che può provocare un’emorragia o il rilascio di urina all’interno della cavità addominale.
Anche l’ostruzione delle vie urinarie (dovuta, per esempio, alla presenza di calcoli renali) può produrre conseguenze simili. Se sono coinvolti un rene o un uretere, l’altro può funzionare adeguatamente, dissimulando il danno. Tuttavia, se si verifica una perdita di urina nella cavità addominale, il danno diventa evidente.
La rottura della vescica o dell’uretra può essere causata da un trauma prodotto da una contusione, da un tumore, dalla presenza di calcoli, ecc. Questa condizione può essere perfino provocata da un errore da parte del veterinario, commesso durante un tentativo di liberare da un’ostruzione le vie urinarie bloccate.
Come abbiamo potuto vedere, le disfunzioni del tratto urinario possono manifestarsi sotto una molteplicità di forme e attraverso una varietà di quadri clinici. Se sospettate la presenza di malessere nel vostro cane o in qualunque altro mammifero domestico, rivolgetevi al più presto al veterinario.
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- King L, Boag A. BSAVA manual of canine and feline emergency and critical care. 2nd ed.
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