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Durata della parvovirosi canina

6 minuti
Se il vostro cane ha contratto questa malattia, probabilmente vi starete chiedendo quanto dura la parvovirosi canina. La risposta non è semplice, e in questo articolo capirete perché.
Durata della parvovirosi canina
Sara González Juárez

Scritto e verificato la psicologa Sara González Juárez

Ultimo aggiornamento: 25 dicembre, 2022

La parvovirosi è una delle malattie più temute dai padroni, in particolare quelli che si prendono cura di un cucciolo. E non per niente, perché è un disturbo di decorso acuto e molto contagioso. Inoltre, è molto probabile che possa provocare la morte del cucciolo, il che rende necessario sapere quanto dura, la gravità e gli effetti che la parvovirosi canina provoca nel corpo del cane.

Pertanto, se vi ritrovate con questa situazione in casa, è molto probabile che vi stiate chiedendo qual è la durata della parvovirosi canina, perché vi augurate che finisca il prima possibile. In questo articolo rispondiamo a questa domanda, contestualizzata e nel dettaglio. Non perdetevelo.

Cos’è la parvovirosi?

La parvovirosi è una malattia causata da un virus della famiglia Parvoviridae. Questo agente produce alterazioni nei villi intestinali, poiché attacca le cellule che si stanno moltiplicando. I cuccioli ne vengono colpiti a partire dalle 6 settimane di età, a quel punto iniziano a perdere gli anticorpi materni.

Anche i cani adulti possono venire infettati se non sono vaccinati, ma i sintomi saranno più lievi.

Il parvovirus si trasmette attraverso il contatto con le feci infette, sia per contatto che per via oro-fecale, cioè se il cane ingerisce il virus in qualche modo. I sintomi sono di natura digestiva, con diarrea sanguinolenta dall’odore caratteristico, anoressia, vomito, febbre e disidratazione.

Esiste una forma della malattia che provoca problemi cardiaci. Sebbene non sia molto comune, colpisce prevalentemente i cuccioli, causando problemi al miocardio e aumentando il rischio di morte improvvisa.

Trattamento della parvovirosi

Non esiste un trattamento che elimini il virus dal corpo. Quando un cane è infetto da questa malattia, è necessario il ricovero in ospedale per monitorare i sintomi nel miglior modo possibile. Tra le misure più comuni ci sono le seguenti:

  • Fluidoterapia: la diarrea e il vomito continui provocano una grave disidratazione nel cane. I liquidi vengono somministrati per via endovenosa per mantenere stabile questo valore.
  • Antibiotici: per controllare le infezioni opportunistiche.
  • Xilazina: negli ultimi anni questo farmaco è stato aggiunto al trattamento, poiché è stato rilevato che aiuta a ridurre la durata dei sintomi e migliorare l’efficacia del trattamento in generale.
  • Antiemetici: farmaci per fermare il vomito se il veterinario ritiene che il cane sia in grado di mangiare da solo.
  • Nutrizione parenterale: nel caso in cui il cane non sia in grado di mangiare da solo, sarà necessario nutrirlo tramite somministrazione endovenosa. La somministrazione di potassio è spesso un buon modo per contribuire al recupero.
  • Trasfusioni di sangue: poiché la diarrea e il vomito sono sanguinolenti nella parvovirosi, nel tempo provocano una grave anemia. Ecco perché potrebbero essere necessarie delle trasfusioni.

Se il cane resta a casa vostra è molto probabile che abbia una forma attenuata della malattia grazie al vaccino. Tuttavia, è fondamentale seguire alla lettera le indicazioni del veterinario e applicare un’igiene molto rigorosa in casa, poiché il virus resiste a lungo sulle superfici.

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Quanto dura la parvovirosi nel cane?

Rispondiamo alla domanda principale. Purtroppo non esiste una risposta universale, ma esistono una serie di criteri che aiutano a prevederla in base al corso della malattia stessa:

  • Incubazione: i primi sintomi non compaiono fino ai giorni 5-15 dopo essere entrati in contatto con il virus. In questo momento, il virus sta iniziando a replicarsi nell’intestino.
  • Durata dei sintomi: per un cane sopravvissuto, i sintomi durano tra 5 e 7 giorni. Tuttavia, potrebbero essere di più a seconda dei casi.
  • Eliminazione del virus attraverso le feci: il cane è vettore di contagio prima della comparsa dei sintomi e anche dopo la guarigione. Questo intervallo varia da 3 a 9 giorni dopo il contatto con il virus.

Tuttavia, è bene non fare affidamento su queste cifre. Sebbene il cane non mostri più sintomi e sembri guarito, è molto probabile che il virus sia ancora nell’ambiente. Continuate a tenere gli ambienti ben puliti e, se possibile, sostituite le ciotole, i tessuti e i giocattoli del cane (o disinfettateli accuratamente dopo ogni utilizzo).

Il parvovirus può sopravvivere nell’ambiente da 5 mesi a un anno.

Va bene vaccinare il cane se ha la parvovirosi?

Normalmente, i cani vengono vaccinati contro la parvovirosi quasi immediatamente dopo aver perso la protezione fornita dal latte materno. Ciò significa che è uno dei primi vaccini che ricevono da cuccioli, fondamentale per salvaguardarne la salute e la vita.

Il processo di vaccinazione inizia solitamente tra le 6 e le 7 settimane di età, con rivaccinazione tra le 8 e le 19 settimane di età. Dopodiché, viene mantenuto un regime annuale che finisce per proteggerlo anche dopo essere diventato adulto.

Poiché si tratta di un processo ripetuto frequentemente, è possibile che i cani contraggano il parvovirus prima della vaccinazione successiva. In questi casi gli esemplari non possono essere vaccinati, poiché il vaccino viene realizzato solitamente con un parvovirus attenuato. Pertanto, è possibile che peggiori la situazione attuale dell’animale.

È necessario tenere conto del fatto che i vaccini sono solo un mezzo preventivo e non sono in grado di curare la malattia esistente. Questo è il motivo per cui viene data così tanta importanza alla vaccinazione degli animali domestici nei periodi stabiliti, perché solo allora avranno un effetto benefico totale.

Quanto è pericolosa la parvovirosi per il cane?

Anche se suona strano, è molto improbabile che il veterinario possa dare una prognosi accurata dopo che un animale domestico ha contratto il parvovirus. Questo perché ogni caso è diverso dall’altro e possono verificarsi sintomi sia lievi che pericolosi per la vita.

Alcune razze come i Rottweiler, i Pit Bull, i Doberman, i Pastori tedeschi e gli Springer Spaniel sono note per essere più soggette alle infezioni. Ma i quadri clinici variano molto a seconda dell’età, della taglia e dal fatto che siano vaccinati o meno. La migliore raccomandazione è di recarsi immediatamente dal veterinario se rilevate sintomi correlati alla parvovirosi.

Posso adottare un altro cane se quello che ho ha appena passato la parvovirosi?

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Non è una buona idea. Anche se avete un’idea approssimativa della durata della parvovirosi canina in base al corso della malattia, ricordate che il virus potrebbe essere ancora presente in casa. Per quanto un animale vaccinato abbia poche possibilità di essere infettato, è meglio non correre questo rischio.

In ogni caso ricordatevi di vaccinare regolarmente e sverminare i vostri cani. Sebbene il vaccino non protegga al 100% dalla malattia, fa sì che i sintomi siano molto lievi: ciò può permettere al cucciolo di sopravvivere.

E, naturalmente, al minimo sintomo di parvovirosi, andate subito dal veterinario, poiché si tratta di un’emergenza. Inoltre, la clinica dispone dei mezzi necessari per prevenire la diffusione del virus, quindi è possibile che stiate salvando la vita a più di un cane: il vostro e quelli che possono venire contagiati.


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Questo testo è fornito solo a scopo informativo e non sostituisce la consultazione con un professionista. In caso di dubbi, consulta il tuo specialista.