Esistono farfalle carnivore? La risposta è sì.
Scritto e verificato l'avvocato Francisco María García
Primavera, armonia, pace a tranquillità. Questi sono alcuni dei termini che vengono di solito associati a questi insetti, per la maggior parte vegetariani. O, almeno, questa è l’idea che abbiamo di queste specie diurne e colorate. Esistono però anche farfalle carnivore, che seguono una dieta ben diversa rispetto a quella adottata da quelle che si nutrono solamente di piante.
Non si tratta nemmeno di predatori particolarmente letali. La loro agilità e velocità limitate le rendono aggressori lenti e impacciati, che riescono ad avere successo solamente con alcune specie di piccoli insetti. Inoltre, alcune di queste farfalle finiscono per cibarsi delle uova delle formiche, mentre un altro gruppo è costituito da parassiti.
Il menù
Quando vivono allo stato di bruchi, il menù di questi insetti è costituito quasi esclusivamente dalle foglie, fiori, frutti, germogli e radici delle piante in cui vivono. Queste abitudini hanno fatto sì che, nel corso della storia, alcune specie siano state catalogate, in numerose coltivazioni, come flagelli.
La loro dieta può comprendere anche alcuni prodotti raccolti dagli esseri umani. Farine e chicchi sono generalmente tra i più richiesti. Inoltre, si nutrono anche dei vegetali lasciati fuori del frigorifero, in particolare carote e prezzemolo.
Nella vita adulta
Dopo essere uscite dalla crisalide e aver compiuto la propria metamorfosi che le rende in grado di volare, le farfalle si cibano succhiando il nettare. Ricavano i nutrienti di cui hanno bisogno per vivere dal nettare e da altre sostanze liquide presenti nei fiori.
Il loro apparato boccale è formato da una spirotromba. Si tratta di una sorta di cannuccia che impiegano per succhiare. Quando non viene utilizzato, questo piccolo tubicino rimane arrotolato in una spirale.
Farfalle carnivore
Solo l’1% di tutte le specie di lepidotteri non sono classificate come fitofagi. In altre parole, seguono una dieta che non è basata su piante vive. Questa categoria è rappresentata da circa 200 tipi, all’interno di un universo al quale appartengono più di 165.000 specie differenti.
L’eccezione alla regola è rappresentata dalle Miletinae, una sottofamiglia degna del nome di “farfalle carnivore”. Queste ultime sono comunemente note come “spazzine” o “mietitrici”, oltre che “zampe lanose”.
Che cosa mangiano le farfalle carnivore?
Fin da quando escono dalle uova per vivere come larve, il menù di questa sottospecie è diverso. Durante questa fase, anche dopo la metamorfosi, gli omotteri, un sottogenere di piccoli insetti la cui caratteristica principale è quella di possedere le ali anteriori membranose, rappresentano il loro piatto preferito.
Il processo della “caccia” messo in pratica dai bruchi nasconde una certa complessità. Gli afidi e le cocciniglie, la loro principale fonte di alimentazione, ricevono protezione dalle formiche.
Questo fenomeno si sviluppa all’interno di una complessa relazione simbiotica, nella quale gli animali protetti riforniscono di cibo i loro protettori.
Tuttavia, questo sistema di difesa non è infallibile e viene eluso con frequenza. Ciò è dovuto al fatto che la composizione lipidica sia dei lepidotteri (le farfalle) che degli imenotteri (le formiche) è molto simile.
Alcune farfalle carnivore
Phengaris nausithous
Si tratta di una farfalla la cui apertura apertura alare è compresa tra i 30 e i 36 millimetri. I maschi presentano la parte superiore di colore azzurro scuro, con delle macchie nere, mentre il dorso è marrone chiaro con dei punti neri. Le femmine, invece, presentano entrambi i lati delle ali di colore marrone.
Il suo habitat si trova tra i 1.200 e i 1.500 metri, e vive in buona parte dell’Europa, dalla Spagna, passando per Francia, Germania, Austria e Svizzera, fino a regioni più a est, raggiungendo anche parte del continente asiatico, come Ucraina, Azerbaigian e Russia. Si lascia vedere solamente a metà dell’estate boreale, in particolare all’inizio di agosto.
Questa specie è parassitaria, perché “sfrutta” le formiche che vivono sulla Sanguisorba officinalis, in particolar modo le Myrmica rubra e le Myrmica scabrindis. Si tratta di una specie minacciata, dal momento che, in Spagna, è classificata come specie vulnerabile.
Feniseca tarquinius
Questa è l’unica farfalla carnivora che vive nella zona settentrionale del continente americano. Il suo periodo di volo è compreso tra la primavera e l’autunno, anche se riuscire a vederla è molto difficile, dato lo scarso numero di esemplari.
A differenza della Phengaris nausithous, gode di un aspetto piuttosto appariscente. Le sue ali, con un’apertura che si aggira intorno ai 25 millimetri, sono gialle e aranciate. Si ciba esclusivamente di afidi.
Farfalla iride (Apatura Iris)
La farfalla iride è una specie molto diffusa in Inghilterra, durante l’estate. Appartiene alla divisione Ditrysia, classificazione che raggruppa farfalle sia diurne (ropaloceri) che notturne (eteroceri).
Dotate di un’apertura alare considerevole, alcune femmine possono raggiungere dimensioni di poco inferiori ai 100 millimetri. Al di là della loro colorazione, l’aspetto di questa specie che più richiama l’attenzione è rappresentato dal suo regime alimentare. Oltre alla melassa secreta dagli afidi, infatti, si ciba di frutta marcia, sterco, urina e cadaveri in decomposizione.
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